di Beatrice Cammertoni
Partono oggi i lavori per la nuova sede della CGIL provinciale a Valleverde: la prima pietra dello stabile è stata simbolicamente posta questo pomeriggio alla presenza del sindaco Carancini, dei vertici regionali e provinciali e dei dipendenti del sindacato. Il progetto curato dallo studio tecnico Lisi e Palmucci prevede 1400 metri quadrati stanziati su due piani e autosufficienti dal punto di vista energetico grazie a pannelli solari, nei quali verranno trasferiti gli uffici oggi presenti in Corso Garibaldi. La CGIL tuttavia non abbandonerà il centro città, dove rimarrà un presidio demandato ai servizi fiscali e di patronato. Il segretario generale della CGIL Macerata Aldo Benfatto ha accompagnato gli intervenuti nel lotto della zona industriale di Piediripa, dove Giovanni Mordini, lavoratore edile iscritto al sindacato da quarant’anni e Letizia Morichetta, precaria al momento in scadenza di contratto all’INPS, hanno appoggiato nel terreno il primo mattone di quella che sarà la nuova sede provinciale del sindacato.
Uno sguardo alla storia della CGIL e al suo futuro, dunque, per questa cerimonia che apre ufficialmente i lavori che dovrebbero portare al trasferimento entro un anno e mezzo e che al momento sono preventivati con una spesa di circa 1 .600 000 euro. I costi saranno sostenuti per metà dai finanziamenti nazionali e per metà attraverso un mutuo, sostenibile grazie all’affitto non più pagato per i locali in Corso Garibaldi. Con la nuova sede, si apre una nuova fase per la CGIL Macerata: il sindacato ad oggi conta 36000 iscritti e stando alle stime dei dirigenti si confronta ogni anno con almeno 50000 persone svolgendo servizi come CAF (Centro Assistenza Fiscale) e calcolo ISEE.
«Ci spostiamo dal centro storico, ma ci avviciniamo ai luoghi di lavoro. A Piediripa sarà più facile parcheggiare e quindi raggiungerci. Abbiamo previsto all’interno dello stabile una sala conferenze da rendere fruibile anche per gli esterni, così da aprire i nostri locali anche ad un utilizzo sociale» ha detto Benfatto, richiamando inoltre l’attenzione sul fatto che tutti i lavori sullo stabile saranno condotti da imprese locali: «Abbiamo voluto valorizzare la qualità delle ditte della provincia affidandoci a loro per tutte le fasi della costruzione.» Il sindaco Romano Carancini, accompagnato dal figlio, si è detto onorato di partecipare alla cerimonia di oggi: «Prende forma un progetto per cui ho lottato già come consigliere comunale. In previsione di una crescita economica di Macerata, sono felice della presenza a fianco delle istituzioni della CGIL, che ha storicamente svolto dei servizi di grande utilità per la cittadinanza. Mi fa molto piacere anche che il sindacato non abbandoni del tutto il centro storico, anche perché così potrà essere parte del piano con il quale si pensa di riconvertirlo e ripensarlo. Per non parlare del fatto che i lavori per questa sede sono i primi a partire proprio in questa zona.»
Dopo aver risposto domande di Benfatto circa la prospettiva dello svincolo della superstrada a San Claudio ed aver ribadito l’impegno concreto dell’amministrazione comunale verso questa prospettiva, l’intervento di Carancini si è chiuso con una battuta: «Quando è prevista la conclusione dei lavori? Tra un anno? Ah, bene, magari ci sarò ancora per inaugurarla». Sono intervenuti successivamente anche il segretario generale della CGIL Gianni Venturi, che ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di un passo di tale portate in questo momento storico di crisi e Loredana Pistelli, dell’INCA Marche ente che partecipa ai costi dei lavori.
(Foto di Guido Picchio)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
ma perché i soldi non li utilizzate per dare un contributo ai vostri iscritti disoccupati???
Accidenti , non è una bella notizia. La CGIL è un sindacato che deve avere l’obiettivo di dare servizi ai suoi iscritti in modo moderno è funzionale ma è anche una organizzazione che fa scelte “politiche” ed il messaggio che ne viene fuori è : ci si sposta solo in automobile ed è più semplice consumare territorio piuttosto che promuovere e cercare soluzioni alternative.Forse sono un ingenuo ma se non ci provano istituzioni come queste ad invertire il trend chi dovrebbe farlo ?
Oramai hanno capito tutti verso dove si svilupperà (mangiando inutilmente territorio e violentando tutto il possibile da violentare) la direttrice (presente -e ancora solo sulla carta-) speculatrice edilizia/commerciale/residenziale di Macerata.
Quando si avrà il coraggio di fare il funerale al Centro Storico?
C’è altro da trasferire a Pidiripa?
I pensionati che prima andavano a piedi alla CGIL come ci andranno poi? Solo con l’auto (o con il taxi)
Bel servizio!