di Mauro Montali
Giorgio Ballesi è convinto ancora che sia lui l’uomo “capace di aggregare il centro”. Insomma il match winner. Avvocato Ballesi ma non è stato già stoppato in quella famosa riunione, in via Ignazio Silone il 30 dicembre, da Maurizio Mosca?
“Devo ancora capire cos’è successo”.
Appunto. Cos’è successo? Lei aveva avanzato la sua candidatura?
“Ma quando mai…”
E dunque?
“Mosca ha detto questa cosa, effettivamente”
Quale?
“Che non potevo avanzare la mia candidatura perchè sprovvisto di esperienza amministrativa”.
Il suo nome fa paura?
“Non credo. E perchè mai?”
Eppure tanti grandi sindaci sono stati eletti o scelti essendo privi di esperienze ammininistrative. Da Giulio Carlo Argan a Massimo Cacciari, un filosofo e uno storico dell’arte.
“Per l’appunto”.
Allora, perchè tanti acrimomia nei suoi confronti?
“Lo ripeto, non lo so”.
E tuttavia lei crede d’essere il nome più spendibiile, nell’ipotesi del grande centro. Non è così?
“Mi facciano degli altri nomi”.
Glieli faccio io. Bianchini?
“Bianchini sta facendo le primarie del Pd. E al momento è fuori gioco”.
Mauro Giustozzi?
“Giustozzi? Da che parte sta? In quale partito milita? Non si sa bene”
E Giulio Conti?
“Conti sarebbe il benvenuto. Ma sa benissimo che non può, con il centro, candi
darsi a sindaco di Macerata. Se vuole dare una mano, con una una sua lista, è il benvenuto. Ma più di questo…”
E quindi?
“Mi facciano un nome credibile. E di questo parleremo”.
Ma vi rivredete?
“Certo, tra qualche giorno”.
Auguri.
***
La riunione del grande centro:
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A destra la candidatura di Pistarelli viene mal digerita da una parte di ex Forza Italia e letteralmente vomitata da Giulio Conti & company…
Al centro, non appena si ritrovano, litigano furiosamente…(vedi i commenti sulla riunione di via Silone, praticamente una sfida con le scimitarre)
Vuoi vedere che il buon vecchio centro sinistra è ancora la coalizione più autorevole per candidarsi a governare la città?
Io penso di sì. Decisamente si.
Caro Savi,
con tutto l’affetto… nun sognà.
Sì perchè nel centro sinistra vanno tutti d’amore e d’accordo, un vero idillio… 🙂
non esageriamo Alessandro….proprio “la coalizione più autorevole per candidarsi a governare la città” nn mi sembra…
anche xkè voglio vedere cosa succede dopo il 17 gennaio (data ballott primarie)…
e cn questo nn voglio dire che il centro-destra stia bene..
In effetti, come scrive Fabio Massimo, l’esito delle primarie deciderà buona parte delle sorti del centro sinistra. Per questo motivo io (noi del PdCI) eravamo e siamo contrari a questa scelta “iperdemocratica” che umilia i partiti nella loro funzione principale (quella di scegliere) e rischia di creare spaccature più che unità. Tuttavia, se supereremo (o, meglio, se il PD supererà) questa prova io, onestamente, non vedo grosse alternative al centro sinistra. Il modulo vincente delle provinciali non potrà essere replicato da parte del centrodestra per due motivi: l’UdC non ci sarà e ci sarà, invece, Giulio Conti a contrastare Pistarelli reputato non all’altezza (e secondo me Conti ha ragione: senza l’UdC questa candidatura è troppo “di destra” per una città come Macerata). Il terzo polo mi sembra una polveriera. Leggete (o rileggete) i post dei protagonisti lasciati su questo sito (non dei cittadini, badate bene…) per capire che, già al primo incontro, sono emerse posizioni a mio modo di vedere inconciliabili. Per questo dico che il centrosinistra, pur non essendo un esempio di compattezza, ha dalla sua un decennio di governo della città e, ad esclusione degli ultimi 18 mesi, ha sempre amministrato in maniera collegiale. Ne riparliamo dopo le primarie.
PS un caro saluto a Bravi, le nostre vite si sono intrecciate parecchio tempo fa anche se tu non puoi ricordarlo. Con stima, Alessandro.
Noto che con questa intervista Giorgio Ballesi smentisce se stesso, rispetto a quanto ha esternato e scritto in merito ad un articolo di Cronachemaceratesi sul grande centro, che io onestamente chiamerei può appropriatamente terzo polo. Ravvedimento? Me lo auguro.
All’amico Alessandro Savi. Capissco che la creazione di un possibile terzo polo crei non pochi problemi alla sinistra e alla destra, capisco pure che questo tentativo è osteggiato con forza perché rappresenterebbe un’alternativa reale e credibile alla politica maceratese sin qui espressa, ma da qui a dire che il suo centro sinistra ha governato bene e che l’unica alternativa, non si capisce bene a chi e a che cosa, ce ne passa
Caro Savi,
non credo che il centrosinistra non meriti la riconferma per la mancata collegialità – che rimane cosa partitica – ma per come ci ha governato. Poi – anche se è un problema vostro solo e nella misura in cui soggiacete – la possibilità di scegliere dei partiti non la fa fuori l’esercizio delle primarie quanto i consigliori del dietro-le-quinte: sicché, tra uno o due furboni, meglio la santa ignoranza popolare (ancorché limitata ad un quorum di rappresentanza).
A me spiace molto, ti confesso, che un’amministrazione di centro-sinistra nulla abbia saputo fare per abbattere le barriere architettoniche (adducendo come leit-motiv la mancanza di fondi) e poi però li abbia trovati per ripianare il buco dello Sferisterio.
Mi dispiace che una amministrazione di centro-sinistra tenga chiusi gli ascensori nei festivi (a nocumento di disabili, anziani, famiglie con bambini piccoli). Non eravamo rimasti al tema sempre funzionale della solidarietà? Con chi, di grazia?
Mi fa anche un po’ incazzare che un’amministrazione di centro-sinistra, che tanto dice di avere a cuore il centro storico, lo lascia anadare in malora senza uno straccio di manutenzione ordinaria, con l’erba a crescere tra i sampietrini e i residenti a fare la gimcana tra buche e sconnesioni; con i sacchetti dell’immondizia (che la “povera” amministrazione non può fornire ai moltisssssimi residenti del centro, come invece ad esempio fa Porto Potemza picena con tutti i suoi abitanti…) a “verdeggiare” in attesa del ritiro.
Ecco, è per questo e per altro che tutto farò meno che confermare gli uscenti. E segretamente mi auguro che gli altri maceratesi facciano la stessa cosa.
Le culture assolutiste mal digeriscono dar la parola al popolo. Credono esse di interpretarle meglio (?!) Sono i clericali della politica. Anche il clero, durante i referendum pensava di guidare il loro popolo devoto. Fecero i conti, invece, con la maturità del popolo sovrano e non suddito. Persero entrambi i referendum, quello sul dvorzio prima e quello sull’aborto dopo. Va dato atto, invece, ai vari Munafò, Bravi, Ballesi, Mosca, Menghi e Tacconi (e mi scuso se dimentico qualcuno) di aprirsi pubblicamente in questo giornale autentito balcone politico. Evidentemente fanno paura e la paura che si desta agli altri è proprio un segno di gran salute e sanità politica.
@ Placido
il possibile, probabile, auspicabile terzo polo crea molti più problemi alla destra che alla sinistra e le ragioni sono evidenti: sottrae (sottrarrebbe, usiamo il condizionale che è meglio) l’UdC alla destra ed impedisce il replicarsi di quella alleanza – unica in Italia – che ha consentito ad un debolissimo candidato come Capponi di vincere le provinciali 7 mesi fa. Poi, al secondo turno, si vedrà. Voglio vedere il Comitato Anna Menghi apparentarsi con uno di quelli che fece cadere l’amministrazione di Anna stessa. Ovviamente sto scherzando.
@Filippo
Condivido parte di ciò che scrivi, specialmente il riferimento che fai alle barriere architettoniche e alla raccolta porta-a-porta in centro storico. Tuttavi vorrei fare alcune precisazioni: in primis, i fondi per il pareggio del bilancio dello Sferisterio sono stati forniti da privati (Silenzi anche in quella occasione seppe dimostrare di che pasta è fatto); in secondo luogo abbattere le barriere architettoniche in una città storica come Macerata credo costerebbe l’equivalente di un quarto di Finanziaria. Credimi, ti parlo da ex assessore provinciale che ha affrontato seriamente il problema, è già tanto vigilare sulle nuove costruzioni e fare in modo che vengano rispettate le leggi nonchè puntare su una formazione specifica dei giovani che escono dalle scuole e dalle università. Questa è la sola cosa che può fare oggi un ente locale vista l’esiguità dei fondi che gli enti locali hanno a disposizione. Sulla questione dei rifiuti in centro sono pienamente d’accordo: meglio i cassonetti che quello scempio rappresentato dai sacchetti buttati qua e là. Sugli ascensori che dire…non sono gestiti direttamente dal comune e credo che l’assessore Di Geronimo abbia tentato più volte di chiederne l’apertura domenicale, mi riservo se vuoi di approfondire la questione. In merito alla manutenzione del centro (senza esagerare come fai tu…sembra che stai descrivendo il centro di Kabul!) dovrebbe essere ricompresa nel piano complessivo che dovrebbe partire a giorni. Ma, se vuoi, mi informo meglio. Saluti.
PS non chiedere notizie a Munafò che è notoriamente bugiardo…eh eh eh!
Grazie per il “bugiardo” Alessandro, da te accetto lo scherzo molto volentieri. Ma ti dico non pesate, voi del centro sinistra,che come gli anni passati di vivere di rendita nel senso che questa volta il Comitato Anna Menghi farà scelte se possibile e coerenti diverse.
Ma chi ci pensa, caro Placido…conosciamo perfettamente le difficoltà che ci aspettano, non te le ho mai nascoste. E sai quanto mi sarebbe piaciuto avere voi come alleati. Sai anche che non ho mai sottovalutato il Comitato Anna Menghi, anzi. Credo di essere stato uno dei pochi (L’unico?) ad aver pensato ad una alleanza ORGANICA con voi. Altro che vivere di rendita…
Un abbraccio, con sincera stima.
Caro Alessandro,
diciamoci una piccola grossa verità: come si individuano i privati che ripianano il buco dello Sferisterio, mi spieghi perché non si cercano privati che diminuiscano le barriere architettoniche?
Pensa solo a un piccolo dato: a Macerata non c’è un solo sottopasso a norma per portatori di handicap o mamme con passeggini. Anzi, mi correggo: ce n’è solo uno, quello che da Via Ancona conduce davanti al tribunale.
Gli argomenti portati dai tuoi colleghi amministratori sono, di volta in volta: “non ci sono soldi per adeguarli”, oppure “le scale sono troppo ripide per prevedere uno scivolo”, o infine “non c’è spazio a sufficienza per un sollevatore”. Peccato che siano riusciti a metterli pure a Venezia – che non è una città facile, come si può intuire…
Se un poveraccio deve attraversare ai Cancelli – per tornare dalle Mura verso Via Garibaldi – è meglio che saluti bene i familiari ogni volta che esce, perché non è detto che faccia ritorno a casa; ecco allora un altro spunto: anziché mettere quell’inutile e ridicolo semaforo in Via Pancalducci, non si poteva prevedere un attraversamento degno di una città civile e solidale per disabili in prossimità dei Cancelli, in dieci anni senza soluzione di continuità di giunta di centrosinistra?
Idem dicasi se lo stesso deve recarsi in Via de’ Velini, dove tuttavia si viene scoraggiati, dal caos di Via Trento o dalle molte trappole di Piazza della Vittoria, dal perseguire l’intenzione. Niente da fare: non ci si può arrivare in nessuna maniera. Tanto meno coi mezzi pubblici che – vero… – non hanno propriamente un accesso facile a bordo…
Quanto al centro, penso pure al recentissimo recupero della Galleria del Commercio: invece di quel disco volante, non era meglio spendere per realizzare un piccolo montacarichi per persone in prossimità delle scale? E non dirmi che mancano i soldi, perché quell’attrezzo trasparente non credo sia stato gratis. Così come pure l’idea brillantissima di mettere sotto la Galleria le panchine, quasi non sapendo che quello è uno dei punti più ventosi di Macerata. Ma per le fasce deboli…
Il che non è obbligatorio, sia chiaro: ma da un’amministrazione di centrosinistra uno se l’aspetterebbe. Sarà che sono figlio di un emiliano, e là le cose filano in modo diametralmente opposto.
Anche la faccenda degli ascensori: ma fammi il piacere… la domenica lo fai tenere aperto da personale del Comune, o da obiettori di coscienza a cui dai un piccolo emolumento (o un grande emolumento): quanto vorrà costare? Senz’altro meno di tante altre spese un po’… caricate, diciamo così… a partire dalle consulenze, etc.
Anche il centro, che certo non è quello di Kabul, tuttavia non è degno di una città così piccola – che non è Roma, voglio dire. Mi spieghi com’è possibile che Porto Potenza Picena riesce a dare a tutti i propri residenti sacchetti di colore diverso per la raccolta dell’immondizia e noi del centro storico di Macerata dobbiamo comprarceli? Siamo così numerosi, in centro? Eppure la tassa sui rifiuti non è propriamente indifferente! Anche il sistema di raccolta grida vendetta al cospetto di Dio: orari diversi per ogni materiale da gettare, e poi chi deve raccogliere non sa se la puntualità sia un’espressione filosofica o cosa, col risultato che tutti sappiamo. E se in centro ci libereremo dalle macchine, dai topi forse no.
Per ultimi arrivano anche quei piloncini che quando si abbassano suonano, a ogni ora del giorno e della notte…
Poi mi dici che la manutenzione ordinaria – ormai però divenuta straordinariamente straordinaria, per l’alto degrado – è ricompresa in un piano complessivo che parte a giorni: manovrina elettorale classica, e dunque – dopo dieci anni di amministrazione – ancora più urticante e fastidiosa.
Forse la punizione migliore per chi ci ha amministrato così poco e peraltro così male sarebbe costringerli a vivere in centro con un piede legato dietro la schiena per tutta la prossima legislatura. Con l’espresso divieto di lamentarsi.
Grazie per la stima Alessandro, che ricambio sinceramente e riconosco che il vostro gruppo (PdC) è stato l’unico sino ad ora a parlare chiaro con noi senza equivoci e sottintesi ed è per questo che ti ringrazio e vi stimo.
Mi trovo pienamente d’accordo con Gianluca Gelsomino quando dice:
“Va dato atto, invece, ai vari Munafò, Bravi, Ballesi, Mosca, Menghi e Tacconi (e mi scuso se dimentico qualcuno) di aprirsi pubblicamente in questo giornale autentico balcone politico”.
Allargando il discorso a tutti coloro che intervengono credo che questi dibattiti testimoniano una grande passione civica, una voglia di aprirsi molto importante. Per tutti.