di Andrea Busiello
Dopo il successo sul filo di lana ai danni dell’Urbania nel turno infrasettimanale, l’entusiasmo che si respira in città è un dato di fatto. Fondamentalmente la Maceratese non ha giocato una grande partita, ma il cuore, la grinta e la voglia di vincere si sono notate sin dall’inizio. E queste sono caratteristiche fondamentali per arrivare lontano; la società ha optato per un gruppo giovane che per il momento sta rispondendo positivamente ed anche per un tecnico con poca esperienza in Eccellenza il quale si sta lentamente guadagnando la stima della piazza maceratese. Ci sono note liete ed anche quelle meno liete nel clan biancorosso. Senza dubbio da rivedere il croato Grcic, autore di una prova negativa nel turno infrasettimanale, ma tutti conoscono le sue potenzialità ed è giusto aspettarsi di più dallo stesso difensore.
Nota di elogio verso la città. Che a Macerata il calcio ha un certo peso specifico è risaputo, ma vedere uno stadio dei Pini gremito da oltre 700 persone che hanno tifato dal primo all’ultimo minuto testimonia di come questa città abbia bisogno del pallone. Negli ultimi anni, per via di alcune gestioni societarie scellerate, c’è stato un certo distaccamento verso la propria squadra del cuore, mentre ora le cose sono cambiate. Il presidente dell’attuale Maceratese è probabilmente la persona migliore che abbia ricoperto questa carica nell’ultimo decennio. Attraverso la sua squisitezza, limpidezza e sincerità patron Massimo Paci ha conquistato tutti. Cosa da non sottovalutare, Paci è di Macerata ed ama la maglia biancorossa. Detto ciò, la squadra è apparsa buona, inserita nel contesto di questo torneo non è utopistico parlare di obiettivo play off per la truppa biancorossa. Ma dalla sfida contro l’Urbania è facile far emergere una considerazione: i tifosi biancorossi rappresentano il vero valore aggiunto che tante squadre d’Eccellenza non hanno. Il campionato sarà lungo, tortuoso e ricco di insidie ma la determinazione e la grinta vista nelle prime gare di campionato lasciano aperte tutte le porte. Maceratese, non ti cullare ma puoi sognare.
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Ma siamo convinti noi tifosi bincorossi, che 700-800 spettatori alla prima in casa, possano davvero fare la differenza in un torneo dove l’Ancona, alla prima, è salita a Pesaro con 800 sostenitori al seguito e all’esordio casalingo ne erano oltre 3.000 al vecchio Dorico? Nonostante il salto nel buio dalla ‘B’ all’Eccellenza Regionale, loro hanno davvero dimostrato l’attaccamento alla squadra, ed hanno approfittato della comodità di andare all stadio di nuovo a piedi in una giornata dal clima ottimo. Io ero al Campo dei Pini, ma sinceramente mi aspettavo più tifosi, vista la bella serata di fine estate e l’occasione di giocare praticamente in ‘centro’. E’ pur vero che spazi per accorglierne di più ne eran rimasti ben pochi, giusto qualcosina nelle gradinate riservate agli ospiti.. dove in realtà c’erano un centinaio di tifosi biancorossi. Il campo dei Pini è affascinante, ti lascia godere la partita in modo meraviglioso come non siamo abituati.. ma è piccolino sia di spalti che nelle dimensioni del terreno di gioco.
A Macerata c’è di sicuro fame di calcio, e di vittorie, però noto sempre molto tiepore nel tifoso biancorosso, sarà una mia impressione o forse una nostra prerogativa. Comunque sempre e solo FORZA RATA!
ancona fa 110000 abitanti ed è partita per stravincere il campionato noi facciomo si e no 43000 abitanti e non siamo partiti per vincere!vogliamo confrontarci con citta 3 volte piu grandi di noi?per me 800 persone sono un bel inizio,loro saranno andati in 800 a pesaro ma noi eravamo 200 a belvedere fai una proporzione e vedi che è la stessa cosa.
per quanto riguarda la freddezza del tifoso maceratese penso che sia anche normale massimo che abbiamo fatto è la c2 oltre 10 anni fa come pensi di creare entusiasmo?hai visto la presentazione della squadra?hai visto in giro per la citta’ manifesti della partita?punti dove fare gli abbonamenti?prezzi degli stessi abbonamenti?noi tifosi cerchiamo di coinvolgere gli sportivi ma l’imput principale lo deve fare la societa trovando una persona che organizzi queste semplici iniziative sopra elencate poi vediamo se il maceratese risponde o meno
il Sig. Umberto ha in parte ragione, nel senso che è fuori discussione che l’Ancona ha una tifoseria numericamente importante e con un certo peso specifico. Però, va anche sottolineato che i dorici, esattamente dodici mesi fa, erano primi nel campionato di serie B, in lotta addirittura per la A, ed ovviamente gran parte di quell’entusiasmo è rimasto intatto. Ma, se malauguratamente per loro, le cose dovessero complicarsi a livello di risultati, sono proprio curioso di vedere, in pieno inverno, in quanti si recheranno in trasferta e se manterranno 3.500 persone in casa…
Io, da tifoso della Maceratese, sono sempre più convinto che se i risultati dovessero continuare ad arrivare, allo stadio si potrebbero tranquillamente rivedere 1.000 spettatori ogni domenica, cifra notevole visti i tempi che corrono…e poi Paci mi sembra che abbia finalmente trovato il bandolo della matassa nella non semplice gestione societaria…tocchiamo ferro!