«Parcaroli ha tradito i maceratesi,
si è già sfiduciato da solo»

MACERATA - L'intervento dell'ex alleato Mattia Orioli che mette nel mirino il sindaco e presidente della Provincia: «Non ha realizzato quanto promesso in campagna elettorale alla città, tradendo le più che legittime aspettative dei propri elettori. Ha frantumato la coalizione civica e partitica, dimostrando la debolezza e l'inconsistenza politica ed amministrativa della sua persona»

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Mattia Orioli

«Macerata “tradita”, oggi non ci sono altri termini che possono rappresentare lo stato in cui verte la nostra città, “tradita”, da colui che avrebbe dovuto salvarla, aiutarla, rinnovarla e rilanciarla. Il sindaco, si domanda retoricamente chi lo sfiducerà? Senza rendersi conto che si è già sfiduciato da solo, non realizzando quanto promesso in campagna elettorale alla città e tradendo le più che legittime aspettative dei propri elettori, noi in primis». Con queste dure parole, il neo segretario del movimento Iniziativa Popolare, Mattia Orioli interviene sulla situazione politica a Macerata. Orioli si era candidato proprio a sostegno di Parcaroli col Nuovo Cdu ed era stata una delle anime della campagna elettorale, salvo poi bocciare l’operato del sindaco dopo alcuni mesi e allontanarsi dalla maggioranza.

«Il sindaco, nonché presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli ha tradito le aspettative dei maceratesi – continua Orioli  – ha frantumato la coalizione civica e partitica, dimostrando la debolezza e l’inconsistenza politica ed amministrativa della sua persona, e purtroppo con noi deludente lo è stato anche sul piano umano. A Roma sto lavorando insieme ad altri al tentativo di riaggregazione del mondo politico popolare-democratico-cristiano, dopo la diaspora del 1994. Questo aspetto non sorge a caso, infatti centrodestra e centrosinistra non esistono più, a Macerata la nostra città ne è un plastico esempio. Nel paese e nei territori vi è una destra radicale ed una sinistra radicale, fameliche di potere, per questo mai come oggi occorre un sussulto di tutte le forze cosiddette “moderate”, di “centro” . A tal proposito bisogna ripartire dai territori, attraverso un progetto nuovo, vero, concreto, e che possa essere di slancio anche per il paese».

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Sandro Parcaroli

«I cosiddetti fatti di Macerata – aggiunge – hanno per sempre cambiato la storia della nostra città e forse del paese, il tema migratorio, della sicurezza, il lavoro ed altri ancora, mal gestiti dalle sinistre radicali hanno affossato la città ed il paese ed ancora sono presenti nella nostra memoria, ma il populismo delle destre anch’esso radicale, fatto solo di propaganda non hanno e stanno risolvendo il problema, ma anzi stanno illudendo e soprattutto tradendo le aspettative dei maceratesi, e tra qualche tempo anche di tutti gli italiani, i quali faranno già da questo inverno i conti con la dura realtà. Tradimento oggettivo in città, basti pensare agli ultimi fatti in tema di sicurezza, oppure alla mancata realizzazione di opere, la manutenzione delle strade e molto altro ancora, la città sembra “imbalsamata” immobile dalle scorse elezioni; non meglio la Provincia di Macerata e su tutte cito il caso Cosmari. Purtroppo a farne le spese sono sempre i cittadini, in questo caso Macerata, la sua provincia, ed il Paese tutto, molti giovani se ne stanno andando, famiglie, imprese e lavoratori in difficoltà, non ci sono da tempo opere strategiche, un altro esempio è il mercato ortofrutticolo di Piediripa, che doveva essere rilanciato mentre ad oggi siamo solo alle chiacchiere».

Orioli conclude: «La città merita una speranza vera, concreta, reale, e solo le forze di buon senso possono farlo, il centro non sia solo un’opportunità per pochi, ma una speranza per tutti. Per questo dico con determinazione alle forze popolari-democratiche-cristiane, di centro, moderate, laiche, liberali e riformiste ed a tutte le forze che si rivedono nella politica vera del fare, e a tutti i civici ed in fine ma non per ultimi a tutti i maceratesi che hanno a cuore la città, di mettersi in cammino, unirsi e cerare un fronte comune al “centro”, e definitivamente archiviare questa pagina impietosa di non politica. Macerata dopo profondi dolori, umiliazioni e tradimenti, diventi il baluardo del cambiamento, diventi il centro di una rinascita, risorgimento e resurrezione e futuro faro per il paese verso una ritrovata politica, vera, umana, concreta e vicina alla gente».



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