Il Comunale di Villa San Filippo
Tira un pugno in faccia a un avversario, due anni e mezzo di squalifica a un giocatore. È la decisione del giudice sportivo, che ha sanzionato il calciatore della Stese Matteo Mancinelli «per essersi alzato dalla panchina al termine della gara recandosi nei pressi di un calciatore avversario sferrando allo stesso un pugno violento al viso causando gravi lesioni al naso comportando sanguinamento e gonfiore».
Venerdì scorso, al Comunale di Villa San Filippo, va in scena l’anticipo della sesta giornata di ritorno del campionato di Terza categoria, girone E. I padroni di casa, in corsa per i playoff, ospitano la capolista Camerino Castelraimondo. Al triplice fischio è 2 a 2. Nel concitato finale di gara l’episodio di violenza che nulla ha a che fare con il calcio giocato. Poi la pronuncia del giudice sportivo, che infligge una pesante squalifica al giocatore della Stese fino al 10 settembre 2025.
(redazione CM)
Poveri noi. In terza categoria si gioca come se fosse la competizione della vita. Un pugno per un campionato fatto più che altro per passare il tempo. Ormai siamo invasati dal motto "l'importante è solo vincere!". Ed è per questo che ormai perdiamo sempre. Sia nello sport che nella vita.
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