La presentazione del nuovo staff tecnico
di Mauro Giustozzi
La Maceratese riparte dai maceratesi, dal senso di appartenenza a questa società ed a questa maglia. Roberto Lattanzi allenatore, Ermanno Carassai direttore tecnico, Emanuele Conforti vice allenatore, Marco Ramaccioni preparatore dei portieri, Sante Rossetti massaggiatore hanno tutti indossato il biancorosso in passato e compongono il nuovo staff tecnico della Rata 2023-24 presentato stamattina dal presidente Alberto Crocioni, completato dal direttore sportivo Giuseppe Sfredda e dal collaboratore atletico Gianluca Broglia, camerte con esperienze in club come Matelica e Jesina, e dal dirigente Michele Bacchi.
Obiettivo della prossima stagione un campionato nei piani alti dell’Eccellenza con vista playoff: poi se verrà qualcosa in più la società certo non si tirerà indietro. Si parte dal nuovo allenatore, Roberto Lattanzi torna per la terza volta alla Maceratese da dove è partito giovanissimo calciatore per approdare al Milan, è ritornato nella stagione sfortunata del playoff perso a Reggio Emilia ed ora vi riapproda come tecnico ed è stato presentato da Benedetto Verdenelli dell’ufficio stampa del club.
«Grazie al presidente che mi ha scelto, arrivo in un club blasonato – ha esordito il neo allenatore – ed ho subito accettato questa proposta con tanto entusiasmo ed emozione. Ci sono due fattori per questa mia scelta: sono di Macerata, sono stato sempre tifoso biancorosso sin da piccolo, poi ho giocato con questa maglia. La Maceratese mi ha dato molto per la mia carriera di calciatore e sono affezionato a questi colori: appena ho rimesso piede all’Helvia Recina ho avuto una sensazione particolare che non provavo più da quando ero molto più giovane. Scelta di cuore perché la Maceratese la porto dentro di me da una vita. Ho un compito importante di far bene per questa società e per i tifosi che, in un campionato di Eccellenza, possono e devono essere la nostra arma in più».
Il nuovo tecnico Roberto Lattanzi con il presidente Alberto Crocioni
Il presidente Alberto Crocioni ha motivato la scelta di ricominciare con Lattanzi che ha già avuto in diverse annate come allenatore dell’Helvia Recina. «Abbiamo fatto uno staff a chilometri zero –ha detto il patron – gran parte di Macerata e con tanti di loro abbiamo lavorato assieme in passato. Ringraziamo mister Amadio per quello che ha fatto ma ritengo che questa sia stata la scelta migliore che potevamo fare, un senso di appartenenza alla città ed a questi colori da parte di questo nuovo staff. L’obiettivo della prossima stagione è fare molto bene, puntare ai playoff e giocarcela ogni domenica contro qualsiasi avversario. Vogliamo ricominciare dalla seconda parte della scorsa stagione, cercando di confermare la gran parte della squadra dello scorso anno, ci sono colloqui in corso, sistemando in particolare l’attacco che ha bisogno di innesti importanti. Su D’Ercole posso dire che l’intenzione è quella di confermarlo, il calciatore ora è in vacanza ma sono fiducioso. Di certo miglioreremo la rosa della Maceratese».
Per Roberto Lattanzi è la prima esperienza in una piazza che, rispetto alle precedenti dove ha allenato, mette maggiore pressione per le dimensioni della città, la storia calcistica e le aspettative della tifoseria. «Non mi fa affatto paura la pressione che ci sarà sulla Maceratese, non è un fardello ma sarà uno stimolo in più per fare bene – prosegue il neo mister -. Credo che sia normale e legittimo che i tifosi si aspettino una Rata all’altezza della sua tradizione. Dovremo curare ogni minimo particolare e voglio una squadra che dimostri in campo il suo valore. Il mio sarà un massimo impegno con la massima dedizione sia in allenamento che nelle partite, mettendo a disposizione le mie conoscenze calcistiche per ottenere i migliori risultati raggiungibili. Da un punto di vista tattico parto con una linea difensiva a 4 che ci sarà anche alla Maceratese: poi a centrocampo ed in attacco vedrò a seconda del materiale tecnico a disposizione come schierarci. Voglio una squadra che scenda in campo a testa alta, sempre per vincere, che non aspetta l’avversario ma impone il proprio gioco. Mi piace molto verticalizzare l’azione però bisogna che i calciatori siano pronti a fare molti sacrifici ed a correre parecchio. Chi arriva alla Maceratese dovrà avere queste caratteristiche, gettando in campo tutte le energie. Per quanto riguarda gli allenamenti l’intenzione è di continuare ad effettuarli di pomeriggio anche nel prossimo campionato».
Presenti all’Helvia Recina anche numerosi tifosi della Curva Just che hanno confermato il loro sostegno alla squadra ed alla società anche nel prossimo campionato, chiedendo però progetti ed obiettivi chiari ed una costruzione della nuova rosa da effettuare in estate senza dover come è spesso accaduto poi rivoluzionare tutto a dicembre.
«Chi indossa questa maglia dovrà avere gli attributi per farlo – ha ribadito il diesse Sfredda – non accetteremo più storie di chi dice che la pressione di questa maglia non lo fa esprimere al meglio. Dico che oggi è il 3 giugno e siamo molto avanti rispetto ad altri club nella costruzione della nuova squadra, la società sta dimostrando di avere idee chiare nel voler confermare un gruppo che ha fatto bene nella seconda parte della passata stagione ed al quale è necessario inserire almeno 2/3 pezzi importanti. Sugli under siamo messi bene perché chi ha giocato lo scorso campionato ha dimostrato di valere».
Infine non poteva mancare un riferimento ai lavori che dovranno essere eseguiti all’Helvia Recina per il progetto da 4 milioni di euro di ristrutturazione dell’impianto. Bando di gare entro luglio ed inizio lavori prima della fine dell’anno. C’è il rischio che la Maceratese sia costretta a disputare partite lontano dal suo stadio? «Su questa vicenda voglio fare chiarezza -conclude Alberto Crocioni -. La mia azienda di lavoro ne ha tanto, ne abbiamo troppi, ne rifiutiamo due a settimana, non ha bisogno di prendere forzatamente l’appalto dell’Helvia Recina. Noi parteciperemo comunque alla gara perché siamo anche preoccupati della tempistica nella quale saranno fatti i lavori. Ma non è detto che Crocioni potrà vincere la gara che è a livello nazionale. Se arrivasse un’altra impresa potrebbe decidere di chiudere l’impianto e di lavorare infischiandosene della Maceratese. E noi non abbiamo un altro campo sportivo dove andare. Io ritengo che calcio e lavori allo stadio possono coesistere se ben programmati e spalmati bene nell’arco dei mesi futuri. E questo faremo se a vincere questa gara di appalto sarà la mia impresa. Ma questo non è affatto sicuro e neppure scontato perché è appunto una gara pubblica aperta a tutte le imprese edili che vorranno partecipare».
(foto di Fabio Falcioni)
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Speriamo che si verifichi questa promozione xche’ la squadra del capoluogo non puo’ rimanere nei campionati come L’ECCELLENZA ma di stare nei campionati adeguati come x esempio la serie D.
Noi vogliamo Melchiorri CAPITANO