Il sovrintendente Roberto Cavalli e il direttore artistico Paola Gavazzeni
di Luca Patrassi
Vanno via, li mandano via, rimangono, ne rimane uno. Fuori stagione, va in scena allo Sferisterio il balletto del sovrintendente e del direttore artistico. I contratti di Flavio Cavalli e di Paolo Gavazzeni sono quasi in scadenza (dicembre) in virtù di chissà quale logica a fronte di un festival che si svolge d’estate e che appunto di estate vive sia la messa in scena che programmazione per l’anno successivo.
Il contratto triennale del sovrintendente Flavio Cavalli è appunto agli sgoccioli e non sembra ci siano percentuali superiori allo zero quanto alle ipotesi di rinnovo. Quella di Cavalli sembra un’esperienza archiviata.
Più articolato il discorso per Paolo Gavazzeni le cui chances erano sembrate in picchiata dopo la oramai celebre sortita legata al fatto che in teatro anche gli invitati del sindaco dovrebbero pagare il biglietto. Poi c’era stato un chiarimento, con il direttore artistico che ha pure tentato di dire che aveva espresso altri concetti, ma da qualche giorno è tornata a circolare la voce che Gavazzeni sarebbe pronto ad accettare un altro incarico in zona lombarda, tra Bergamo e Milano. Cosa che ha irritato ulteriormente alcuni dei componenti il consiglio di amministrazione, anche per il semplice particolare che l’interessato non ha comunicato ufficialmente nulla.
Il sindaco Sandro Parcaroli tra il sovrintendente Cavalli e il direttore artistico Gavezzeni
Cavalli esce, Gavazzeni non si sa: a sciogliere l’enigma potrebbe essere il consiglio di amministrazione convocato per martedì prossimo. E’ probabile che in quella sede il presidente del Consiglio di amministrazione voglia chiarezza dai suoi interlocutori, magari iniziando dal chiedere qualche anticipazione di massima sul consuntivo della stagione 2024 che ci si augura in forte attivo, stante i 400mila euro extra appena piovuti dal Ministero. Carte coperte sui vertici dello Sferisterio per il 2025, magari sarà il caso di fare qualche scelta fiduciaria per quanto possibile, stante i risultati delle procedure selettive viste in scena negli ultimi anni. Dunque giorni decisivi per il nuovo assetto di vertice allo Sferisterio: gira anche qualche nome autorevole per il futuro e tra questi quello di Lucia Chiatti, già brillante interprete, come direttrice generale, delle stagioni del Pergolesi di Jesi.
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Perdere Gavazzeni mi parrebbe un autogol formidabile. Speriamo di no.
È il Consiglio di Amministrazione che deve essere cambiato. Ci sono incompetenti e ben noti massoni.