Le freccette debbono essere considerate una disciplina sportiva a tutti gli effetti o solamente un passatempo attraverso cui trascorrere qualche ora con gli amici al bar? Lo abbiamo chiesto a Giammario Scodanibbio, capitano giocatore della squadra del “Cascia Caffè” che partecipa al campionato provinciale amatori di freccette.
“Dato l’alto numero di squadre che si sono iscritte negli ultimi anni e la promozione capillare che è stata proposta nel nostro territorio dalla Fidart, le freccette sono da considerare un vero è proprio sport che, probabilmente, verrà inserito nelle prossime olimpiadi. In una partita di freccette si parte da un punteggio di 501 punti e la squadra che riesce a scendere fino a quota zero realizzando il minor numero di tiri si aggiudica il set. Le freccette vengono praticate con assiduità in Irlanda, perché è un gioco scoperto dagli anglosassoni. Per disputare una buona partita è sempre importante allenarsi, ma l’allenamento non è obbligatorio. Non c’è un età per iniziare a giocare ed i costi per acquistare il materiale da gioco vanno da 10 a qualche migliaio di euro. Nel soft, che è il livello dove giochiamo noi, le freccette hanno le punte in plastica, nello stil, invece, sono in ferro o in lega di metallo. Un confronto di freccette inizia con una gara doppia, poi prosegue con partite individuali, quindi un match può durare anche tre o quattro ore. La nostra squadra disputa le gare interne al Cascia Caffè di Macerata ed è formata da Loris Cingolani che ha avuto ottimi risultati sia nel soft che nello stil, poi abbiamo Andrea Cirioni che ha avuto diverse soddisfazioni nel soft, Emanuele Luchetti che è uno gestori del bar in cui giochiamo ed ha un buon passato in questo sport, Andrea Mariotti, Francesco Bettucci ed infine ci sono io come capitano giocatore. Vale la pena provare a giocare a freccette, perché è un gioco che permette di ritrovarsi con gli amici e di divertirsi. Nelle freccette non ci sono arbitri, perché sono i giocatori che controllano l’andamento della partita sul tabellone elettronico e, in caso di contestazione, i capitani delle due squadre si debbono mettere d’accordo tra loro. Nel caso in cui l’accordo non ci fosse, i fatti vanno segnalati alla Fidart che decide. A livello provinciale il campionato è diviso in più gironi e nel nostro ci sono: il Triple One Dart di Montefano, il bar Ezio di Macerata, il Lupin di Treia e lo Star Black sempre di Treia. Noi giochiamo le nostre partite il giovedì sera”.
Francesco Ciccarelli
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