La nuova generazione dem:
«Solo il Pd sceglie la classe dirigente
con un metodo democratico»

L'INTERVENTO di Ilenia Principi, 28enne di Potenza Picena, eletta nell'assemblea regionale del partito. Alle primarie aveva sostenuto Chantal Bomprezzi. «Vorrei invitare a riflettere su quali altre forze politiche permettano a iscritti e non, di scegliere le figure più rappresentative. Di certo non quella che, ad oggi, è la prima in Italia che guida tra l’altro anche la nostra Regione»

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Ilenia Principi

 

«Da giovane militante posso dire che sono stata eletta nell’assemblea regionale del Partito democratico dopo essermi candidata in una lista che domenica scorsa è stata sottoposta al giudizio degli elettori. Questo è uno dei motivi principali che mi hanno spinto ad avvicinarmi al Pd, il metodo democratico su cui si fonda la scelta della classe dirigente». Sono le parole di Ilenia Principi, studentessa di Giurisprudenza di 28 anni di Potenza Picena, eletta nell’assemblea regionale del Pd. Principi aveva sostenuto la candidatura di Chantal Bomprezzi, poi eletta segretaria regionale. 

«Ho avuto modo di leggere commenti volti al chiaro obiettivo di deridere e screditare il meccanismo democratico delle primarie adottato dal Partito Democratico – dice Principi – Vorrei invitare a riflettere su quali altre forze politiche, in Italia, permettano a iscritti e non, di scegliere le figure più rappresentative della classe dirigente del Partito. Di certo non quella che, ad oggi, è la prima forza politica in Italia che guida tra l’altro anche la nostra Regione. Si è appreso infatti, che il direttivo provinciale di Macerata dei Fratelli d’Italia è stato rinnovato , riorganizzato ed ampliato. Ma non c’è traccia del coinvolgimento di iscritti ed elettori, le nomine evidentemente seguono logiche imperscrutabili o calano dall’alto secondo lo stile tipico dei regimi autoritari. E’ evidente la totale assenza di trasparenza che credo sia un requisito essenziale per la politica in un regime democratico».

«La mia riflessione – aggiunge – verte sulla sostanziale differenza delle modalità con cui avviene l’individuazione di tali figure. Da giovane militante posso dire che sono stata eletta nell’assemblea regionale del Partito democratico dopo essermi candidata in una lista che domenica scorsa è stata sottoposta al giudizio degli elettori. Questo è uno dei motivi principali che mi hanno spinto ad avvicinarmi al Pd, il metodo democratico su cui si fonda la scelta della classe dirigente. Un metodo trasparente, un metodo che dovrebbe essere alla base di qualunque partito che opera in una democrazia e non in un regime, dove le scelte vengono imposte ad iscritti ed e elettori ridotti a spettatori passivi. Permettere poi anche a coloro che non sono iscritti di partecipare alle Primarie, risponde all’esigenza di dare voce a tutti, perché solo così un partito può essere veramente democratico, un partito aperto ad accogliere le istanze di chiunque lo riconosca come riferimento politico. Un metodo così autenticamente democratico ha i suoi pro e i suoi contro, certo, ma in quanto partito democratico, siamo saldamente convinti che i vantaggi siamo molto superiori e siano un elemento irrinunciabile della nostra linea politica».

Nel Maceratese sono stati eletti nell’assemblea regionale dem, nove nove candidati della lista a sostegno della Bomprezzi: Matteo Pascucci (Tolentino), Ilenia Principi (Potenza Picena), Marco Belardinelli (Camerino), Caterina Rogante (Macerata), Fabrizio Panzavuota (Cingoli), Paola Ottaviani (Macerata), Luciano Ramadori (Camerino), Mirta Romagnoli (Urbisaglia) e Giovanni Chiarella (San Severino); e sei candidati per la lista Bellomaria: Francesco Micucci (Civitanova), Katia Soldini (Macerata), Andrea Marinelli (Recanati), Lidia Iezzi (Civitanova), Tommaso Domizi (Macerata) e Roberta Pennacchioni (Recanati).

 

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