Elezioni regionali, c’è la data:
al voto il 28 e 29 settembre

URNE - La decisione approvata dalla giunta Acquaroli nel tardo pomeriggio, dopo che stamattina il candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci era tornato alla carica definendo la situazione «uno scandalo democratico». La replica della coordinatrice Fdi Elena Leonardi: «Chissà se ha definito allo stesso modo le situazioni di Puglia e Campania»

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Il presidente della Regione Francesco Acquaroli firma il decreto

Le elezioni regionali si terranno il 28 e 29 settembre. Lo ha stabilito pochi minuti fa la giunta regionale, sciogliendo così il nodo che si era creato nelle scorse settimane.

Sul piatto, infatti, c’erano due possibilità: quella del 21-22 o quella del 28-29 settembre. Alla fine è quindi passata la linea parsa subito maggioritaria, ma che trovava le resistenze della Lega, che proprio nell’ultimo fine settimana di settembre celebra a Pontida la sua adunata annuale. Si voterà domenica 28 settembre dalle 7 alle 23 e lunedì 29 settembre dalle 7 alle 15.

Sulla mancanza di una decisione sulla data delle elezioni regionali c’era stato un forte dibattito e nei giorni scorsi aveva polemizzato a ripetizione il candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci, ultima volta in ordine temporale stamattina nel corso della presentazione del suo tour “Ricci on the beach” tra le spiagge marchigiane per la campagna elettorale. Ricci aveva auspicato di poter anticipare la data prima dell’inizio delle scuole. «Uno scandalo democratico – non aveva esitato a definirlo Ricci – non si capisce inoltre perché dovremmo creare un disagio alle scuole: chiudendole poco dopo averle riaperte. Il mio è un appello affinché si scelga una data compatibile con i marchigiani, non vorrei che sulla scelta del giorno invece venissero prima gli interessi di partito».

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Matteo Ricci

Nel primo pomeriggio, a replicare era stata la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, che aveva rispedito la critica al mittente guardando ai casi Puglia e Campania, due Regioni governate dal centrosinistra. «Da Matteo Ricci l’ennesima polemica pretestuosa – ha detto la senatrice portorecanatese – chissà se ha fatto caso che nemmeno in Campania e in Puglia la data è stata decisa. Insomma, anche Emiliano e De Luca sono protagonisti di uno scandalo democratico? Perché altrimenti non si capirebbe per quale ragione ci si dovrebbe riferire soltanto ad Acquaroli. La verità però è un’altra ed è che Matteo Ricci è a corto di idee ed argomenti e pur di farsi notare è disposto a tutto. Anche a fare pessime figure, come in questo caso».

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