L’ondata Schlein
travolge pure il Maceratese.
Sciapichetti: «Abbiamo perso»

PRIMARIE DEM - I voti in tutti i Comuni. In provincia i vertici del partito erano per la stragrande maggioranza con Bonaccini, a parte Giulio Silenzi. Il segretario provinciale incassa la sconfitta interna e rilancia: «Partecipazione superiore ad ogni previsione, nonostante tutto e tutti il Pd c'è. Adesso una nuova classe dirigente deve mettersi al lavoro per costruire un'alternativa vincente, seria e credibile alla destra».  Meri Marziali, coordinatrice regionale del comitato in sostegno della neo segretaria nazionale: «Da oggi, finalmente, la sinistra può rimettersi in cammino»

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I risultati delle primarie Pd nel Maceratese per la scelta del segreteria nazionale (clicca sull’immagine per leggere i dati Comune per Comune)

di Luca Patrassi

I vertici maceratesi del Pd schierati con Bonaccini, il popolo delle primarie scrive e ripete Schlein che stravince anche nella provincia maceratese. Al voto si sono presentati 4754 maceratesi, un voto tre volte superiore a quello indicato (1500) prudenzialmente alla vigilia come base per poter dire che si è trattato di un appuntamento di successo. Macerata ha avuto il picco di votanti con 940, a distanza Civitanova con 631, poi Tolentino con 349, Potenza Picena con 342, Recanati con 315.

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Angelo Sciapichetti

Afflusso ai seggi oltre ogni aspettativa ed anche l’esito è stato a sorpresa con la netta affermazione con il 57.4% di Elly Schlein che, quanto ad apparato storico di partito, aveva il sostegno del solo Giulio Silenzi che in riva all’Adriatico deve aver fiutato il cambio d’aria. Bottino pieno della Schlein in larga parte della  provincia ad eccezione di Appignano, Cingoli, Colmurano, Fiuminata, Monte San Giusto, Montecassiano, nel seggio della frazione Porto di Potenza Picena, e a Sarnano. Pareggio a Monte San Martino con 25 preferenze ciascuno. Per la segreteria regionale in provincia Bomprezzi al 57.4% e la Bellomaria al 42.6%. Anche la Bomprezzi si è aggiudicata la maggior parte dei Comuni del Maceratese, tranne: Caldarola-Cessapalombo, Civitanova alta, Loro Piceno, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle e Recanati.

Ancora stamattina lo stupore regna sovrano mentre già c’è chi immagina le prossime elezioni politiche, osserva il consigliere comunale Dem Maurizio Del Gobbo che aveva osservato una posizione silente sulle primarie: «Con la Schlein ha vinto la voglia di discontinuità, di cambiamento e di rinnovamento e chi era ai margini della politica e adesso ci si vuole impegnare.  Della Bomprezzi mi ha colpito l’idea che le candidature alle Regionali e Politiche debbono passare per le primarie evitando catapultati e cooptati da Roma: valorizzando persone che abbiano avuto quanto meno una esperienza politica amministrativa alle comunali»

Il commento del segretario provinciale Angelo Sciapichetti: «Abbiamo perso, è stato un voto espresso anche da persone che non si vedevano da anni ed hanno visto nella Schlein una posizione di rinnovamento che c’era anche in Bonaccini ma che non è stata percepita. Poi le primarie hanno delle regole che possono o meno essere condivise, ma queste ci sono e vanno rispettate ad iniziare dal fatto che non iscritti possano scegliere il segretario di un partito fatto di iscritti. I nuovi eletti sono stati legittimati da una forte partecipazione elettorale, se andiamo a leggere le liste regionali c’è una classe dirigente fatta di giovani che adesso devono rilanciare il partito». Riflessi locali nel partito? «Credo nessuno, c’è un nuovo segretario».

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I risultati delle primarie Pd nel Maceratese per la scelta della segreteria regionale (clicca sull’immagine per vedere i dati Comune per Comune)

Certo è che in provincia non si ricordava da anni un appuntamento di partito con Sciapichetti, Morgoni, Carancini, Micucci, Manzi tutti dalla stessa parte: solo Silenzi dall’altra parte, in direzione ostinata e contraria forse per il calcolo della probabilità, forse no. Sulla partecipazione alle primarie, Sciapichetti aggiunge: «Voglio ringraziare i tanti volontari che sono stati ai seggi e hanno reso possibile questo esercizio di democrazia che solo i democratici sanno organizzare. Partecipazione superiore ad ogni previsione,  nonostante tutto e tutti  il Pd c’è ed è fatto da persone in carne ed ossa che in silenzio, facendo la fila qualche volta anche sotto la pioggia, pagando 2 euro, hanno dato la risposta migliore a chi riteneva che il partito fosse finito e da archiviare.  Adesso una nuova classe dirigente, legittimata da un forte mandato popolare,  deve mettersi al lavoro per costruire un’alternativa vincente, seria e credibile alla destra che governa la Regione e il Paese».

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Meri Marziali

Per il fronte dei vincitori a parlare è Meri Marziali, coordinatrice regionale del comitato Schlein: «Insieme ad Elly Schlein, abbiamo scritto una pagina straordinaria. Lo abbiamo fatto grazie ad una donna che è stata capace di muovere un eccezionale entusiasmo, dentro ed intorno al Partito Democratico. Quell’entusiasmo che da anni si era spento nella nostra comunità politica, ma che siamo stati capaci di ritrovare confrontandoci per mesi con tantissimi cittadini. Abbiamo costruito questo percorso parlando di lavoro, di sanità, di ambiente, di futuro, di diritti. È stato faticoso, ma abbiamo scelto di esserci sin dal primo istante in cui Elly ha deciso di mettersi a disposizione. Insieme al segretario provinciale Luca Piermartiri ed al sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi abbiamo dato vita al suo comitato regionale, nel quale oltre ai compagni di Articolo Uno avevamo pochi amministratori locali ed eravamo solo 3 Sindaci. Nessun consigliere regionale e nessun parlamentare, infatti, ha appoggiato la candidatura di Elly Schlein. Per questo il risultato da noi ottenuto – con l’elezione nel collegio 2 delle Marche (Fm-Mc-Ap) di almeno 3 delegati all’Assemblea nazionale del Pd, avendo vinto in tutte e tre le province – è ancor più eclatante e segna quella discontinuità sulla quale ci siamo confrontati in tutta la regione, riempiendo sale da nord a sud. L’esito delle Primarie e l’elezione di Elly a segretario nazionale, quindi, ci danno una grande responsabilità, che eserciteremo perseguendo sempre l’unità di questo nostro partito. Lo faremo lavorando insieme e coinvolgendo le migliori forze del Paese. Personalmente, lo farò come unica delegata eletta nel Fermano, un ruolo importante che svolgerò dando piena rappresentanza al nostro territorio, soprattutto sui temi dell’occupazione, delle infrastrutture, della sostenibilità e della ricostruzione post sisma.  Da oggi, finalmente, la sinistra – la nostra sinistra può rimettersi in cammino».

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