Il segretario provinciale Angelo Sciapichetti
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Prima uscita maceratese oggi pomeriggio per la nuova segretaria regionale Dem Chantal Bomprezzi che ha caricato la folla chiudendo il suo intervento con un perentorio «Torneremo a vincere». Una assemblea provinciale aperta molto partecipata quella del Pd che si è svolta oggi pomeriggio nella sala convegni “Sigona” dell’Erap di Macerata ed è stata guidata dal segretario provinciale Angelo Sciapichetti.
Romano Carancini e il nuovo iscritto Luciano Pantanetti
Una ottantina i presenti in rappresentanza dei circoli maceratesi, volti storici e nuovi dei Democrat. C’erano tra gli altri la deputata Irene Manzi, il consigliere regionale Romano Carancini, Giulio Silenzi e Francesco Micucci per Civitanova, il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, l’assessore di Recanati Rita Soccio, il capogruppo Dem di Macerata Narciso Ricotta, Fulvio Esposito, Mario Antinori, c’erano anche diversi giovani e tra questi Matteo Pascucci di Tolentino, Ilenia Principi di Potenza Picena e Claudio Cavallaro di Castelraimondo. Notata anche la presenza dell’ex presidente del Consiglio comunale di Macerata Luciano Pantanetti che si è iscritto alcuni giorni fa.
Chantal Bomprezzi
E’ stata appunto anche la prima uscita maceratese della segretaria regionale Chantal Bomprezzi. Diversi gli interventi che hanno manifestato i diversi sentimenti della piazza e degli iscritti. Mario Antinori: «Il popolo della sinistra ha dimostrato di essere più avanti di molti dirigenti, ora dobbiamo declinare questa energia nel partito». Narciso Ricotta: «Vogliamo una casa accogliente ma serena, dobbiamo ripartire dalla condivisione di intenti, non possiamo far finta che il fattore numerico sia indifferente, altrimenti diventiamo come i radicali che non sono un partito di governo». Romano Carancini: «Finalmente il Pd volta pagina, oltre ad avere una segretaria molto giovane ha una generazione diversa alla guida del partito, ora dobbiamo ricercare quelli che non credono più nella politica, ritrovare la fiducia con un orizzonte, quello delle elezioni 2025 e con una campagna su temi centrali».
Cataldo Modesti: «Sono anni che in questo partito non si parla di nulla, sulla guerra non ci sono assemblee, si viola apertamente lo statuto, le primarie sono un votificio e non si discute di niente». Poi Rita Soccio: «Abbiamo perso la Regione, poi Tolentino, Civitanova e Macerata. Ci chiediamo come e perchè è successo. Se chiamo in Regione l’attuale assessore alla Cultura mi risponde, ho tentato in tutti i modi in passato di parlare con il ministro Franceschini, del mio stesso partito, per presentargli un progetto per Recanati e non ci sono mai riuscita»,
Narciso Ricotta, capogruppo a Macerata
Dopo l’intervento della deputata Irene Manzi a chiudere l’assemblea la segretaria regionale Chantal Bomprezzi: «Ci voleva una discussione, da quant’è che volevamo tornare a parlare,? Abbiamo fatto quattro ore, ma ci volevano. Dare un segnale, approfittare della fiducia avuta dalle primarie per tornare a parlare nei territori con assemblee aperte a tutti. Assemblee, le tre fatte finora, sono riuscite, la voglia di fare politica non si è spenta con le primarie ma sta continuando. Ho trovato per la prima volta dei neoiscritti che sentono la necessità di parlare, con le forze sindacali dobbiamo condividere determinate battaglie. Un Pd in modalità aperta, testimonianza della società civile. Non un partito presuntuoso, ma un Pd che ha bisogno delle migliori forze. Sono emersi tanti spunti e tantissime competenze, lavoro, cultura, giovani, agricoltura. Questa deve essere la forza che ci porta avanti, valorizzando le esperienze con la costituzione di gruppi di lavoro, chiamare a raccolta le persone migliori, non necessariamente iscritte al partito. Dobbiamo farci testuggine, a tutti i livelli dobbiamo avere una voce sola. Se noi ci diamo una identità chiara, le contraddizioni della destra poi vengono fuori. E’ impressionante come in Consiglio regionale all’ordine del giorno non ci siano proposte della maggioranza, la destra è immobile e non affronta i problemi. Dobbiamo fare una opposizione spietata e costruire le nostre proposte per il 2025. Per le elezioni di Ancona Elly Schlein mi ha detto che ci sarà, verrà nelle Marche. Siamo un partito che tornerà a vincere».
Massimiliano Bianchini (Erap) e Giovanni Scoccianti
Angelo Sciapichetti, Chantal Bomprezzi, Luciano Pantanetti e Romano Carancini
Irene Manzi e Angelo Sciapichetti
Renato Pasqualetti
Romeo Renis, Renato Pasqualetti e Giulio Silenzi
La new entry ha un cognome non tanto new nel partito.
Aspetta e spera.
Nel 2080......
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Se la Sclhein legge Cronache Maceratesi e ha veramente l’idea di cambiare le cose, sa già guardando le foto di chi dovrebbe fare assolutamente a meno anche se qualcuno meriterebbe una censura a parte che naturalmente lei magari non potrebbe fare visto che magari non li ha mai visti e sentiti.
Non date retta a ciò di cui CM ha scritto sugli argomenti del convegno… In separata sede, a quattrocchi, hanno stabilito una politica a favore degli operai, dei pensionati poveri, dei disoccupati, degli artigiani, della piccola e media industria, dei piccoli commercianti, distrutti dai supermercati, dei coltivatori diretti, e del piano di pace per comporre il conflitto Russo-Ucraino prima che ci coinvolga. E, infine, come rialzare la testa di fronte ai diktat dei lacchè europei, al servizio degli anglo-americani. Ritorneranno ad essere (come alcuni esponenti presenti al convegno lo erano) il Partito di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer.
…siamo alle solite …il “nuovo” che avanza e “lo vecchio che vvanza”!!! gv
Il PD deve ringraziare la destra perché quest’ultima gli dà un motivo per esistere.
Non si capisce perché Cronache Maceratesi non abbia parlato dell’intervento di Masssimo Montesi proveniente da Art. UNO, partito fondatore del nuovo PD e del suo riferimento a ciò che è avvenuto prima del voto degli iscritti al quale poi sono seguite le primarie.
È bene ricordare che è stata approvata una Carta dei Valori che costituisce la collocazione e l’orientamento del Nuovo PD.
La Carta dei Valori fa riferimento alla piena dignità del Lavoro ed alla lotta contro la precarietà, alla giustizia sociale, contro le diseguaglianze alle pari opportunità ed allo sviluppo della persona a prescindere dalla famiglia di provenienza, al rispetto dell’ambiente ed a trovare seriamente, non con degli slogan, le condizioni per un mondo pacifico che superi le discriminazioni; tutto nel rispetto della Carta Costituzionale Antifascista
Carta dei valori!!! Ahahah meglio di Colorado caffè perché non chiedete a prime video vi prenderebbero subito per LOL!!!