di Mauro Montali
C’è un pressing in atto, in queste ore, su Arrigo Antolini. I suoi “fans” lo vogliono candidato. Anzi lo vorrebbero sindaco. Già cinque anni fa il buon Arrigo pensò di intraprendere l’impervia strada verso piazza della Libertà con una lista civica, fatta da fuoriusciti, allora, di Forza Italia. Il risultato fu, tutto sommato, deludente. Antolini fu eletto consigliere comunale, e grazie alla legge non scritta della “solitudine dei numeri primi” rientrò, poi, nel partito del premier Silvio Berlusconi. Dopo di che quasi una dissolvenza dalla politica. Arrigo aprì un’attività economica e sembrava quasi un addio all’attività pubblica. Niente di più sbagliato. Sarà la fibrillazione politica di questi giorni, sarà che Arrigo è ben visto da una parte della città, sarà che lui ci tiene (moltissimo), sta di fatto che il suo “blog” è pieno di messaggi. Insomma, AA, non è politicamente morto.
Forse non arriverà da nessuna parte e un giorno verrà solo ricordato come il papà di Beatrice, artista in clamoroso progress, ma al momento ce lo teniamo. Lui con le sue aspirazioni, lui con i suoi amici bloggisti. C’è una foto, sul blog, di Arrigo con la fascia tricolore da sindaco. L’ha messa lui? Chi lo sa? Le risposte, tuttavia, non si sono fatte attendere. “A Manuela Pasutto piace questo elemento” scrive, per l’appunto, la signora in questione. Le fa eco Pierfrancesco Tasso: “Magari caro Arrigo… allora sì che Macerata potrebbe davvero rifiorire ed io cambiare idea sul fatto di scappare…” Il dottor Pierpaolo Simonelli è un pochino più ironico: “Complimenti, la fascia ti dona”. Al che AA risponde, un pò più serioso:” Grazie, ma non è la fascia che fa un sindaco, è quello che ha nel cuore e nella testa”. Antonella Delle Fave (il nostro tra i farmacisti è evidentemente popolare) controbatte:” Intanto metti la fascia, certamente in testa hai molte più cose di tanti aspiranti candidati. Arrigo for Mc”.I nsomma, questo è solo una parte del florilegio d’affetto per AA. Che, un pensierino, in realtà, ancora lo serba, verso quella poltrona che fu di Cingolani, Ballesi, Maulo, Menghi e Meschini, tanto per stare agli ultimi vent’anni.”
Effettivamente avevo dato la mia disponibilità al Pdl a candidarmi sindaco. E questo è successo nel direttivo del partito, quando la candidatura di Pistarelli era contrastata da Conti, e Ceroni chiese se c’erano altre persone in grado di correre. Deborah Pantana ed io rispondemmo positivamente”, ricorda ora Arrigo. Ma poi cosa accadde? “In giro c’è un pò di maleducazione. Nessuno si è fatto più sentire. Ed io sono ancora qui che aspetto”.
Arrigo, vuol dire che a lei non dispiacerebbe fare il candidato sindaco del centrodestra? “Lei non sa, a parte i messaggi sul blog, quante persone mi fermano per strada per dirmi perchè non mi candido”.
E, allora, lo farà?
“Con una lista civica mai. Sarei disposto a fare il capolista del Pdl, però”.
La direzione presa è un’altra, caro dottor Antolini, come lei ben sa.
“Lo so, lo so, ma è il metodo che mi offende. Senza un confronto sui programmi, nè sulle persone. Così non va bene. Pistarelli è ok, ci mancherebbe altro. E, nel caso, lo voterò, sia pure ob torto collo. Ma sul merito Giulio Conti ha milioni di ragioni. Il fatto è che vogliono spogliare Macerata della sua rappresentanza politica. E parte della colpa è di Ottavino Brini che non ha mai voluto far crescere una classe dirigente degna di questo nome”.
Se ci ripensano, quelli del Pdl, sappiano che AA (manca la terza fatidica A per la certificazione di prima qualità) sarebbe in pista. Arrigo, però, è un gentiluomo e riconosce i meriti degli avversari: “Il migliore di tutti sarebbe Bruno Mandrelli, ma non lo posso votare….”
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ciao, Arrigo.
Giornata ricca di notizie per Macerata. Si prospetta un matrimonio che
s’ha da fare, ma non si sà chi sia lo sposo. Ce n’è uno ufficiale, ma
molti parenti non vorrebbero vederlo maritato. Leggendo nelle pagine
di C.M. si prospettano nuove figure che vorrebbero provare l’assalto
al colle come candidati del PDL.
Leggendo l’altro articolo si rileva che al nuovo aspirante candidato
Antolini piace Pistarelli ma vorrebbe essere al suo posto. Si era
proposto e non è stato convocato. Dice anche di esser daccordo con
Conti, poi se la prende con Brini ed in fine propone Mandrelli, ma
Lui non può votarlo…. veramente un Partito delle Libertà!
Nel tira e molla delle trattative e dei nuovi assetti, come sempre non
si pensa alle persone ed alla città, ma alle poltrone. E la gente?
Bhè, la gente è stufa e magari vuole nuovi volti e non i soliti!
Stando ai fatti ed alle vicende cittadine sarebbe stato bello iniziare
a discutere sui programmi e nuovi scenari per il futuro. Nell’attesa
che finisca la telenovela del PDL, abbiamo un PD che si fà aspettare
con le sue empasse organizzative che altro non nascondono che
contrasti interni.
Per fortuna che a Macerata c’è già qualche candidato sindaco che parla di programmi e che sà di novità. Naturalmente mi riferisco a Giorgio Ballesi.
Caro Mauro, evidentemente sei molto di parte per cui il tuo intervento va leggermente ritoccato. Dei programmi di Ballesi, che personalmente conosco e stimo come uomo e professionista, si sa poco o niente. Mentre Vittorio Lanciani sta spiegando da settimane, con forum, focus e banchetti tra la gente, il pregetto di rilancio della città, con tanto di riferimenti precisi e ipotesi VERE di realizzazione.
Quindi spezziamo due lance: una a favore dell’amico Giorgio a cui vai il merito di essere stato il primo a scendere in campo, una per l’amico Vittorio che è stato il primo a fare un progetto serio su Macerata.
Infine un saluto ad Arrigo a cui va tutta la mia stima ed i miei migliori auguri
Caro FabriG,
puoi trovare tutto il nostro programma, nel dettaglio, sia all’interno del sito http://www.comitatodiapason.com; sia all’interno del mio spazio in facebook. Sia pure sommariamente, ne aveva già parlato la stampa quando – più o meno un mese fa – l’abbiamo presentato all’Hotel Claudiani.
Pertanto, senza nulla togliere all’impegno di altri, potrai accorgerti che anche il nostro programma si basa su ipotesi di realizzazione precise e concrete, messe a punto da esperti di ognuno dei settori trattati, a seguito di un’ampia discussione all’interno del nostro gruppo e soprattutto di uno studio approfondito dei problemi e delle fattibilità.