di Beatrice Cammertoni
Si preannuncia un autunno caldo quello del mondo della scuola: tagli, ridimensionamenti e razionalizzazione minacciano di aggravare ulteriormente la situazione dei precari del settore della conoscenza. La Flc – Cgil Macerata ha presentato questa mattina al Prefetto un documento che ricostruisce l’attuale situazione dell’organico scolastico denunciando gli effetti locali della politica attuata dal governo. La Federazione dei Lavoratori della Conoscenza dice no all’incertezza che caratterizza queste professioni e dice di no alla riduzione dei servizi offerti dall’amministrazione pubblica. Solo nell’ultimo anno sono stati tagliati 138 posti tra i docenti, 99 tra gli ATA, mentre il numero degli studenti della Provincia di Macerata continua a crescere. Classi sovraffollate, corsi serali ridimensionati, aggravamento del precariato, assenza di risorse a discapito soprattutto degli alunni e in particolar modo dei diversamente abili.
Non è più rosea la situazione dell’Università e dell’Accademia a causa dei tagli alla ricerca e del blocco del turnover, dell’accordo Macerata-Camerino (“che rischia di essere un pannicello caldo per una malattia degenerativa in larga parte proveniente dall’esterno, rispetto alla quale nessuna terapia potrebbe essere risolutiva” recita il documento) e della concorrenza degli altri atenei della Regione. La consegna del documento, con il quale la Flc – Cgil chiede al prefetto di farsi portavoce presso il governo “della drammatica situazione che vivono i settori della conoscenza della nostra Provincia” è stato consegnato da Aldo Benfatto, Giampaolo Cingolani e da una delegazione di rappresentanti di precari del mondo dell’istruzione mentre all’esterno si svolgeva un presidio per sensibilizzare la cittadinanza. <<Abbiamo illustrato al Prefetto alcune questioni sollevate dai tagli attuati dal governo, provvedimenti che vanno a ledere molte figure professionali e gli stessi alunni. Molti ricorsi e proteste arrivano proprio dai genitori. Le classi sono sovraffollate: a Macerata il rapporto organico-studenti è forse uno dei migliori d’Italia, ma nella realtà risente della conformazione del territorio, per cui in montagna manteniamo classi semi-vuote e invece più ci avviciniamo alla costa e più sono numerosi gli alunni per aula>>, ha detto il segretario della Flc – Cgil Macerata Giampaolo Cingolani nel corso della conferenza stampa che si è svolta in tarda mattinata. <<Il ridimensionamento dell’organico ATA, la riduzione dei fondi per l’edilizia scolastica e per le supplenze conducono a difficoltà strutturali non di poco conto.>>
Aldo Benfatto, segretario Cgil
Di pochi giorni fa la notizia dell’iniziativa di alcuni genitori civitanovesi che hanno deciso di provvedere autonomamente alla riverniciatura delle pareti della scuola dei figli: <<E’ preoccupante il fatto che il Comune non sia stato in grado di finanziare l’opera. Cosa ne sarà allora dell’ordinaria amministrazione e degli interventi per la sicurezza?>>. In merito alla vicenda aggiunge Benfatto: <<Civitanova è seconda solo a Pesaro per la rapida crescita registrata negli ultimi decenni, non mancano le risorse, ma vanno riviste>>.
Occhi puntati anche sull’accordo tra gli atenei di Macerata e Camerino: <<Aprirebbe ad una razionalizzazione dei corsi e dell’offerta formativa che probabilmente rivedrebbe la dislocazione delle sedi distaccate. L’atteggiamento competitivo dell’Università Politecnica delle Marche, che vuole istituire nuove facoltà nel territorio regionale, è molto lontano dalla logica di coordinamento degli atenei e assolutamente nocivo per la realtà maceratese.>> In attesa di risposte dalle istituzioni, il sindacato è pronto a mobilitarsi perché tali problematiche trovino una soluzione. Tra le ipotesi valutate, non è da escludere anche la scelta di scioperare.
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E tutti quelli che non sono nemmeno potuti diventare precari perchè privi di uno straccio di raccomandazione politica o sindacale?
@rugens
Posso risponderti così come diceva mio nonno: tanto, da che mondo è mondo, sempre la povera gente se la prende in tal posto.
Cerasi, allora concordi con Tao: “gli uomini si dividono in due categorie:i mittìnculi e i pigliànculi”.
Non sono daccordo che coloro che decidono di studiare assiro-babilonese e poi pretendono che sia lo Stato a trovare loro una sistemazione….
La scuola andra’ a ridimensionarsi, per forza di cose, sia per fattori demografici che per fattori di mercato; prima o poi quelli che vengono dopo di voi capiranno che non possono esistere nazioni ove tutti sono laureati e hanno il lavoro di concetto, cosi’ come capiranno che 20.000 avvocati nella sola Milano sono destinati alla fame, cosi’ come capiranno che un’economia non si puo’ risollevare a furia di commercialisti, filosofi, psicologi e avvocati, ma occorre anche qualcuno che costruisca qualcosa. Le cose che dovremmo vendere all’estero, e produrre in Italia .
(tratto da altra discussione in merito trovata in rete…)
@rugens
Proprio perchè ascoltavo, con attenzione, mio nonno quando ho comincito a bazzicare la politica ho fatto in modo di avere sempre con me un paio di mutande di latta, assai rinforzate dove non batte il sole… 🙂 🙂
@Paoolo,
concordo su molto, ma la linea guida della globalizzazione è quella di non produrre nulla in occidente, se non servizi e al massimo pochi prodotti di nicchia per ricconi annoiati. 🙂
Quindi l’industria, specialmente quella manifatturiera, è destinata a sparire nel lungo periodo.
@ipno
Come lo spieghi al tipetto in camicia e cravatta che non e’ un lavoro mettersi in camicia e cravatta, che cosa gli facciamo fare ai laureati 30enni in scienza politica del carciofo? Tra un po manderemo via gli immigrati, ma poi al tizio che vota le*a come lo spieghiamo che la me*da la deve spalare lui…