Orafo stroncato da un male a 54 anni
«Una persona bella ci ha lasciato»

ADDIO a Lorenzo Perucci, lascia una moglie e una figlia. Aveva il laboratorio a Macerata e viveva a Civitanova. Il ricordo dell'amica Manuela Berardinelli

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Lorenzo Perucci

 

Stroncato da un male a 54 anni l’orafo Lorenzo Perucci. Lascia una moglie e una figlia. Aveva lo studio a Macerata e dopo il matrimonio viveva a Civitanova. Il suo cuore ha smesso di battere martedì, dopo aver lottato contro una terribile malattia. Ieri l’ultimo saluto.

«Una persona bella ci ha lasciatoricorda l’amica Manuela Berardinelli – Ieri il sacerdote nell’omelia ha detto che nostro Signore chiama a se le persone buone, mentre gli altri li lascia sulla terra per permettere la conversione. Lorenzo era una persona buona, aveva sempre un sorriso, una parola gentile per tutti, sapeva ascoltare, era attento agli altri. Ho avuto la fortuna e il privilegio di essergli amica da un tempo infinito. Quando ero preoccupata per qualcosa andavo nel suo scrigno, così chiamavo il suo laboratorio (in via Lauro Rossi 2 detta Cocolla – quartiere antico vicino al Duomo), tanto era elegante nella sua semplicità, già solo il modo in cui mi accoglieva trasmetteva serenità. Poi ascoltava, senza mai l’ombra di un giudizio, aveva sempre una parola di conforto, di comprensione, che non risolveva il problema però lo faceva essere meno pesante. Era così con ogni persona che faceva parte della sua vita».

«Di certo non un santo – continua Berardinelli – era una persona per bene, sapeva dire il suo pensiero senza imporlo, sempre con grande rispetto per l’altro. Un grandissimo professionista le sue mani sapevano creare capolavori traducendo in monili le richieste, i desideri dei clienti, che poi alla fine non erano solo clienti diventavano tutti amici, perché Lorenzo aveva la capacità empatica di sapersi rapportare con ognuno. Amava la sua famiglia, gli amici, il suo lavoro, la vita. Lorenzo Perucci ci ha lasciato a soli 54 anni. Non si può dire però addio ad un amico vero, impossibile. L’affetto condiviso non si perde mai, diventa parte di noi. Il bene non ha limiti, il legame va oltre ogni barriera. Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto (Giovanni 12,24-26). A nome della famiglia un sentito ringraziamento a tutti per la vicinanza e la partecipazione al loro grande dolore, in particolare ai medici e agli operatori degli ospedali di Civitanova e Macerata, alla dottoressa Brandes con tutta la sua equipe di Bellaria, ai colleghi orafo argentieri che con grande generosità hanno sostenuto Lorenzo».



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