Con il deposito in Cancelleria del verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale si è chiuso il procedimento elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale di Macerata che si era aperto il 22 aprile scorso con il decreto di indizione dei “comizi” da parte del Prefetto. Pertanto da lunedì prossimo diventano di fatto operative le funzioni del nuovo Presidente Franco Capponi. Spetterà a lui nei giorni seguenti convocare la seduta di insediamento del nuovo Consiglio, così come nominare gli assessori della nuova Giunta provinciale.
Rispetto a cinque anni fa le operazioni “post-elettorali” hanno richiesto più giorni in quanto nel 2004 la proclamazione dei risultati finali aveva dovuto tener conto dei soli voti del “ballottaggio” tra i due candidati presidenti. Quest’anno, invece, essendo risultato eletto il presidente al primo turno, gli Uffici elettorali circoscrizionali costituiti presso i Tribunali di Macerata e Camerino e poi l’Ufficio Elettorale Centrale di Macerata hanno dovuto conteggiare contestualmente i voti dei presidenti con i voti delle singole liste.
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L’Ufficio elettorale centrale costituito nella sede del Tribunale di Macerata e presieduto dal giudice Claudio Bonifazi ha completato il proprio lavoro ufficializzando i risultati definitivi delle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno. I risultati ufficiali, riportati nel verbale depositato nella Cancelleria del Tribunale, che viene poi trasmesso in copia alla Segretaria generale dell’Amministrazione provinciale e alla Prefettura, non si discostano sostanzialmente da quelli ufficiosi comunicati la sera dello scrutinio dall’ufficio stampa della Provincia.
Franco Capponi risulta eletto Presidente della Provincia di Macerata con 91.819 voti pari al 51,32%. A Giulio Silenzi sono stati attribuiti 85.143 voti pari al 47,59% e al terzo candidato, Tonino Quattrini, 1.954 voti (1,09%).
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L’Ufficio elettorale centrale ha anche calcolato i voti delle singole liste allo scopo di determinare le cifre elettorali di ciascuna coalizione o gruppo, nonché i coefficienti elettorali dei singoli candidati consiglieri per stabilire, di conseguenza, la composizione del futuro Consiglio provinciale.
Questi i voti ufficialmente attributi alle coalizioni e alle liste:
La coalizione di centro destra che sosteneva il candidato presidente Franco Capponi risultato eletto ha ottenuto complessivamente 82.692 voti, così suddivisi: Pdl 47.787, Udc 18.068, Lega Nord 6.122, Una Forza per Cambiare 5.692, La Destra 5.023.
La coalizione di centro sinistra che sosteneva il candidato Giulio Silenzi ha complessivamente ottenuto 72.271 voti: Pd 36.392, Idv 9.088, Sinistra per la tua provincia 8.067, La tua Provincia 5.608, Comunisti italiani 4.690, Rifondazione comunista 4.412,. Verdi 2.176, Comunità Democratica 1.838.
La lista Fiamma Tricolore, non coalizzata e che sosteneva il candidato Tonino Quattrini, ha riportato 1.703 voti
I risultati ufficiali confermano anche i seggi che ufficiosamente erano stati indicati ai gruppi politici. Diciotto, come per legge, spettano ai gruppi collegati con il presidente eletto, secondo la seguente ripartizione e nel seguente ordine: Popolo della Libertà (11): Patrizio Gagliardi, Erminio Marinelli, Umberto Marcucci, Giuseppe Pezzanesi, Renzo Marinelli, Isabella Parrucci, Maria Grazia Vignati, Mariano Palmieri, Pietro Cruciani, Andrea Blarasin, Piero Morresi; Udc (4): Antonio Pettinari, Giorgio Giorgi, Augusto Ciampechini, Giorgio Bottacchiari; Lega Nord (1): Enzo Marangoni; Forza per cambiare (1): Fabio Corvatta; La Destra (1): Simone Livi.
Gli altri dodici seggi, che spettano alle minoranze, sono stati attribuiti al candidato presidente non eletto Giulio Silenzi e ai gruppi che erano a lui collegati: Pd (7): Mario Morgoni, Giulio Pantanetti, Daniele Salvi, Massimo Marco Seri, Loredana Riccio, Alessandra Boscolo, Gustavo Postacchini; Idv (1): Mirko Montecchiani; Sinistra per la tua Provincia (1): Francesco Acquaroli: La tua Provincia (1): Piero Gismondi; Comunisti Italiani (1): Antonio Monaldi.
Con il deposito in Cancelleria del verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale si è chiuso il procedimento elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale di Macerata che si era aperto il 22 aprile scorso con il decreto di indizione dei “comizi” da parte del Prefetto. Pertanto da lunedì prossimo diventano di fatto operative le funzioni del nuovo Presidente Franco Capponi. Spetterà a lui nei giorni seguenti convocare la seduta di insediamento del nuovo Consiglio, così come nominare gli assessori della nuova Giunta provinciale.
Rispetto a cinque anni fa le operazioni “post-elettorali” hanno richiesto più giorni in quanto nel 2004 la proclamazione dei risultati finali aveva dovuto tener conto dei soli voti del “ballottaggio” tra i due candidati presidenti. Quest’anno, invece, essendo risultato eletto il presidente al primo turno, gli Uffici elettorali circoscrizionali costituiti presso i Tribunali di Macerata e Camerino e poi l’Ufficio Elettorale Centrale di Macerata hanno dovuto conteggiare contestualmente i voti dei presidenti con i voti delle singole liste.
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Il dato interessante è che, scomponendo i voti e guardando con la lente di ingrandimento come gli elettori hanno votato, si scopre che Silenzi ha un piccolo valore aggiunto di circa 1,5%, rispetto alle liste che lo sostenevano (ben lontano da quel 4-5% di cui si blaterava sotto campagna elettorale)… Ma Capponi ha pochissimo valore aggiunto, cioè ha portato (in percentuale) pochi voti in più delle liste a dimostrazione (casomai ce ne fosse bisogno) che una campagna elettorale differente di Silenzi (meno berlusconiana e più atenta a determinate alleanze) lo avrebbe quasi certamente riconfermato Presidente.
Se Silenzi avesse scelto di prestare più attenzione facendo migliori accordi con alcuni esponenti della “montagna” (Camerino, Cingoli, San Severino, ecc.) ci sarebbero state molte più probabilità diuna sua riconferma.
Mi ripeto: chi è il curatore della campagna elettorale di Silenzi?
Se è lui stesso ha dimostrato di essere molto meno abile di quanto si pensava (e quanto lui stesso di se stesso pensava).
Se è stato un’altro vorremmo sapere il nome cosichè si eviterebbe, in una prossima campagna (elettorale, pubblicitaria, statistica, ecc.), di affidargli qualsiasi cosa (che non fossero le chiavi del gabinetto del comitato) in quanto ha ampiamente dimostrato di essere un inetto…
Gianfranco, mi sa che hai sbagliato i conti: Capponi + 5% (circa 9.700 voti) rispetto alle liste, Silenzi + 6.9% (circa 13.400) che equivalgono a circa 3.700 voti in più del suo avversario. I voti “europei” che separavano i due schieramenti domenica notte erano circa 22.000, quelli che separano i due schieramenti provinciali sono circa 7.000. Ciò significa che Silenzi e i partiti della sua coalizione hanno recuperato circa 7.500 voti rispetto alle europee.
Io avevo scomposto dei dati ufficiosi che riguardavano solo la città di Macerata, ma non l’ho spiegato nel mio precedente intervento.
Commento al primo intervento di Gianfranco: “Col senno di poi ne son piene le fosse! .‘’ Silenzi che pensi a fare una onesta e sana opposizione e stia al suo posto ora, con modestia e senza mettere zizzania tra la gente. Per quanto riguarda poi il commento ………….“Se Silenzi avesse scelto di prestare più attenzione facendo migliori accordi con alcuni esponenti della montagna (Camerino, Cingoli, San Severino, ecc.) ci sarebbero state molte più probabilità di una sua riconferma” …..be’h credo proprio che quello che Silenzi ha fatto a Cingoli sia stato proprio il piu’ emblematico esempio di come perdere consenso prendendo in giro, sfacciatamente, una popolazione. Se il concetto non fosse chiaro guardatevi piu’ da vicino cosa ha fatto ai Cingolani andando su http://www.campagnapulita.it
Da una settimana leggo e rileggo i voti e tento una analisi spietata e obiettiva il più possibile. Questo per cercare di capire gli eventuali errori e imparare, nella convinzione che dalle analisi si possano trarre utili insegnamenti per il futuro. Ricordo che già nel 2004 il vantaggio di Capponi a Cingoli è stato di 3700 contro 2400, dunque + 1300. Oggi il vantaggio è cresciuto: 4168 Capponi e 2229 Silenzi dunque + 1900. I 600 voti in più di Capponi a Cingoli rispetto al 2004 sono legati chiaramente alla discarica ma non si tratta di un vantaggio tale da essere determinante. Quindi, caro Tombolino, ti invito a studiare di più prima di emettere sentenze e a comprendere meglio le dinamiche elettorali del tuo (presumo) territorio. Pensa ad una cosa: ha fatto una bella figura il tuo Capponi quando ha dichiarato di avere la soluzione in mano in materia di rifiuti e di non poterla rendere pubblica? Chi è che prende in giro gli elettori? Vuoi capire che questo voto (dati delle europee alla mano) è stato pesantemente condizionato dal dato politico piuttosto che da quello amministrativo? Io rispetto tutti ma invito, al tempo stesso, a studiare i flussi elettorali prima di scrivere baggianate…
Un invito, infine, alla redazione di CM: date seguito alla vostra bella idea di pubblicare solo gli interventi di persone che hanno il coraggio di pubblicare il proprio nome e cognome. In giro nel web il mondo è pieno di vigliacchi che si nascondono dietro un nick per non assumersi la responsabilità delle idiozie che scrivono. E’ora di fermarli.
Concordo pienamente con Alessandro: pur mettendo in luce aspetti diversi (a seconda di chi analizza e cosa vuole studiare/capire) gli obiettivi delle analisi post voto non sono solo quelli di una mera critica (sempre ben accetta quando non è strumentale) ma soprattutto quello di una lettura approfondita per capire dove (e se) si è sbagliato, cercare di comprendere le dinamiche che hanno spostato (o non spostato) voti, riuscire a comprendere se il messaggio agli elettori è arrivato o meno.
Capponi in realtà quali Cingoli (senza per forza far entrare le problematiche della discarica: a proposito quando per anni e ani scaricavate tutto a Macerata nessuno, di Cingoli, diceva nulla su ambiente ed inquinamento!!!!) è stato avvantaggiato da una scelta strategica di Silenzi (rivelatasi meno fruttosa del previsto) non certo perchè egli era Herry Potter ed aveva una fantomatica soluzione “segreta” in tasca per l’immondizia!.
Su Camerino Silenzai avrebbe potuto ottenere di più con diversi accordi con alcuni che sono stati lasciati “fuori”: è stata una scelta che stavolta non ha pagato.. Ma lo si sa soltanto dopo il voto.
Su San Severino e Civitanova stavolta il PdL si è impegnato di più, mentre nel 2004 in molti “amici” di Capponi non hanno corso (o si sono mossi molto poco) perchè non avevano tutto quest’interesse di sostenre il loro candidato, a dimostrazione che in molte realtà provinciali il centrodestra è un armata brancaleone, più interessata alle poltone e agli incarichi che ai bisogni della popolazione.
Alessandro, la pensiamo come te e rinnoviamo l’invito a tutti di firmare i propri interventi identificandosi pubblicamente.
Stiamo anche valutando le possibilità di far diventare obbligatoria la firma in futuro.
Ringraziamo chi ha colto questa opportunità di commentare gli articoli e speriamo che questo “essere schivi” di molti maceratesi diminuisca nel tempo perchè ognuno può portare qualcosa di importante esprimendo il proprio pensiero attraverso questi spazi.
Ricordiamo che gli utenti già registrati hanno la possibilità di modificare il proprio profilo e quindi il nome che viene pubblicato nei commenti.
Grazie