Francesco Acquaroli
Dal consigliere regionale Francesco Acquaroli (Pdl), riceviamo e pubblichiamo:
«Tra passato e futuro la destra italiana è chiamata ad una sfida del tutto inedita ma comunque molto stimolante. Questa volta non si tratta di una questione politica o elettorale, stavolta si tratta di non perdere se stessa, di non vocarsi all’auto distruzione. La destra italiana, una comunità umana e politica che negli anni, tra mille contraddizioni e lotte fratricide, tra personalismi esasperati e scissioni incomprensibili ha saputo sopravvivere, resistere e nei momenti cruciali ha però sempre saputo essere all’altezza della situazione. In questa società la nostra bandiera era ed è orgogliosamente una bandiera di coerenza, di onestà, di libertà, di umiltà, di passione, di volontà, di generosità, di solidarietà; è in una sola parola il “sacrificio” di generazioni che hanno creduto e che credono in qualcosa che è difficile da trasmettere con le parole, frutto degli sforzi di una comunità unica. Confinata per anni in una riserva dalla società italiana, ma che in questa riserva instancabilmente è cresciuta, si è forgiata e, più forte di tutto, ha saputo risollevarsi, spinta dalla gente comune, in nome di quei principi e valori fondanti della nostra tradizione nazionale e popolare. Custodi della cultura delle origini e fautori di una evoluzione moderata e conservatrice, ma più che mai attuale e al passo con i tempi. E’ questa quella destra che è passata dal MSI ad Alleanza Nazionale, è questa quella destra che sognava e che ha fatto sognare milioni di italiani, che ha sprigionato in tanti giovani il coraggio di schierarsi in anni difficili e per cause nobili. E’ questa quella destra figlia di quella cultura ritenuta una non cultura, di quella storia ritenuta un errore della storia, di quell’orgoglio ritenuto fanatismo estremista, di quella passione ritenuta nostalgia fascista. Solo chi ha vissuto, ascoltato o condiviso in prima persona sa quanto è stata dura, sa quanto è staso difficile, sa quanto è costato a questa comunità arrivare indenne ai nostri giorni. Un viaggio lungo nella storia moderna ma che affonda le radici in un passato non proprio recente. Un viaggio che si potrebbe paragonare ad una piccola nave in una traversata oceanica. Quando la nave sembrava entrare sicura nel porto per attraccare in acque tranquille, rischia di affondare inspiegabilmente, beffata dai bassi fondali. E con essa potrebbe affondare un tesoro inestimabile.
Assurdo, semplicemente beffardo, che quella storia possa oggi autodistruggersi sul Berlusconismo o sull’Anti-Berlusconismo. Gente che viene così da lontano, da percorsi accidentati, mai lusingati e con la rotta scolpita nel cuore non può temere, soggiacere o fuggire per, il o dal Cav. Silvio Berlusconi. Temo che Berlusconi sia un pretesto. Troppo piccolo sarebbe quest’ostacolo, troppo facile sarebbe per quella gente resistere indenne anche a questa sfida. Una comunità di uomini e donne che hanno servito e inseguito un sogno che sembrava così impossibile non vogliono scomparire sotto il Cognome di qualcuno ma vogliono continuare ad aspirare a qualcosa per cui valga la pena credere e sacrificarsi. Uomini e donne che non hanno mai pensato di soggiacere agli scopi o a secondi fini di qualcuno, ma che non vogliono neanchè inseguire i trasformismi e i giochi che fanno capo ad altre epoche e che hanno combattuto con tutta la loro forza. La destra è giustizia, legalità, onestà ma anche correttezza, lealtà, coerenza e rispetto.
Lo sapevamo tutti, cè lo siamo detti tante volte, è nel nostro modo di essere, nel Popolo della Libertà siamo entrati per metterci in gioco, non siamo entrati per godere del momento di successi, di fama, di potere, siamo entrati per affrontarlo e sfidarlo, per trasformare il nostro sogno nel partiro degli italiani. Il sogno di Gianni Alemanno Sindaco di Roma, di Giuseppe Scopelliti Presidente della Regione Calabria, di Renata Polverini Presidente della Regione Lazio e di tanti, tanti altri, che stanno impermeando le Istituzioni con i nostri valori, e che stanno restituendo la politica alla gente, stanno restituendo con il buon esempio e con il sacrificio dignità e normalità al paese, un paese che per troppi anni di dignitoso e di normale non ha avuto nulla. A tutti noi così com’è il Popolo della Libertà non piace, non soddisfa. Ma la sfida è lì, costruire una casa alle idee degli Italiani e restituire una speranza al loro futuro.»
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….si è forgiata….
….E’ questa quella destra figlia di quella cultura ritenuta una non cultura, di quella storia ritenuta un errore della storia, di quell’orgoglio ritenuto fanatismo estremista, di quella passione ritenuta nostalgia fascista….
…Un viaggio lungo nella storia moderna ma che affonda le radici in un passato non proprio recente…..
COMBATTENTI DI TERRA, DI MARE E DELL’ARIA…
CAMICIE NERE DELLA RIVOLUZIONE E DELLE LEGIONI…
UOMINI E DONNE D’ITALIA, DELL’IMPERO E DEL REGONO DI ALBANIA…
UN’ORA SEGNATA DAL DESTINO BATTE NEL CIELO DELLA NOSTRA PATRIA.
L’ORA DELLE DECISONI I-R-R-E-V-O-C-A-B-I-L-I…
LA PAROLA D’ORDINE E’ UNA SOLA, CATEGORICA ED IMPEGNATIVA PER TUTTI.
ESSA GIA’ TRASVOLA ED ACCENDE I CUORI DALLE ALPI ALL’OCEANO INDIANO: V-I-N-C-E-R-E!!!
E VINCEREMO!!!
All’armi!!!!!
All’armi!!!
All’armi siam fascisti….
Scusi Cerasi
Ma chi ha tenuto quel discorso (da te mensionato) non era un socialista?
Ha perfettamente ragione Francesco Acquaroli, la sfida va sempre portata avanti con orgoglio, per unire e non per dividere. Chi divide ha già perso in partenza!
Gianfanco è molto generoso da parte tua renderti così ridicolo. Lo facevo anche a scuola, la risata della classe mi ripagava di qualsiasi demerito scolastico. Alla fine e alla lunga tutto ciò stanca e per primo stancò me stesso. So che sai essere più profondo nelle valutazioni, ma è pur vero che la qualità subisce la quantità e qualche commento in meno ti farebbe bene. Ci farebbe bene.
Non saresti una star per CM ma che ti frega. E non mi rispondere che è goliardia perchè di goliardia in goliardia stiamo costruendo un autentico verminaio.
Ciao
Gianluca
@ Cerasi
Fortunatamente c’è chi a differenza tua guarda al presente e al futuro! Senza dimenticare il passato.
Quando Mussolini venne appeso a testa in giù, al distributore di benzina di Piazzale Loreto, dalle tasche dei suoi pantaloni non uscì nemmeno una monetina.
@Quatrini
Se la memoria non mi inganna mi par di ricordare che vi sia stata una espulsione dal partito socialista ben prima della marcia su Roma, del delitto Matteotti, dell’assassinio dei fratelli Rosselli e delle Leggi Razziali..
@Gelsomino
Nessuna goliardia.
Era solo che stavo sottolineando una, per così dire, certa retorica.
Sottolineatura che evidentemetne non si è capita.
@Bonifazi
Evidentemente aveva già speso tutte le sterline che gli erano giunte da Londra…
Caro Cerasi
Che sia stato espulso o che abbia dato vita ad una scissione insieme a Bianchi, Corridoni, Battisti e tanti altri non cambia molto o per lo meno non è questo il problema.
Ma di quanti socialisti ci deve vergognare nella storia?
Mussolini prima socialista poi fascista?
Craxi prima socialista poi tangentista?
Berlusconi prima socialista poi Berlusconisca o non si sa che?
Penso che la storia sia più complessa dall’essere affrontata con “sottolineatura” e con battutine tanto per liquidare ogni ragionamento.
Visto che, in riferimento all’articolo, la penso più o meno come Lei. Non pensa che non sia solo, una questione di retorica?
p.s.
come giudicare i socialisti partecipi alla marcia su Roma e poi dopo il ’45 ancora socialisti?
Tanto si potrebbe anche dire sul delitto Matteotti, iniziando, come base, dal libro sull’argomento scritto dal figlio? O da chi tradì i Rosselli? O da chi volle, firmo e difese con documenti scritti le leggi razziali e poi dopo il ’45 diventati (o rimasti) socialisti?
Acquaroli poteva risparmiarsi tutto questo pistolotto retorico. Berlusconi ha consentito lo sdoganamento della destra offrendo a molti suoi uomini posti di comamdo e successo altrimenti impensabili. Ma non è dimostrato che un eccesso di berlusconismo faccia bene all’Italia e alla destra stessa. I valori, per essere onestamente e coerentemente tramandati devono essere trasmessi alle generazioni da portatori sani, altrimenti prevarrà l’opportunismo e il carrierismo come sta avvenendo in questi ultimi anni. Mi pare che una delle cause dell’attuale crisi del PdL sia proprio questa.
@Quattrini
Il discorso si allargherebbe a dismisura e ci sarebbe così tanto da parlare che faremmo notte e alba…
Che vi siano stati socialisti, e non solo, che hanno appoggiato il dittatore o che ne siano rimasti irretiti è storia nota.
Ma sempre quando si guarda indietro agli accadimenti passati si prendono le figure simbolo, mica gli oscuri tesserati di Pievebovigliana, magari con tessera fascista per fame o per far carriera…
Seguendo il suo discorso allora TUTTI (se non tutti il 99,99%) i tedeschi dovevano essere spediti in galera per molto tempo poichè tutti, a diverso livello, erano coinvolti nello sterminio degli ebrei (perchè ne hanno approfittato, perchè sapevano e hanno applaudito, perchè sapevano e non hanno fatto nulla…); lo stesso dicasi per i giapponesi.
Io volevo sottolineare la retorica, da ventennio, abbondantemente, (a)usata.
Perchè è ridicolo che, OFGGI, ci si innalzi a novelli moralizzatori quando, fino a IERI, grazie allo sdoganamento degli ex missini questi ultimi hanno permesso di fare tutto e il contrario di tutto a Berlusconi, votando silenti tutte le leggi porcate.
Quindi oggi diventa una pagliacciata, a mio avviso, coloro che si erigono a paladini di chissà che cosa ma che, fino a 2 minuti fa, teneva aperta il sacco aiutando il ladro a rubare.
Come ha detto bene, mi sembra, il direttore del Giornale riferendosi a tante figure sul piano nazionale: questi hanno fatto 6 al superenalotto (e sono diventati Ministri) senza nemmeno giocare la schedina.. Lo stersso è accaduto a livello locale: per mesi, anni abbiamo assistito alle genuflessioni a favore di Silvio (in cambio di prebende, incarichi e poltrone) e, ora, gli stessi fanno finta che il loro percorso era diverso…
“una bandiera di coerenza, di onestà, di libertà, di umiltà, di passione, di volontà, di generosità, di solidarietà”…il ritratto di Berlusconi 😀
@ Cerasi
Sono d’accordo con lei che il discorso si allargherebbe oltre il giorno, la notte e l’alba. Ma non si tratta solo di oscuri aderenti, a piazzale loreto appeso con Mussolini c’era il fondatore del PCI del 1921 (scissione socialista) che è morto da comunista gridando “W il socialismo” per questo motivo ritenevo che non bastano solo “sottilineature” o parole di “retorica”.
Per quando al Suo (99,99% di Tedeschi o giapponesi)c’è un piccolo particolare che le sfugge, nessuno in Germania o in Giappone è finito in carcere per mano dei loro governi, gli unici processi si sono fatti a Norimberga (dai vincitori Americani in primis) e nei paesi fuori dalla Germania o dal Giappone. (come ad esempio in Italia, Iugoslavia, Russia, Polonia, Francia ecc. ecc.
@ Cerasi @ Lucio
Nel nostro ragionamento c’è una differenza di base: Voi dite che Berlusconi ha sdoganato il MSI con la sua scesa in campo.
Io penso che Berlusconi è sceso in campo non solo per salvare se stesso, Ma soprattutto per impedire al MSI di diventare l’alternativa alla sinistra.
Non vi dimenticate che nel 1992-93 il MSI vinceva a Chieti, a Catania, a Latina ecc. ecc. a Roma prende il 47% a Napoli il 45%.
Alle elezioni nazionali il PDS (Occhetto) avrebbe forse anche vinto ma il MSI sarebbe arrivato al 38-40% e sarebbe stata l’ alternativa alla sinistra e dopo qualche anno avrebbe (forse) anche vinto.
Berlusconi è sceso in campo da Imprenditore di sinistra (Craxiano) e solo perchè era da quattro anni che era caduto il Muro di Berlino (1989), da uomo di marketing ha scelto l’anticomunismo (ma non l’antisinistra, basta vedere gli uomini della sua FI e le sue televisioni).
Se fosse sceso in campo nel 1948 secondo voi, da uomo di marketing, quale sarebbe stata la sua contra-apposizione?
Che poi, (ed avete ragione) alcuni uomini della destra si siano adagiati all’abbraccio di Berlusca, qualcuno ci ha anche creduto in buona fede, altri per posti e preposti ecc. ecc. è anche e fondatamente vero. Ma da questo a dire di sdoganamento ci passa.
Era caduto il Muro e il comunismo (Russia), Tangentopoli si portava via centro e sinistra. (Escluso quella più radicale) che con il PDS non sarebbe poi probabilmente durata molto (basta vedere i governi Prodi).
L’MSI era rimasto in piedi nonostante l’odio, le violenze, i morti e stava conquistanto voti e vinceva in molti comuni e provincie. Anzi possiamo anche dire che FI è servita a togliere anche quelle. Basta vedere le cronache e la storia dei risultati elettorali dei primi anni 90.
Ora mi scuso ma il discorso diventa molto lungo, perciò la chiudo qui.
A presto.