Dal direttivo provinciale de La Destra:
Quando nel 1967 il Ministro della Marina Mercantile on. Natali, unitamente agli onorevoli Forlani e Tambroni, ponevano la prima pietra per la costruzione dell’Hotel House definendo quel giorno storico e fondamentale per lo sviluppo di Porto Recanati, non immaginavano sicuramente cosa sarebbe successo nei successivi 40 anni, poiché, se lo avessero immaginato, quel giorno avrebbero fatto altro.
Questa struttura di 17 piani con 480 appartamenti e più di 2000 inquilini, costituiti da oltre 70 etnie, nell’80% di religione musulmana, raggiunge ormai la percentuale del 20% della popolazione di Porto Recanati.
Non é fuori luogo, né fuorviante, se definiamo l’Hotel House il maggiore problema sociale irrisolto della nostra regione.
Abbiamo fatto l’abitudine al peggio, sopportando il fenomeno anomalo di questo condominio-periferia dove le attività preminenti sono illegali (spaccio di droga, prostituzione, contraffazione di prodotti, risse e sparatorie).
Le organizzazioni delinquenziali, anche di casa nostra, ne hanno fatto da sempre un rifugio sicuro, contando sull’omertà degli inquilini.
Perfino le Brigate Rosse nella stagione del terrorismo politico vi stabilirono una loro cellula.
Questo luogo del degrado e dell’esclusione sociale non può rimanere tale, né continuare ad essere una zona franca dell’illegalità.
Le istituzioni locali e regionali, ai cui componenti i cittadini hanno affidato il mandato anche per la loro sicurezza, é ora che si attivino per risolvere il problema alla radice.
E’ innegabile che una forte speculazione immobiliare, mai perseguita, né indagata, abbia portato in passato a favorire situazioni di disordine interno per indurre i proprietari a vendere gli appartamenti a prezzi stracciati per poi riaffittarli a prezzi d’oro a trafficanti e prostitute.
Quindi La Destra chiede alle Istituzioni di fare piena luce su questi fenomeni cominciando con una precisa individuazione dei proprietari residenti, la verifica delle loro attività, degli atti notarili di acquisto degli immobili, la regolarità del pagamento dei servizi di luce, acqua, gas, ICI, ecc., che da troppo tempo ricadono sull’intera comunità dei cittadini onesti che puntualmente pagano le tasse.
Ai proprietari di più appartamenti (ce ne sono alcuni che ne possiedono oltre venti) vanno richiesti i contratti di affitto; agli inquilini la dimostrabilità e la provenienza delle risorse per pagare gli affitti.
La Guardia di Finanza è nella condizione di rilevare tutte le anomalie e di sanzionare gli interessati.
La proposta più ovvia per una soluzione radicale del problema, prima che si arrivi a un altro caso “Rosarno”, sarebbe l’abbattimento della struttura e la ricostruzione con la stessa cubatura di unità abitative razionali e controllabili, da assegnare ai proprietari, evitando speculazioni ed attivando tutte le forme di credito agevolato e di pubblico intervento, per restituire a chi a prezzo di sacrifici acquistò a suo tempo l’appartamento.
Diversamente occorre collocare all’interno della struttura, affinché si crei un deterrente per chi delinque, un presidio stabile o di Carabinieri odi Polizia.
Noi de La Destra siamo favorevoli e solidali con quella parte degli oltre 2.000 residenti che intendono seriamente integrarsi con la comunità locale e costruire qui il loro futuro in maniera onesta, civile e rispettosa della nostra cultura e delle nostre tradizioni, sollecitandoli a denunciare chi delinque, senza paura”.
Vogliamo invitare tutti coloro, che hanno a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli, nel segno dello sviluppo, della legalità e della sicurezza, a partecipare alla mobilitazione che si terrà a Porto Recanati il giorno 29 Giugno 2010 alle ore 17,00 presso la piazza della Torre”.
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Speriamo che questo comunicato molto bello e veritiero venga ascoltato!
concordo con Paolo…
Sarebbe ora di far capire che esiste la legge….forse
Tempo fa ho sentito dire che paradossalmente è un bene che ci sia l’hotel house, poiché i delinquenti si concentrano tutti li, quindi è più facile controllarli. Se lo si sgombrasse, o abbattesse, infatti, questi si disperderebbero nel territorio chissà dove e sarebbe difficilissimo rintracciarli e controllarli.
“…una precisa individuazione dei proprietari residenti, la verifica delle loro attività, degli atti notarili di acquisto degli immobili, la regolarità del pagamento dei servizi di luce, acqua, gas, ICI, ecc.[…] Ai proprietari di più appartamenti (ce ne sono alcuni che ne possiedono oltre venti) vanno richiesti i contratti di affitto…”
Ottimo! Sono completamente d’accordo (e non sto facendo dell’ironia).
Poi si faccia la stessa cosa con tutti gli altri immobili, di Porto Recanati e non solo; così magari cominciamo a stanare un po’ di quelli che affittano in nero, evadono il fisco, infilano sei studenti universitari in una cantina, e altre amenità del genere.
Non c è la volontà politica di abbatterlo perchè, come giustamente dice il Sig. Ventrone, l’Hotel House è un polo attrattivo per piccoli e grandi delinquenti, che popolano uno spazio delimitato: abbatterlo significa disperdere la popolazione del palazzo ovunque, senza riuscire piu a svolgere un controllo mirato
questo sì, che si chiama risolvere il problema alla radice: abbattiamo l’intero palazzo, come si fa coi nidi delle vespe, magari al tramonto quando sono rientrate tutte nell’alveare.
e ricito Vasco Rossi, stamattina.
nessuno si permetta di pensare che dicendo questo, sono perchè continui questo stato di illegalità che vi regna in varie forme di delinquenza ,sia essa degli immigrati e/o degli italiani, dico solo che sarebbe una soluzione da prestigiatori più che politica. Sarebbe come rincorrere il Bianconiglio per poi avere a che fare con lo Stregatto. Ricordo a tutti che fu un bene chiudere i manicomi, ma che tuttavia per conseguenza, non è scomparsa la malattia mentale.
“…le attività preminenti sono illegali (spaccio di droga, prostituzione, contraffazione di prodotti, risse e sparatorie)…”, se ci fossero dei dati o delle percentuali sarebbe meglio, vorrei sapere in che misura ci sono questi reati.
Per ora gli unici dati e le uniche percentuali che ho letto sono: “Questa struttura di 17 piani con 480 appartamenti e più di 2000 inquilini costituiti da oltre 70 etnie, nell’80% di religione musulmana, raggiunge ormai la percentuale del 20% della popolazione di Porto Recanati”…non ci trovo niente di illegale.
Qualcuno invece sì, cara Sara.
C’è chi considera un reato (se non peggio) l’essere musulmano, avere la pelle di un altro colore, parlare un’altra lingua, ecc.
Voglio aggiungere questo a quanto detto , perchè emerso con un amico in un confronto sulla questione e la reputo una cosa interessante su cui discutere. Riflettevo cioè sul legame pensiero-linguaggio, che è un tutt’uno; il linguaggio segue sempre cioè una linea di pensiero e che quindi non a caso L’ Hotel House viene definito ” isola” dell’illegalità, come se il male e il malessere sociale, si concentrasse, fosse tutto lì, entro quelle larghe mura, mentre occorre prendere coscienza che è la società nel suo insieme, il vero ammalato. Allora, prima cosa, prima operazione sensata, è far uscire dall’isolamento quell’area, renderla parte della società sana, includerla nell’arcipelago, anzichè affondarla negli abissi del “male”. Come? con gli strumenti del mestiere. E’ cosa a mio avviso infatti, che riguarda prima le scienze umane come la sociologia o il marketing addirittura, che “la politica del fare” e del decisionismo populista. Occorre adottare metodi e strategie di intervento in profondità per riportare a livelli di accettabile normalità il degrado esistente. Nessuno eliminerà mai la prostituzione, è un fatto, nè altri commerci illegali, compreso lo sfruttamento e la speculazione economica dei proprietari degli immobili. Il fenomeno si può solo dimensionare e tenere sotto controllo. Non è infatti che nel bel palazzone di città, la vita di tanta gente scorra serena e tranquilla, lontana da certe realtà. Magari, la prostituta dell’hotel House, ha come cliente fisso, il proprio vicino di casa tanto rispettabile che risiede lontano 50 km da Porto Recanati. Lo smercio di stupefacenti, fenomeni di criminalità varia, avvengono ovunque, in qualsiasi condominio anche meno numeroso e la follia omicida, l’accoltellamento o un qualsiasi raptus offensivo, risiede dappertutto vi sia una mente umana devastata, anche nelle casette ordinate di Erba, per esempio . Visto l’azzardo appena fatto e di cui mi rendo conto, nello spostare la trattazione dell’argomento su altri campi meno frequentati della politica così come la pensiamo nell’immediatezza dei suoi mezzi, approfitto per dire che a me piace la discussione, meglio pure se accesa, ma prego tutti solo di una cosa , di non venirmi a dire che le mie sono chiacchiere da salotto e che parlo uno sbiadito politichese, perchè se mi dite, deficente o cretina, non mi offendo, ma che parlo in modo ozioso ….sì., mi dispiacerebbe, specie quando mi stanno veramente a cuore certi argomenti e ho le competenze per dire la mia.
oh…poi se non ci arrivo…non ci arrivo, dico le mie stupidaggini, ma la buona intenzione c’è.
per chi volesse mettersi in discussione sul fatto, che non è la struttura architettonica in sè che costituisce il fondo del problema sociale, ma principalmente la cattiva politica sotto ogni aspetto e la mancanza culturale e spirituale di un popolo nel ” vivre en collectivitè” , apra questi link:
http://www.youtube.com/watch?v=KZMw-yM14RQ
http://www.youtube.com/watch?v=CoTRYhxdw8o
l’esempio corrispondente alla demolizione di complessi residenziali è invece quello di Prit Igoe a Washington tratto dal film Koyaanisqatsi , ma con la “piccola” differenza rispetto all’Hotel House che ci riguarda, che erano quartieri spopolati, un fallimento urbanistico sin dalla loro realizzazione.
http://www.youtube.com/watch?v=C4qxk7KhnHs
IN BUONA SOSTANZA, CIO’ CHE PER ALTRI CITTADINI EUROPEI RAPPRESENTA UN VALORE STORICO, SOCIALE O ARTISTICO, PER NOI SI TRASFORMA ” FATALMENTE” IN DEGRADO.
+ questo che ho tralasciato ed è il più significativo.
guardare per imparare cos’è la civiltà e magari per trasformare una minaccia in opportunità.
per mettere ordine occorre talvolta disordinare, scompaginare, creare entropia. La distruzione è un concetto tutto umano ………” nulla si crea e nulla si distrugge”……….. a meno che, non vi siano altri interessi di posizione sostitutivi in quell’area, per voler abbattere l’Hotel House.
http://www.youtube.com/watch?v=M48y4cMwGqw
Buona domenica
P.S. è ora di pensare ad abbatterlo?
è ora di far crescere i neuroni nel cervello ! senza sinapsi non c’è speranza di miglioramento.
firmato…. una rompi.
@ Tamara Moroni
forse il fatto di abbattere la struttura è una cosa sbagliata ma essendo a conoscenza che in quel luogo ci sono persone clandestine e che hanno commesso dei reati ( che siano bianchi neri verdi o gialli non importa) e giusto fare un controllo a tappeto e prendere provvedimenti contro queste persone. Poi certamente ci saranno anche li persone oneste che dovrebbero essere tutelate e lasciate libere di continuare a vivere la propria vita in quel luogo reso più sicuro di prima. Ciao
@ lavoratore,
ciò che Lei dice viene fatto di routine dalle forze dell’ordine, che, però, spesso vedono le persone arrestate subito libere e che magari li sfottono pure….
D’altronde con le leggi super-permissive che abbiamo e che qualsiasi governo si sforza di peggiorare, cos’altro ci si può aspettare?
lavoratore…senza echi felliniani :-)) -scherzo- io cerco sempre di introdurre un diverso punto di vista nelle questioni anche più complesse come questa. Lo spazio ai commenti serve appunto per un interazione costruttiva, per riflettere. poi lasciamo stare come mi esprimo…è il mio modo, per me è come se ragionassi e parlassi insieme e quindi posso risultare…come dire…pesante??? La soluzione più ovvia e anche la più facile e percorribile, sembra essere quella dell’abbattimento, ma per tutti i motivi che ho elencato, per me resta un’insana follia e una pura illusione affrontare così la risoluzione di un grosso, enorme problema sociale e di legalità. Sono portata all’analisi, per cui non mi rassegno facilmente alle facili soluzioni, nonostante questo mio modo tradisca il famoso principio di Ockam….no, qui fallisce decisamente, sono convinta. Ribadisco tutto quanto detto….anche se sarò solo io a pensarla diversamente.
Questo fatto del possibile abbattimento dell’Hotel House, mi viene da paragonarlo alla famosa immagine biblica della torre di Babele, distrutta da Dio come punizione verso gli uomini che l’avevano eretta troppo in alto e dove le tante lingue diverse, impedivano tra loro la comunicazione … finchè intervenne poi lo Spirito Santo che riunificò le diverse lingue in una sola per riappacificare tutti gli uomini …di buona volontà—ce lo aggiungo io—
ciao a te!
Baste eseguire spesso i controlli che alla fine saranno loro a stancarsi e ad andarsene
E’ giusto che questo immenso condominio si controlli….da alcuni anni leggo sui giornali di retate…..peccato che si vadano a beccare solo i contraffattori….prostituzione e droga rimangono sempre lì….e mi chiedo,come mai….?….forse gli avvenimenti che hanno riguardato dei parlamentari negli ultimi anni sono da esempio….oggi ho sentito sul tg3 che in 48 ore hanno arrestato uno spacciatore di una dose che ha portato alla morte x overdose di un ragazzo….in sole 48 ore….mi chiedo…come saranno riusciti in così poco tempo…?…i delinquenti sono probabilmente già tutti schedati….ma come ho letto in qualche commento sopra,manca la volontà politica di risolvere il problema droga e prostituzione….!!!!!!…pare che i delinquenti siano solo i vu cumprà con i loro marchi contraffatti…