L’ospedale di Macerata
di Luca Patrassi
Ospedali Ast Macerata, avanti con l’affidamento a società private della fornitura di assistenza medica specialistica. Nel particolare il riferimento è alle unità operative di Pediatria degli ospedali di Civitanova e di Macerata. Pubblicata la determina di autorizzazione a contrarre, le motivazioni restano quelle della carenza di organico e della difficoltà di trovare specialisti anche ricorrendo a concorsi. L’importo a base d’asta per i servizi medici ospedalieri per un anno è di circa 475mila euro.
Il contratto può essere modificato in aumento per circa 158mila euro e dunque può raggiungere un valore di circa 633mila euro. Il bando prevede che gli operatori economici concorrenti debbano indicare i costi della sicurezza interni e quelli della manodopera. Il corrispettivo – spiega la direzione Ast – è da intendersi a misura e le quantità variabili in funzione dei fabbisogni clinici.
Non solo gare, pubblicate altre determine sul fronte degli incarichi. Proroga del contratto allo specialista pensionato Diego Tummarello, classe 1946, per «supporto clinico presso i servizio di Lungodegenza e Ppi dell’Ospedale di Comunità di Recanati, in quanto il personale medico attualmente in servizio, nonostante siano state esperite le apposite procedure concorsuali, non è sufficiente ad assicurare la corretta erogazione delle prestazioni e dei livelli di assistenza». A tempo determinato l’incarico nella disciplina di Medicina Legale della specializzanda Elena Leonardi, prima nella graduatoria dell’apposito avviso pubblico bandito dalla Ast. Infine i medici di base. Dimissioni, a decorrere dal 30 luglio, di Valentina Salvatori, medico di assistenza primaria a Tolentino. Poi c’è un incarico temporaneo a Macerata per Roberta Camilletti, a tempo indeterminato invece l’incarico a Mogliano a Laura Sarnari. Infine dimissioni, dal 31 luglio prossimo, di Sergio Principi con ambulatorio principale a Potenza Picena.
Sono decenni che la sanità pubblica fa acqua hanno fatto del tutto per portarla in mano di privati. Invece di ricorrere a società private PAGATELI di più nel pubblico
Difficoltà a trovare specialisti, ma i privati si trovano, cosa non torna?
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Com’e’ possibile c’era un piano “stratregico” di 400 pagine di Saltalaquagliamartini…….
Dovrà trattarsi di strutture sanitarie accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale.
i dottori giovani e bravi che sono andati a lavorare all’estero e che ancora vanno,stanno rientrando quasi tutti in Italia “per le vacanze”…Comunque io son soddisfatta..