“A causa di impegni del Presidente Silenzi e del consigliere delegato allo sport Antonio Monaldi, martedì scorso ho avuto l’onore e il piacere di rappresentare l’Amministrazione Provinciale di Macerata alla kermesse della A.C. Maceratese presso la sala convegni della Banca delle Marche. Ho avuto modo di apprezzare tutti gli interventi: dal Presidente di Banca Marche Lauro Costa (che ha garantito il sostegno alla società) al Presidente della società Umberto Ulissi, dalla responsabile del settore giovanile Cristiana Principi all’articolato ed esaustivo intervento di Alessandro Pica.
Credo di aver maturato una convinzione decisamente positiva: per la Macerata calcistica c’è finalmente un progetto, c’è finalmente qualcuno capace di guardare al futuro senza fermarsi ad un palmo dal naso, c’è finalmente un gruppo di persone intenzionate a fare il bene degli sportivi dopo lunghi anni di navigazioni a vista, di soddisfazioni (e di sofferenze) effimere, strettamente ancorate al presente.
Il presidente Ulissi e il suo staff lo stanno dimostrando con i fatti, giorno per giorno: la scelta di concedere l’ingresso gratuito ai tifosi allo stadio, la lungimirante intenzione di ri-costruire un settore giovanile che manca a Macerata da tempi immemorabili, la precisa volontà di coinvolgere tutti gli attori presenti nel territorio nel progetto biancorosso sono elementi che lasciano presagire un presente dignitoso e un futuro radioso per la società e per la città tutta la quale, a mio avviso, dovrebbe idealmente “sposare” la linea della società e sostenerla ogni domenica.
Al presidente mi sento di dire “tieni duro” perché nel mondo del calcio e, nella fattispecie, in questa città che in tempi recenti ha conosciuto anche l’onta dell’eccellenza, c’è fame di successi immediati e, qualora questi non arrivassero in tempi brevi, l’immaturità e la superficialità di pochi non dovranno, in nessun caso e in nessun modo, scalfire l’ottimismo e l’entusiasmo che, oggi, possiamo toccare con mano.
Io, piuttosto, credo ci sia bisogno di progettualità: le grandi storie si costruiscono nel tempo e la storia calcistica cittadina dimostra che, quando a Macerata c’è stato un serio progetto calcistico, i tifosi sono accorsi allo stadio in migliaia e si sono stretti passionalmente ai colori biancorossi.
Diamo tempo al tempo, dunque. E sosteniamo con tutta la nostra passione un gruppo di persone, con in testa il presidente, che hanno salvato il calcio maceratese da un’altra, possibilissima, fine dopo la decisione dell’ex presidente Barcaglioni di non iscrivere la Maceratese al campionato e che, in più, parlano finalmente di calcio come elemento di coesione sociale per i nostri giovani: nello sport, nel gruppo, nell’aggregazione – infatti – tutte le differenze sociali (di razza, di etnia, di religione, di condizione sociale) si annullano e si sublimano in una splendida realtà senza confini né barriere.
Alessandro Savi
Assessore alle Politiche Sociali
Provincia di Macerata
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati