«Danni ingenti per le aziende agricole,
velocizzare campionamenti e analisi»

ROGO ALLA RIMEL - Coldiretti preoccupata dalle conseguenze che stanno pagando gli agricoltori in seguito all'incendio nell'azienda di Pollenza: «Hanno dovuto sospendere le attività di vendita. Abbiamo scritto a prefetto, Regione, Provincia e Comuni per chiedere chiarezza e celerità»

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Il rogo alla Rimel

Incendio alla Rimel, Coldiretti Macerata: «Aziende agricole in grave difficoltà, vogliamo risposte certe in tempi brevi». La richiesta che viene fatta alle autorità sanitarie chiedono «di velocizzare campionamenti e analisi perché la sospensione precauzionale della raccolta e della commercializzazione degli ortaggi sta mettendo in serie difficoltà gli agricoltori». Lunedì notte l’incendio nell’azienda di Casette Verdini di Pollenza, l’Arpam dovrà mandare i risultati delle analisi dopo quelli preliminari dell’aria realizzati dalla centralina mobile.

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«C’è forte preoccupazione – dice Coldiretti – tra le aziende agricole della vallata del medio Chienti ancora sottoposte alle ordinanze sindacali. Gli agricoltori hanno dovuto sospendere le attività di vendita, anche diretta, nei punti aziendali o nei mercati agricoli con i relativi danni economici. Per questo abbiamo inviato una missiva a prefetto, Arpam, Asur, Regione, Provincia e Comuni interessati per chiedere chiarezza e celerità».

«I prodotti ortofrutticoli freschi – spiega Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata – sono facilmente deperibili e non possono essere lasciati in campo; inoltre una volta raccolti si possono conservare, con aggravio di costi, solo per pochi giorni. A questi si sommano i danni indiretti per tutte le aziende (non solo orticole) legate alla perdita di ingenti fette di mercato a seguito della chiusura di alcuni mercati, della disdetta degli ordini, della chiusura dei propri punti vendita nell’area prossima all’incendio e in termini più generali per la paura di frequentare tali aree. Auspichiamo siano già state messe in atto tutte le azioni necessarie per dare risposte certe in tempi brevi. Il settore, senza averne colpa, sta subendo ingentissimi danni. Se l’emergenza dovesse proseguire si metterebbero a rischio la sostenibilità e la sopravvivenza stesse delle imprese coinvolte, oltre all’intero indotto orticolo della media vallata del Chienti».

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