“Scalette mobili? Perchè no?”

L'IDEA DEL SINDACO DIVIDE - La parola ai commercianti di Piaggia della Torre

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di Alessandra Pierini

Una  scala mobile lungo Piaggia della Torre? Ieri sera Cronache Maceratesi  ha svelato l’ambizioso progetto del sindaco Romano Carancini  che vorrebbe collegare viale Trieste a piazza della Libertà in modo rapido e confortevole e già questa mattina delle scale mobili si fa un gran parlare.
L’automatismo, sperimentato in molte altre città,  ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al centro storico e quindi di rivitalizzarlo. Come spesso capita, la soluzione proposta non è di quelle che possono mettere tutti d’accordo e le reazioni dei negozianti di Piaggia della Torre sono tra le più varie. Se la maggior parte di loro risponde con grande entusiasmo, altri storcono il naso.
Iniziamo dal basso, dalla prima attività che troviamo proprio in Piazza Mazzini. Francesco Meschini di “Antica Salumeria” è favorevole: «Ci piace molto questa idea, purchè venga fatto un lavoretto coi fiocchi che tenga conto della storia della città e la rispetti.»

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Francesco Meschini di "Antica Salumeria"

Saliamo qualche scalino e l’umore cambia completamente.  Silvano Fazi, titolare de “La Bottega del Mondo Solidale: «Questa non è una soluzione ai problemi del centro storico – ci dice – non abbiamo bisogno di scale mobili. I problemi del centro non dipendono dal fatto che la città è in salita o dalle persone che non hanno voglia di camminare, ma dal tipo di sviluppo delle attività commerciali che hanno preso l’indirizzo della grande distribuzione.»
Continuiamo a salire e troviamo Claudio Cippitelli che, a metà delle “Scalette”, ha i suoi negozi di abbigliamento: «Penso sia una buona idea unire con gusto moderno e antico. La popolazione della nostra città sta invecchiando quindi ritengo che sia giusto agevolare in qualche modo anche questa fascia d’età. I centri storici sono fatti per essere vissuti ed è importante creare le condizioni perché possano esserlo.»

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Claudio Cippitelli, titolare degli omonimi negozi di abbigliamento

Ancora un paio di scalini e troviamo sull’angolo il bar “Doppio Zero”, attività giovane, aperta da qualche mese: «E’ un’idea interessante – ci spiega Antonietta – potrebbe essere una delle soluzioni ai problemi del centro storico. Le scale mobili sono proprio necessarie. Ci capita molto spesso che la gente si fermi da noi a riprendere fiato prima di terminare la scalata. E non sempre sono anziani, spesso capita anche ai giovani.»
Allo stesso piano della piaggia si trova anche un negozio di abbigliamento intimo. Gianni Mazzolini è piuttosto critico verso la proposta del sindaco: «Consiglio vivamente di risparmiare i soldi per le scale mobili, sarebbero una spesa inutile. Per rivitalizzare il centro è necessario proporre delle attività di intrattenimento di qualità.»

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Silvano Fazi de "La bottega del mondo solidale"

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Franco Cantarini della tabaccheria lungo la piaggia

Continuiamo a camminare fino ad arrivare all’unica tabaccheria della piaggia. Franco Cantarini è entusiasta della novità: «Siamo favorevolissimi – sottolinea – e anche fiduciosi che questa opera venga realizzata molto presto.»
La scalata procede e arriviamo quasi alla vetta, alla corniceria Ferretti: «Non credo sia giusto dare una valutazione sull’idea di massima– ci dice Federico Lelli Ferretti –  ma su come sarà realizzata ad esempio l’attracco dovrebbe prevedere delle soste perché se così non fosse i negozianti vedrebbero la gente salire senza fermarsi. Bisognerà poi vedere anche quanto il meccanismo sarà invasivo rispetto al suolo. In passato si era parlato di un attracco che tagliava fuori l’ultima rampa, dove si trova il mio negozio, per deviare nella via sottostante. Se fosse riproposto un progetto del genere non potrei che dire no. Per dare un giudizio dovrei vedere almeno il progetto esecutivo. »
Siamo arrivati in piazza della Libertà, giriamo e torniamo a piedi, almeno per ora.

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Antonietta del bar "Doppiozero"

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Gianni Mazzolini del negozio di intimo



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