di Roberto Scorcella
Si è perso, con il passare del tempo, il vero significato del fare politica? Quando si parla di compensi per i politici è estremamente facile cadere nella retorica e nel populismo.
Così, sta facendo discutere quanto successo nei giorni scorsi quando è scoppiata la polemica a Bregnano, comune della Bassa Comasca di circa 5000 anime, dove il sindaco Evelina Arabella Grassi (nella foto), leghista, eletto in coalizione con il Pdl, si è “auto triplicato” lo stipendio: dai 927 euro lordi al mese fino a qui percepiti a 2.788 euro mensili.
“Mi sono rimessa in gioco e ho deciso di fare l’amministratrice a tempo pieno, ho lasciato il mio lavoro e non sto di certo campando grazie ai cittadini di Bregnano e al paese che amministro. Se vogliamo dirla tutta, il mio stipendio da sindaco e più basso rispetto a quello che percepivo quando lavoravo”, risponde così il sindaco alle critiche dell’opposizione.
“…Anche se in consiglio mercoledì sera non ci ha spiegato nel dettaglio le ragioni che l’hanno indotta a lasciare lo studio di commercialista nel quale lavorava”, risponde la parlamentare del Pd Chiara Braga, ex vicesindaco del paese e oggi all’opposizione, che critica “una scelta certamente inopportuna in questo frangente economico”.
Replica di nuovo il sindaco “In passato erano state le opposizioni a sottolineare la necessità della presenza a tempo pieno del primo cittadino, in quell’occasione avevo assicurato che ci avrei pensato, ora l’ho fatto. Del resto le attività in cui è richiesta la mia presenza sono tante e tali che difficilmente potevo fare altrimenti: mi devo occupare della riorganizzazione degli uffici, dei controlli, delle verifiche, quindi è importante la mia presenza a tempo pieno. E’ assurdo che venga criticata dalle stesse persone che mi hanno chiesto un impegno totale nei confronti dell’amministrazione”.
Ad onor del vero 900 euro lordi al mese sono oggettivamente troppo pochi per chi deve vivere solo di quella cifra, ma gli stipendi si conoscono prima di intraprendere il nobile impegno verso la res publica.
E’ anche vero, però, che la retribuzione dell’impegno politico serve anche per consentire a tutti, anche a chi non è ricco, di poter impegnarsi in politica e per la propria comunità.
Come sempre la questione dev’essere indirizzata in ordine alla qualità dell’impegno politico e ai risultati che i signori che ci amministrano a ogni livello producono. Il resto è fumo negli occhi!
Certo, in una fase di grave crisi e di conseguente riduzione dei costi della politica la delibera adottata dal Comune appare inopportuna, ma quanti di noi sarebbero disposti ad accollarsi un incarico di responsabilità come quello di sindaco per 900 euro lordi al mese? Se quello che è successo a Bregnano fosse accaduto dalle nostre parti, come avrebbe reagito la gente? La politica può essere un mestiere o dovrebbe essere (utopia) mero volontariato? A Bregnano le risposte le daranno gli elettori quando torneranno alle urne.
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
(13/05/2000)
Indennità di funzione mensile dei sindaci (lorda)
Un sindaco che amministra un Comune fino a 1000 abitanti a fine mese prende 1355 euro.
Da 1001 a 3mila abitanti si passa a 1518 euro.
Da 3001 a 5mila residenti si arriva a 2277 euro
Da 5001 a 10mila si prende 2928 euro
Da 10mila a 30mila si percepisce 3253 euro.
Il passaggio successivo è dai 30mila ai 50mila abitanti (circa 3600)
Poi 50mila-100mila, 100mila-250mila, 250mila-500mila, infine comuni oltre i 500mila abitanti (si arriva più o meno a 9mila euro)
Non comprendo la retribuzione commisurata al numero degli abitanti del comune…sarebbe comprensibile commisurata alle ore effettivamente impegnate in tale nobile amministrazione…Spero di cuore che la tipa non sia rieletta!
Se i nostri amministratori (e ci metto dentro anche i tanti fancazzisti riciclati nelle strutture parstatali, controllate, ecc.) avessero l’indecenza di triplicarsi lo stipendio credo che sarebbero da elogiare chi cominciasse a prenderli a calci ogni volta che mettono il naso fuori di casa.
La sindaca non ha tutti i torti: non è lostipendio dei politici da abbassare ma il numero di quanti lo percepiscono.
Cosa ci fanno 10 assessori in provincia di macerata che ha 300.000 abitanti? e 1000 tra deputati e senatori ed i cda delle aziende pubbliche? basterebbe un amministratore delegato.
Le due cose devono però andare di pari passo: 1° diminuire i politici stipendiate; 2* abolire privilegi e rimborsi; 3° adeguare i compensi.
Se si inverte l’ordine il risultato cambia eccome!
Se riuscissimo ogni tanto a liberarci della retorica capiremmo che un sindaco che prende 900 euro al mese è una presa in giro.
Ad un sindaco (e più in generale per un amministratore pubblico) dovrebbe essere garantito uno stipendio adeguato al ruolo, e imposti invece altri tipi di vincoli:
– obbligo di impegno a tempo pieno (e quindi incompatibilità con altre attività)
– divieto di cumulo delle cariche
– divieto di svolgere più di due mandati (anche in ruoli similari o nello stesso organismo)
Un plauso al sindaco di Bregnano che ha avuto il coraggio di fare una scelta coerente senza nascondersi dietro all’ipocrisia.
Condivido l’opinione di Dantini.
Caro Peppe,
Sarebe una presa in giro se dovesse amministrare un grosso Comune, dove le responsabilità, i denari, le cose da fare, gli atti da studiare, le delibere, il controllo della macchina comunale, ecc. ecc. sono tantissimi e dove l’occupazione di Sindaco sarebbe veramente 24 ore su 24, comprese domeniche e festivi.
Ma un Comune di 5.000 anime, per quanto possa essere complessa la macchina comunale, non può certo paragonarsi a Firenze o Bologna, per non parlare di Milano o Roma.
900 euro sono pochi?
Forse.
Ma il Sindaco adesso può anche integrare (se ne è capace, ma molti Sindaci NON lo sono, basta vedere anche qui nellanostra Regione) con un lavoro professionale proprio, soprattutto in situazioni in cui il Comune non richiede 24 su 24 di lavoro…
Ma sicuramente 2.788,00 NON sono pochi.
Dal momento che qualcuno, poco tempo fa, proponeva un’autotassazione del 10% sul gettone dei consiglieri (una miseria mascherata da buona azione)… non me ne stupirei affatto.
E’ ovvio che amministrare il comune di Bregnano o quello di Firenze non è la stessa cosa; infatti gli importi cambiano in funzione della dimensione. Comunque la responsabilità di un sindaco è sempre la stessa.
Chi ha un incarico di pubblico amministratore, secondo me, DEVE essere messo in condizione di svolgerlo nel migliore dei modi, e questo per un sindaco significa tra le altre cose non dover pensare ad altro, anche in una piccola città.
Invece vediamo ovunque, anche qui a Macerata, persone che svolgono il loro incarico politico come passatempo e altri che, al contrario, fanno i politici mentre dovrebbero fare un altro lavoro. In entrambi i casi la cosa non funziona
Sul fatto poi che sia poco o tanto quello che prendono mi rifiuto di entrare: ci si fissa sugli importi e non si va mai a vedere come realmente viene svolta l’attività.
Aggiungo una domanda provocatoria: Carancini quanto tempo dedica al comune e quanto al suo studio?
Se dedica molto tempo allo studio ne risente il comune, se si concentra sul comune ne risentono i suoi clienti. In ogni caso non è un comportamento corretto. Per accontentare tutti lavora 20 ore al giorno? Non va bene lo stesso perché a un certo punto crollerà, e ne pagheranno le conseguenze lui, i suoi clienti e tutti i cittadini.
Il sindaco non è un’attività da fare part-time.
@Dantini
Governare un piccolo Comune, anche se in teoria, hai le stesse responsablità del governare una Metropoli poi, nei fatti, è assai diverso.
Diverso sia per quanto riguarda l’impegno, sia diverso epr le decisioni da prendere, sia diverso per le dimensioni del bilancio, diverso per la gestione dei dipendenti, diverso per le le delibere da adottare, diverso per la gestione dei rifiuti, diverso per gli aspetti culturali, diverso per le pratiche da seguire, ecc. ecc. ecc. ecc
Perchè un piccolo Comune non si troverà mai a dover fare i conti con le decisioni per una metropolitana, per un nuova Fiera, per un nuovo aeroporto, per una circonvallazione a 6 corsie, per un nuovoporto commerciale megagalattico e via dicendo e quindi, nei fatti, l’attività (ed i finanziamenti che si trova a gestire e quindi le decisioni che la Giunta e quindi i progetti e quindi gli studi e quindi ecc.ecc.) sarà sicuramente impegnativa ma sicuramente ASSAI MENO dell’attività del dover gestire Napoli o Milano.
Quindi il Sindaco di Bregnano si è artificialmente un pò troppo amentata lo stipendio, a mio parere….
Perchè seguendo questo ragionamento allora un Sindaco di Napoli dovrebbe prendere almeno lo stipendio di un deputato, se non addirittura in misura magigore (visto che un Sindaco di una grande cittàlavora almeno il doppio di un deputato ed ha assai più responsabilità di alzare la mano a comando del capogruppo).
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Poi sno ‘accordo con te e se amministr la cosa pubblica NON dovrsti fare altroe che quindi, in proporzone, dovresti avere uno stipendo adeguato…. Ma siccme ora non è così non faccamo finta che sia diverso.
In tanti mministratori arrotondano con lavori propri, se riescono.
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Ma credo che il problema sia più profondo e più incancrenito.
Solo in Italia esiste la professione di politico (spesso buono per uttte le stagioni, per tutti i programmi, per tutte le coalizioni), spesso a vita poichè ci sono politici che sono 30-40 anni che vivono di incarichi pubblici e che non hanno mai realmente lavorato 1 singolo giorno in vita loro…..
Quindi concordo nel fatto che dopo 2 mandati (indipendentemente dalla carica che ricopri: Deputato, Consigliere, Presidente Provincia, Membro di Partecipate o Enti pubblici) per almeno 5 anni resti in panchina, cioè puoi anche fare qualsiasi tipo di attività politica che ti pare ma NON PUOI essere nominato da NESSUNA PARTE, nemmeno tramite elezioni.
10 anni governi e per almeno 5 stai fuori (direttamente o indirettamente: nemmeno incarichi o consulenze con Stato e parastato o Amministrazioni periferiche tipo Comuni) e resti a guardare….
E magari provi anche a guadagnarti del pane di tuo, se ne se capace (cosa che ritengo impossibile per molti: ci sarebbe la fila alla mensa della caritas di Assessori, Presidenti, Deputati, Ministri, ecc.)
Così facendo (cioè non potendo avere alcun potere nella Cosa Pubblica per 5 anni) diminuirebbero anche i casi di intrallazzi, favoritismi, portaborse, amici da assumere poichè quando sei “fuori dai giochi” (e non puoi “aiutare”) sarà difficile che poi alla successiva elezione (ameno che non sia uno con gli zebedei) tu faccia il pieno di voti…..
Inoltre aggiungerei anche una postilla: siccome i 60enni ed i 70enni (di tutti i Partiti) hanno concorso a sfasciare e rovinare l’Italia proporrei l’impossibilità di essere eletti ovunque: negli ultimi 30-40 anni avete contribuito allo sfascio del Paese, grazie (per modo di dire) adesso però retate a casa….
Quindi tutto il vecchiume delle istituzioni andrebbe svecchiato….. Perchè abbiamo la classe politica (e giudiizaria e amministrativa, e finanziaria) più vecchia (più intrallazzista, più ladra e più incapace aggiungo io) dell’Occidente.