Anna Menghi (Lega), Romano Carancini (Pd) e Francesca D’Alessandro (FdI) non sono stati eletti
di Luca Patrassi
Vuoi vedere che la colpa dell’assenza di maceratesi nel Consiglio regionale è di Parcaroli? In effetti, a forza di cercare colpe altrove, si possono trovare giustificazioni di ogni tipo a un risultato negativo storico per la città capoluogo. Forse sta arrivando a compimento l’ultradecennale processo di smantellamento del ruolo di Macerata come capoluogo di provincia, prima per la carenza di strutture, poi per la perduta attrattività commerciale, poi per i servizi. Fatta la premessa, va ripetuta un’osservazione per quanti ritengono la matematica, come la politica, una opinione.
Dal voto delle liste a Macerata città emerge anche il brutto risultato di Forza Italia, settima forza politica (mentre in regione è terza)
A Macerata il risultato elettorale del centrodestra è stato deludente e lo dicono i numeri: Forza Italia è addirittura settima (in regione invece è terza dietro) dietro anche a M5S e civica di Ricci. Facendo riferimento allo stesso tipo di elezioni, dunque quelle regionali, nel 2020 il centrodestra in città aveva ottenuto il 54.9% mentre oggi è appena al di sopra del 50.4%. Che si tratti di un problema cittadino per il centrodestra lo conferma anche il dato provinciale visto che il fronte guidato da Acquaroli nel 2025 è addirittura cresciuto (57.9%) rispetto al 2020 (56.9%). Quindi mentre il centrodestra in provincia è cresciuto in città è in flessione, per l’esattezza il calo è del 4.5% rispetto a 5 anni fa. Se si volesse confrontare il dato con una elezione non omogenea, quella delle comunali, emerge che la vittoria al primo turno di Sandro Parcaroli arrivò con il 52.8%.
Ed è la prima volta nella storia che Macerata città non elegge nessun consigliere regionale: nella passata legislatura c’erano Anna Menghi, Romano Carancini oltre al subentrato Simone Livi; nelle precedenti giunte di centrosinistra Angelo Sciapichetti fu assessore con il presidente Ceriscioli, prima ancora c’erano Pietro Marcolini, Giorgio Meschini, Fabio Pistarelli, Assuntina Brachetta.
Le preferenza a Macerata città dei candidati consiglieri
Si rivela interessante anche l’analisi dei voti ottenuti dai vari partiti e delle preferenze espresse. Il più votato in città è stato il dem Romano Carancini con 1661 preferenze, cosa che però non gli ha consentito di tornare in Consiglio regionale mentre alcuni esponenti del centrosinistra valutano che però potrebbe anche tornare a candidarsi come sindaco il prossimo anno. Discussione in piedi nel centrosinistra dove si pensava però di poter valutare uno scenario diverso dopo le elezioni regionali con Ricci: è appunto andata diversamente e anche la ricerca del candidato sindaco sarà più complessa del previsto anche se nel centrodestra la Lega ha già fatto vedere di voler dare una mano all’opposizione. Le preferenze.
La seconda in classifica dopo Carancini è la vicesindaca Francesca D’Alessandro. L’analisi dei voti ottenuti dai partiti e la percentuale delle preferenze espresse dicono che gli elettori meloniani del capoluogo (a Civitanova per la verità il dato è anche peggiore con 1863 preferenze espresse a fronte di 3918 voti) hanno indicato la preferenza in 2273 schede contro le 4378 barrate sul simbolo di Fdi. Il 50% circa delle preferenze è andato a D’Alessandro, Livi si è fermato a 566.
Come sono andate le altre liste in città
Se ne potrebbe dedurre che i candidati maceratesi non abbiano fatto squadra, ognuno ha corso in solitaria e il risultato è quello che si è visto. Rapporto voti-preferenze molto più alto negli altri partiti. In casa Lega a fronte di 1203 voti ci sono state 1041 preferenze espresse e 606 sono andate a Anna Menghi che dunque sembra aver pagato il tracollo della Lega.
Per Forza Italia ci sono state 633 preferenze a fronte di 929 voti con la candidata maceratese più votata (Barbara Antolini) arrivata a 145 preferenze e superata dal camerte Gianluca Pasqui (222) e avvicinata dal civitanovese Fabrizio Ciarapica (109).
Dati migliori per il Pd che, a fronte di 3245 voti, ha visto espresse 2526 preferenze, 1661 delle quali andate a Romano Carancini. Ed anche in casa Pd sono stati molti i maceratesi che hanno guardato oltre le mura, tra gli altri il sindaco di Montecassiano (risultato eletto) Leonardo Catena ha avuto 354 preferenze e l’ha infine spuntata anche in virtù del riscontro ottenuto in tanti territori della provincia e tra questi Potenza Picena e a sorpresa anche Civitanova.
È la risposta della cittadinanza, è la risposta che conta quella che fa i numeri in politica, avoglia poi a darsi le pacche sulle spalle tra "addetti ai lavori" questa è la grande triste realtà, servirà come lezione? Molto sommessamente ne dubito, troppi personalismi. Come finirà questa città.
Non credo che uno vada a votare per le regionali pensando a quello che fa o non fa il sindaco della città in cui vive. Credo piuttosto che invece uno vada a votare per le regionali senza badare molto a dare anche la preferenza al singolo candidato. Piuttosto, il fatto che siano andati così pochi a votare, conferma una volta di più quanto le persone siano insoddisfatte in generale di chi fa politica, sia a destra che a sinistra. Tutti buoni a fare promesse, mai uno che si prenda la responsabilità degli errori fatti: ma si può pensare di andare sempre avanti così?
Hanno ciò che si meritano, potrebbero prendere esempio dal sindaco di Fermo Calcinaro. Provino a farsi votare dai cittadini della città straniera (Cina) con cui l'amministrazione attuale (ma credo che se fosse stata un'amministrazione di sinistra avrebbe fatto la stessa cosa) sta recentemente stringendo una forte amicizia
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E’ tutto già ben chiaro CM ha già lanciato la volata al candidato/a di centrosinistra per le Elezioni Comunali della prossima primavera cercando di creare zizzania tra la colazione di centrodestra ma attenzione chi semina vento raccoglie tempesta.
Aspetto ancora un commento dal signor “Maalox” che si vanta ed elogia l’amministrazione del comune e della provincia stessa ma è ancora latitante come al solito secondo me si incomincia a vergognarsi,suvvia sia meno timido,le auguro buona serata…
Certo, il giudizio dei maceratesi sull’attuale amministrazione di centrodestra non è stato lusinghiero in questa tornata elettorale. I calcoli riportati nell’articolo lo dimostrano con chiarezza. Per quali motivi?
Molti soldi, molti proclami, molti (troppi) lavori iniziati e non completati, totale mancanza di collegialità in giunta dove ogni assessore, in assenza dell’azione unificante del Sindaco, si è mosso e si muove per conto suo, spesso in contrapposizione o in sovrapposizione con altri assessori. Insufficiente spoil system, per cui la dirigenza è sostanzialmente rimasta quella di prima, molto legata all’attuale opposizione di centrosinistra, perpetuando prassi a volte molto censurabili, ma non censurate.
I troppi lavori pubblici iniziati grazie al soldi del PNRR hanno poi fatto sì che venisse a mancare l’impegno forte e unitario dell’amministrazione su un progetto simbolo, il parcheggio di Rampa Zara, che sarebbe dovuto essere l’opera caratterizzante di questo quinquennio amministrativo e che invece è rimasto in un cassetto a dormire sonni beati.
Emerge con chiarezza in questa situazione la responsabilità del Sindaco, che si è preoccupato costantemente di trovare, tra Roma e Ancona, soldi e finanziamenti, ma non si è affatto impegnato a studiare a fondo i vari dossier cittadini, almeno i più importanti, e quindi non è apparso mai risolutivo, ma, al contrario, sempre incerto e poco informato.
La situazione si è aggravata quando Parcaroli, contro ogni logica, ha voluto aggiungere alla carica di Sindaco anche quella di Presidente della Provincia, dove ha trovato dossier ancora più impegnativi, di fatto demandati ad altri o alla struttura burocratica.
E così la barca è sì andata avanti, ma sempre in balia delle onde, e si è salvata sino ad oggi solo per l’impressionante pochezza delle forze di opposizione, che, come si è visto, hanno pure loro non pochi problemi da risolvere.
Bartolò..inutile…ti metti prono pure contro i numeri ???..I numeri sono quelli che vi hanno messo a farci patire per altri 5 anni..e non si contestano..Così fanno coloro che camminano eretti .. quindi tu pensi di esserne esentato…Ma non è così…Macerata non può essere città viva e grande–solo quando ti fa comodo e non quando dice che la maggioranza dei Maceratesi ha votato Carancini..E adesso dicci quale zizzania avrebbe creato CM..Sarà invece che a crearla dopo i risultati delle regionali sia stato Alessandrini esponente della maggioranza….che se l’è presa con la giunta ..che non ha soldi nè per la sicurezza e nè per le manutenzioni Ma solo per le feste…Leggili tutti gli articoli di CM e commnentali anche quando dicono che siete i soliti farlocchi pelacottari..
Al di là dei voti dei partiti che si sono divisi in varia misura il 50 % dei voti espressi, è il partito dell’astensionismo che ha vinto senza se e senza ma. Esiste un serio problema di rappresentatività dei partititi, chiamiamola pure disinteresse per la politica, ma il non voto è una chiara espressione della volontà politica di chi non si sente rappresentato. Onestamente per la prossima competizione elettorale per il Comune di Macerata NON vedo nemmeno nelle diverse nascenti liste civiche che sembrano spuntare come funghi, la capacità di poterlo fare. Manca una onesta, chiara e fattibile proposta politica che possa soddisfare le aspettative dell’elettorato.
QUILLI CHE PARLA TUTTI GASSATI DEL PARTITO DEL NON VOTO ME FA SGANASCIà DE LE RRISATE.