«Ospedale dimenticato in Regione.
Mancano cardiologi, anestesisti
e un pronto intervento h24»

CAMERINO - Le richieste dell'associazione per la difesa del Santa Maria della Pietà sottoposte oggi alla quarta commissione: «Non abbiamo avuto alcuna rassicurazione, poca conoscenza da parte dei consiglieri per una struttura che copre 23 comuni. Ci mobiliteremo»

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L’ospedale di Camerino

Incontro questa mattina tra l’associazione per la difesa dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Camerino e la quarta commissione consiliare regionale. A presentare le richieste dell’associazione il presidente Angiolo Napolioni, accompagnato  nella sede del Consiglio regionale dalle dottoresse Luisella Tamagnini e Donatella Cristallini: «Noi abbiamo ribadito, come già fatto in altre sedi, le gravi criticità del nostro ospedale al servizio di un vasto e scomodo territorio, ospedale dal punto di vista strutturale e tecnico ancora all’avanguardia ma tragicamente carente di personale in particolar modo medico. Mancano cardiologi ed anestesisti. Abbiamo chiesto con fermezza la garanzia di un pronto intervento h24 che a tutt’oggi non c’è».

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Angiolo Napolioni e Luisella Tamagnini

Napolioni traccia un bilancio negativo dell’incontro ed annuncia una futura mobilitazione: «Non abbiamo avuto alcuna rassicurazione in merito, anzi dalle poche domande che ci sono state poste è scaturita poca conoscenza da parte dei consiglieri delle realtà del nosocomio e della sua operatività sul territorio: addirittura ci è stato chiesto se abbiamo i numeri per essere un dea (dipartimento emergenza accettazione) di 1 livello: incredibile! Abbiamo risposto che l’operatività copre il territorio di 23 comuni.
Addirittura ci è stato chiesto di essere propositivi al punto tale da dover sottoporre noi un piano di rilancio: siamo alla fantascienza e non è con essa che si tutela la salute dei cittadini e si fa fronte alle emergenze. Il piano sanitario regionale è da tempo in gestazione ed è per questo motivo che abbiamo chiesto di essere ascoltati ma dubito che sortirà qualcosa di positivo. Penso che sarà necessaria una mobilitazione concreta».



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