La presentazione al Lauro Rossi
di Alessandra Pierini (foto di Fabio Falcioni)
“L’arte, oro della provincia di Macerata”. È questo il messaggio promosso dalla Fondazione Carima che ha festeggiato il trentennale con un evento al teatro Lauro Rossi di Macerata e con la pubblicazione “Architettura nel maceratese fra medioevo e Novecento” del professor Cristiano Marchegiani.
Rosaria Del Balzo Ruiti
A parlare del nuovo ruolo della Fondazione, è stata la presidente Rosaria Del Balzo: «Sono 90 i milioni di euro riversati sul territorio e 3mila i progetti finanziati. Siamo stati vicini a tutti. Dopo il contraccolpo economico di Banca Marche, non ci siamo abbattuti, questo anche grazie alla nuova governance che rappresento e fatto da persone della società civile. Ci siamo rimboccati le maniche facendo diventare la fondazione un hub, i nostri uffici sono un salotto dove raccogliamo desideri e progettualità, cercando di diventare anche noi progettisti». Sottolineando l’opera di valorizzazione della cultura, del welfare e della sanità, oltre che la condivisione sociale «per lasciare una provincia più bella alle nuove generazioni. Quello che ci muove – ha aggiunto – è l’amore per le persone, la comunità e la provincia».
Marco Frittella
A sostenere le scelte della Fondazione, Marco Frittella, direttore Rai Libri e autore del libro “L’oro d’Italia” che ha sottolineato: «Una singola provincia motiva una trilogia su paesaggio, opere d’arte e architettura e migliaia e migliaia di pagine. Il patrimonio culturale e storico del paese non è solo l’anima ma anche l’occasione di crescita economica e sociale. Non va ingessato come fosse una mummia ma fatto vivere».
Cristiano Marchegiani
La pubblicazione presentata questa sera è la terza di una trilogia che nel 2003 ha affrontato il tema del paesaggio, nel 2018 quello delle opere d’arte e ora l’architettura. Ad affrontarlo il professor Marchegiano che legge gli edifici non solo dal punto di vista materiale perché ogni edificio è legato ad una complessità di rapporti maestranze, committente e fruitori: «Non è una storia dell’architettura ma tante storie, ognuna più o meno approfondita». Sul palco anche il segretario della Fondazione Gianni Fermanelli: «Con i miei 25 anni in fondazione – ha detto – ne sono il dinosauro». Ha quindi ringraziato tutti quanti collaborano in mille modi con la Fondazione. Ha presentato la serata il conduttore Rai Paolo Notari.
In platea: il prefetto Flavio Ferdani, il vescovo Nazzareno Marconi, il questore Vincenzo Tromabadore e il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dei carabinieri
Il consigliere regionale Romano Carancini con gli assessori Paolo Renna e Francesca D’Alessandro
Il sindaco Sandro Parcaroli con la direttrice dell’Av3 Daniela Corsi
Il direttore artistico dello Sferisterio Paolo Pinamonti (a sinistra) con l’assessore Katiuscia Cassetta e il neo sovrintendente dell’Arena Flavio Cavalli
La stretta di mano tra Sandro Parcaroli e il neo sovrintendente dello Sferisterio Flavio Cavalli. Con loro Katiuscia Cassetta e Paolo Pinamonti
Vando Scheggia e Rossella Ghezzi, presidente e direttore dell’Accademia di belle arti
Flavio Cavalli e Paolo Pinamonti
“Altri Luoghi”, Palazzo Ricci riapre con un viaggio nel patrimonio nascosto
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Presidente Del Balzo,
vorrei ricordarLe che Lei sta gestendo i soldi delle imprese, degli artigiani e dei cittadini marchigiani tutti che avevano rapporti con Banca Marche, banca di cui la Fondazione era proprietaria. Ora ritengo opportuno, per il rispetto di noi tutti, che tali ricorrenze siano più sobrie, anzi, sarebbe opportuno che non c’è lo ricordaste affatto per quanto da noi passato per colpa della Fondazione e di Banca Marche.