Giardino invaso da un cane feroce:
«Ha ammazzato il nostro cagnolino,
poi mi ha morso e inseguito»

POTENZA PICENA - Choc per una famiglia quando un Corso nero dei vicini ha scavalcato la recinzione. Pietro Vitali: «Li avevamo avvisati di stare attenti. Il nostro cane si è sacrificato per noi. Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri Forestali»
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Pietro Vitali con il dito fasciato vicino alla recinzione che il cane ha saltato

di Gianluca Ginella

Cane salta la recinzione, entra nel giardino vicino, uccide un cagnolino, morde il proprietario (dell’animale ucciso) che cercava di bloccarlo e poi lo insegue fino a casa. Questo il lunedì mattina choc vissuto da una famiglia di Potenza Picena. A raccontare a Cronache Maceratesi l’accaduto il proprietario del cagnolino ucciso, Pietro Vitali. Tutto comincia sabato con l’arrivo di alcuni villeggianti nella casa vicina, che viene affittata per le vacanze. «Ho visto che avevano due cani, c’era un grosso Corso nero, e quando ho visto che cercava di saltare la recinzione li ho avvisati perché la recinzione è bassa ed è giusto un divisorio delle proprietà. Anche lunedì mattina mia moglie, alle 8,30, glielo ha ridetto. Loro si sono limitati a richiamare il cane» continua Vitali. Un’ora dopo l’uomo sente la moglie urlare in giardino e chiamarlo. Lui esce di casa e vede il cane Corso, secondo quanto ha poi denunciato ai carabinieri Forestali di Recanati, che azzanna uno dei loro cagnolini, uno Prague ratter (Ratto di Praga), piccolo piccolo, di nome Orlando.

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La recinzione che il cane ha scavalcato

«Quando ho visto questa scena ho cercato di salvare il cagnolino e ho bloccato il cane Corso – continua Vitali -. Purtroppo era tardi e l’ha ucciso. Mentre lo tenevo al collare ha morso anche me. Mia moglie è rientrata in casa dove c’erano le mie figlie, una grande di 21 anni, l’altra piccola di 5, e a quel punto sono corso verso casa. Il cane mi ha inseguito ringhiando ed è riuscito a infilare la testa all’interno della porta. La mia figlia maggiore ha preso una scopa e ha iniziato a colpirlo sul muso riuscendo a farlo uscire. Nel fare questo ha pure urtato un lampadario che è caduto, ferendola ad un braccio». Pochi minuti dopo il proprietario del cane è entrato nel giardino e ha preso l’animale «lo ha portato via con la forza, lo prendeva a pugni» continua Vitali. La moglie di Vitali è poi corsa dal veterinario sperando di salvare la vita al cagnolino. Ma ormai non c’era più nulla che si potesse fare. «Lo avevamo da sette anni, l’abbiamo comprato in Germania – dice Vitali -. Si può dire sia cresciuto insieme alla mia figlia più piccola, per lei era il suo cane. Purtroppo ha dovuto assistere a quella scena in giardino. Il nostro cane si è sacrificato per noi, penso che se trovava la bambina l’avrebbe ammazzata». L’uomo a causa del morso del cane è andato in pronto soccorso. Poi lui e la moglie hanno fatto denuncia ai carabinieri Forestali.

«Voglio sensibilizzare su quanto accaduto. I proprietari del Corso sono stati degli incoscienti, i cani grossi bisogna saperli tenere, e così ci è andato di mezzo quel mio povero cagnolino» conclude Vitali.



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