La rivincita di Silvia Luconi
«Sconfitta a Tolentino? E’ stata una fortuna.
Caos Atim? Mi metto a studiare»

L'INTERVISTA - Più votata nella lista di Fdi alle regionali, nominata sottosegretaria alla presidenza da Acquaroli in attesa dell'assessorato che arriverà a primavera. Un percorso politico che, se fosse diventata sindaca, avrebbe preso tutt’altra direzione. «In minoranza ho ricominciato da capo, è stata una lezione preziosa». Tra le sue deleghe cultura e turismo. «Certamente affascinanti, sarà bello affrontarli. Credo di aver ricevuto voti anche da sinistra, la città ha colto l'occasione di una presenza diretta in Regione»

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Silvia Luconi durante l’intervista nella redazione di Cronache

di Matteo Zallocco

Il 27 giugno 2022 Mauro Sclavi conquista Tolentino, superando al ballottaggio Silvia Luconi, candidata del centrodestra. A distanza di tre anni e mezzo, la stessa Luconi sorprende tutti risultando la più votata di Fratelli d’Italia alle regionali e viene nominata sottosegretaria alla presidenza, in attesa di entrare in Giunta la prossima primavera quando l’esecutivo sarà allargato da 6 a 8. Un destino che non avrebbe incrociato se tre anni fa avesse indossato la fascia tricolore.

«Quella del 2022 è stata una dura sconfitta che mi ha aiutata a rimettermi in discussione, credo che chiunque si affacci a fare politica debba per forza passare in Consiglio comunale che reputo sia una delle esperienze più formative. Oggi dico che aver fatto questa esperienza in minoranza dopo 10 anni da assessore è stata una delle mie più grandi fortune».

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Silvia Luconi con il governatore Francesco Acquaroli

Perché?

«Mi ha aiutata a mettermi in discussione, hai un contatto con la cittadinanza diverso rispetto a quando sei in maggioranza. Ho fatto un lavoro su me stessa, ho ricominciato da capo ricostruendo».

Silvia Luconi, 41 anni, da molto tempo consulente finanziario per Poste Italiane, sposata con Mirko e mamma di Tommaso e Nicola (6 e 4 anni), è stata assessore al bilancio della prima Giunta Pezzanesi, vicesindaca con deleghe al turismo e al bilancio nel secondo mandato. Cosa si porta dietro di quell’esperienza?

«La conoscenza della realtà amministrativa, l’assessorato al bilancio che all’inizio mi preoccupava tantissimo credo sia stato una delle mie grandi fortune perché mi ha fatto conoscere tutti gli aspetti della macchina amministrativa, dall’inizio alla fine».

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Oltre 3.900 preferenze, si aspettava di arrivare prima nella lista di Fratelli d’Italia?

«No, puntavo a fare un buon risultato ma sicuramente non pensavo fosse possibile arrivare prima della lista perché era una candidatura complessa e per me era la prima volta».

A Tolentino ha ottenuto 2.200 voti, non male in una città di 17mila abitanti. Un risultato ribaltato rispetto alle amministrative: è cambiata così tanto l’opinione pubblica o ha fatto accordi un po’ con tutti, compresa l’attuale maggioranza?

«Nessun tipo di accordo, la popolazione ha voluto cogliere un’occasione, quella della presenza diretta della città in Regione, in un momento anche particolarmente complesso per la ricostruzione».

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Quindi pensa di aver preso voti anche a sinistra? 

«Sì penso sia stato un voto trasversale, indirizzato più su Tolentino che sugli schieramenti politici. Di sicuro il messaggio che ho voluto lanciare non è stato diviso ma ho cercato di aggregare tutta la comunità».

Dopo le elezioni è arrivata la seconda sorpresa, si aspettava la nomina da parte di Acquaroli?

«Non me lo aspettavo, per me era già un’importante responsabilità essere diventata consigliere regionale. Poi c’è stata la nomina a sottosegretario, un ruolo operativo di fianco alla presidenze dalla Regione».

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Silvia Luconi durante un evento in piazza a Macerata

Con deleghe importanti e di grande visibilità: turismo, commercio, borghi, cultura.

«Di fatto ora le deleghe ce l’ha il presidente e io lo affianco come sottosegretario nell’espletamento delle stesse».

Non è certo un segreto che dalla prossima primavera sarà assessore, si aspettava queste deleghe? 

«No, forse nella mia testa pensavo al bilancio per il mio percorso amministrativo, certamente il mondo del turismo, della cultura, dei borghi e del commercio è affascinante e sarà bello da affrontare».

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Giovedì in prima fila alla presentazione della classifica imprese della Fondazione Merloni

In campagna elettorale ha premuto molto il tasto delle aree interne e della ricostruzione.

«Sono le aree da dove provengo, quelle che conosco, aree che prima del 2020 sono state considerate in minima parte e per le quali il primo quinquennio Acquaroli ha deciso di spingere con delle politiche serie e tutta una serie di provvedimenti di ricostruzione anche sotto l’aspetto sociale, per fare in modo che ritornino le persone che se ne sono andate».

Com’è e quando nasce il suo rapporto personale con il presidente Acquaroli?

«Politicamente lo conosco da anni, il rapporto diretto è iniziato due anni fa quando sono entrata in Fratelli d’Italia e di fatto lo stiamo costruendo con il lavoro che abbiamo iniziato queste settimane».

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Silvia Luconi con Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia

La sua figura è sempre stata associata a quella di Giuseppe Pezzanesi, di cui era vice sindaca. Ora in che rapporti siete? 

«Ottimi, come è sempre stato, abbiamo sempre collaborato con la massima serenità».

Potrebbe tornare a essere lui il candidato sindaco a Tolentino?

«Sicuramente alle comunali del 2027 non possiamo permetterci di perdere, la città non può permetterselo».

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Silvia Luconi con Giuseppe Pezzanesi

Un giudizio sul sindaco Sclavi e sull’attuale amministrazione?

«Ho notato scarsa decisionalità, scarsa visione in un momento storico epocale dove invece determinate scelte incidono sul futuro della città».

Fino ad oggi il capo dell’opposizione è stata lei, dalla prossima primavera non potrà più sedere nei banchi del Consiglio. Chi guiderà la minoranza a Tolentino?

«Ci sono delle colleghe di tutto rispetto che indipendentemente dalle appartenenze mi hanno supportata e abbiamo condiviso degli anni bellissimi e formativi».

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Silvia Luconi a Recanati per la presentazione di Leopardi Gourmet

Da un paio di settimane sta girando per iniziative in tutta la provincia, insomma è diventata la rappresentante della Regione nel Maceratese. Questo anche perché per la prima volta non è stato eletto nessuno della città capoluogo. 

«Credo sia giusto rappresentare il territorio che mi ha eletta, non dimenticando che dovrò rappresentare tutta la regione».

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Nel primo mandato Acquaroli uno dei punti critici è stata l’Atim. In molti considerano l’Agenzia per il turismo un carrozzone, lei cosa ne pensa?

«Di pancia mi viene da rispondere facendo riferimento a quello che è stato detto che è stata fatta una narrazione parziale e di parte».

Però i numeri sono quelli, si parla di come sono stati spesi i soldi.

«Inizierò a studiare i dossier da questa settimana, perché avendo ricevuto il decreto di nomina da pochi giorni ho reputato giusto non invadere gli uffici e il personale prima di avere un ruolo specifico».

In bocca al lupo.

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