Residuati bellici scoperti a Palazzo Costa:
ci sono anche munizioni da cannone.
Martedì la bonifica, zona off limits

MACERATA - Si tratta di materiale della Seconda guerra mondiale che è stato trovato nel corso di alcuni lavori. Verrà rimosso dagli artificeri. Affidati due incarichi per l'assistenza archeologica per i cantieri di piazza Li Madou e in contrada Torregiana

- caricamento letture
Centro-Storico_Cantieri_FF-9-650x488

I lavori a palazzo Costa

di Luca Patrassi

Vai ad iniziare i lavori per il miglioramento sismico e trovi munizioni di vario tipo anche per cannone. E’ quanto accaduto qualche giorno fa a Palazzo Costa nel centro storico di Macerata. Il tempo di riprendersi dalla sorpresa ed immediata è partita la segnalazione dei residuati bellici. Subito attivata dalla Prefettura la complessa procedura per le operazioni di bonifica, ieri il sindaco ha firmato un’ordinanza. E’ previsto per martedì prossimo l’arrivo degli artificieri per neutralizzare il materiale bellico. L’ufficio tecnico e la polizia locale sono al lavoro per definire l’area off-limits: sarà evacuata e resa inaccessibile l’area limitrofa a Palazzo Costa, presumibilmente in un raggio di una cinquantina di metri.

Centro-Storico_Cantieri_FF-6-650x488Operazione non senza conseguenze visto che siamo appunto nel centro città, a due passi dalla caserma dei carabinieri, dalle Poste, banche e negozi. Problemi annunciati anche per la viabilità visto che palazzo Costa iniste su piazza Oberdan ma è anche molto vicino a via Matteotti.

Cosa è stato rinvenuto durante i lavori? Si tratta di «materiale bellico – è scritto nell’atto a firma del primo cittadino Sandro Parcaroli – risalente al secondo conflitto mondiale: cinque lastrine di caricamento con proiettili per moschetto 91 e fucile Ta-Pum, due proiettili calibro 37 mm per cannone, tredici proiettili calibro 9 parabellum». Il prefetto ha richiesto al Comando Forze Operative Nord l’intervento di rimozione del materiale bellico, ad occuparsene sarà il reggimento Genio Ferrovieri. Nel frattempo la Questura ha disposto la messa in sicurezza del materiale nel luogo di ritrovamento con sigillatura dell’unica entrata dell’appartamento. Saranno dunque i tecnici dell’Esercito a intervenire, magari definendo anche le caratteristiche tecniche del materiali ritrovato. Resta invece un mistero la presenza delle munizioni in questione a Palazzo Costa.

Sul fronte amministrativo comunale si registrano due determine per l’affidamento di incarichi professionali per l’assistenza archeologica durante i lavori di scavo. La prima determina, a firma del dirigente dei Servizi tecnici, l’ingegnere Tristano Luchetti, riguarda i lavori di rigenerazione urbana per piazza Li Madou/Largo Donatori del sangue. Incarico alla cooperativa Archeolab per un importo stimato in 3.400 euro. Altro intervento per la realizzazione dei percorsi pedonali di contrada Torregiana finanziati dal Pinqua, programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Anche in questo caso l’incarico professionale è stato assegnato dal dirigente dei Servizi Tecnici del Comune alla cooperativa maceratese Archeolab per una spesa preventivata in circa 10.400 euro.

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X