Famiglia e sicurezza in Consiglio
L’opposizione fa il bello e cattivo tempo

MACERATA - Favorevoli e contrari alle telecamere, l'Amministrazione nicchia. Le mozioni presentate da Pdl e Macerata è nel cuore mettono in imbarazzo la maggioranza
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Francesca D'Alessandro

di Alessandra Pierini

E’ l’opposizione ad avere la meglio in Consiglio comunale su temi caldi quali la famiglia e la sicurezza, particolarmente cari ai cittadini. Anche se le due mozioni discusse, una presentata dal Pdl, l’altra firmata da Macerata è nel cuore, non sono arrivate al momento della votazione, tra le file della minoranza si respira la soddisfazione della vittoria. La discussione lunga e approfondita, ha comunque affrontato in maniera concreta i due temi di grande attualità.
L’amministrazione predisponga «entro il bilancio 2012, attraverso i propri uffici, una proposta di riformulazione del sistema di tariffazione e accesso ai servizi comunali e dei sistemi contributivi di sostegno, in una logica a misura di famiglia, applicando il cosiddetto fattore famiglia a misura di Macerata»: era questa la richiesta contenuta nella mozione firmata dal Pdl. Il fattore famiglia si ispira al Quoziente Parma, coefficiente utilizzato in diverse città che si differenzia dall’Isee, oggi utilizzato dal Comune di Macerata, perché permette di confezionare tariffe su misura per ogni famiglia. L’assessore Stefania Monteverde ha risposto alla consigliera Pantana che ha presentato l’atto, spiegando che l’amministrazione comunale ha già aderito al network italiano delle città a misura di famiglia e ha in itinere l’introduzione del cosiddetto Quoziente Parma.

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La consigliera Francesca D’Alessandro (Macerata è nel cuore), sempre molto attenta alle tematiche che riguardano la famiglia ha approfittato per ribadirne le difficoltà: «Sento come dovere sollecitare le Istituzioni ad occuparsi realmente e concretamente della famiglia, finora è stato fatto solo a parole. Il Fondo Anticrisi è stato utilizzato solo per metà, i servizi non sono stati potenziati eil regalo di questa amministrazione sarà  l’aumento della Tarsu, delle mense e dei trasporti scolastici». Il Sindaco Carancini però non ha gradito le sue parole e ha tuonato: «Non sa la consigliera che i tagli più consistenti hanno riguardato proprio la famiglia? E cosa ne sa lei dell’aumento delle tasse? Non utilizziamo la famiglia per fare battaglie politiche». Alle incertezze di Massimo  Pizzichini (Udc) che dopo aver sottolineato che la famiglia è il primo soggetto di welfare, chiedeva chiarimenti in merito al testo ha risposto Deborah Pantana(Pdl): «Ho presentato la mozione a novembre chiedendo l’adesione al Quoziente Parma. Ringrazio il Pd e l’assessore Monteverde per l’attenzione prestata a questa mozione. Il Sindaco purtroppo si è arrabbiato fuori luogo, non c’entrano nulla le sue storie e cantastorie, né quello che ha detto». Daniele Staffolani (Pd) ha invece sottolineato i dati relativi alle famiglie maceratesi e al loro accesso alle agevolazioni previste: «Faccio parte dell’associazione delle  famiglie numerose e apprendo con piacere che l’amministrazione si sia fatto carico del problema delle famiglie. Sono contento di questa attenzione al tema della famiglia e alla necessità di allargare la base degli aventi diritto. Ho raccolto dati in merito e per quanto riguardale rette mensili agli asili nido, in base all’Isee ci sono varie fasce di pagamento. Sono 72 le famiglie che hanno un Isee inferiore a 15.000 euro, 30 hanno un Isee compreso tra 15.000 e 22.500euro,16 hanno Isee tra 22.500 e 30.000 euro e solo 9 superiore a 30.000 euro. Per quanto riguarda le mense scolastiche è previsto l’esonero per famiglie con Isee inferiore a 6.199,99 euro ed esonero parziale con Isee inferiore a 7.500 euro ».

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L'assessore Ubaldo Urbani

E’stato Bruno Mandrelli (Pd) a servire alla Pantana l’assist per il ritiro della mozione: «Va dato merito a chi ha sollevato la questione, facendo cosa buona. Direi di fare un passo in avanti e di prevedere un controllo sull’effettiva realizzazione di quanto condiviso dall’Assessore. Capisco che ci avviciniamo alle provinciali ed è naturale l’innalzamento dei toni ma rischiamo di replicare quanto accaduto con Padre Matteo Ricci di cui abbiamo parlato per una intera seduta per poi accorgerci che il Vescovo fonda l’associazione “Li Madou” e non ci mette il Padre davanti».

Deborah Pantana (Pdl) ha raccolto l’invito di Mandrelli e ha ritirato la mozione ma ha definito una vittoria la discussione: «Da oggi parte un percorso e tra qualche mese andremo avanti controllando i passi avanti su una strada intrapresa. Mi piace pensare che oggi si cominci a capire che le tariffe vanno misurate con criteri diversi eche Macerata sia una delle 100 città che sanno stare vicino alle famiglie».

Lungo dibattito anche per parlare di sicurezza. Francesca D’Alessandro (Macerata è nel cuore)ha presentato la mozione del suo gruppo: «Nel territorio comunale ci sono molte telecamere, la maggior parte delle quali usate solo per controllare gli accessi veicolari ed eventualmente sanzionarli. Di recente in città sono stati registrati diversi atti vandalici. Chiediamo quindi una maggiore collaborazione tra forze dell’ordine e amministrazione per un maggiore controllo e pattugliamento anche notturno e l’installazione di telecamere di controllo in alcuni punti nevralgici del centro».

La risposta dell’amministrazione è stata affidata all’assessore Ubaldo Urbani: «L’amministrazione non è contraria al monitoraggio con telecamere  ma ritiene che avremo fenomeni di criminalità anche con telecamere in ogni angolo. Occorre progettare la sicurezza  e l’amministrazione ha già avviato dei progetti nelle frazioni. Questa mozione disegna le modalità di intervento che invece richiedono una diversa riflessione». Marco Guzzini (Pdl) ha sottolineato quanto contenuto in merito alla sicurezza dal programma elettorale di Romano Carancini: «La sicurezza è stato uno dei temi portanti in campagna elettorale e allora perché il sindaco non ha risposto personalmente? ». Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Bianchini di Pensare Macerata: «Abbiamo mandato il nostro programma a tutte le famiglie e sulla sicurezza abbiamo fatto un ottimo lavoro, perciò dobbiamo perseguire più convintamente i suoi contenuti. L’idea di isola felice per Macerata è superata anche se isola lo siamo senz’altro». Le telecamere possono essere utili anche per tutelare i monumenti secondo Fabio Massimo Conti (Lista Conti – Macerata Vince): «Possono evitare anche i graffiti. Dovremmo sperimentarle per un periodo e poi decidere. Suggerisco anche l’illuminazione dei punti nevralgici con una luce bianca».

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Un intervento di Marco Guzzini in Consiglio comunale

Equilibrato l’intervento di Anna Menghi dell’omonimo comitato: «E’ bene garantire la sicurezza ma evitiamo che gli schiamazzi del giovedì universitario diventino la motivazione per reprimere la vivacità di una città che ha invece bisogno di essere rianimata». Concreta Deborah Pantana (Pdl): «Capiremo quanto vi sta a cuore la sicurezza quando vedremo che cifra avete stanziato nel bilancio per garantirla». Mentre Mandrelli (Pd) ha promesso un grande progetto della maggioranza la D’Alessandro ha replicato che la maggioranza non avrebbe votato la mozione solo perché presentata dalla maggioranza: «I vostri interventi sono schizofrenici. Non si può votare no alla collaborazione con le forze dell’ordine e alla tutela  dei cittadini».
Luciano Borgiani (Federazione della Sinistra) con una citazione letteraria, ha parlato di Orwell in 1984 e del sistema di controllo e repressione che secondo lui non ha senso in una città come Macerata. Dura la risposta di Claudio Carbonari (Pdl) che poco prima aveva invitato a distinguere tra interventi personali e politici: «Politicamente la sua affermazione è ridicola, le uniche cose da reprimere sono le cretinate politiche».

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Bruno Mandrelli

Il capogruppo del Pd Narciso Ricotta ha ribadito ancora una volta che il suo partito non avrebbe votato una proposta insufficiente e incapace di cogliere il problema. Dopo aver pronunciato l’ultima parola del suo intervento, Ricotta ha avvicinato i capigruppo. Il consiglio è stato sospeso per qualche minuto.  E’ stato sempre Ricotta a rendere pubblica la decisione presa: «Non ci sembra che le nostre posizioni siano così inconciliabili, quindi ci riaggiorneremo sulla questione al primo consiglio utile».



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