di Mauro Giustozzi
Salta l’edizione 2022 de La Notte dell’Opera? Dai vertici del Mof non arrivano indicazioni di sorta in merito a quegli aspetti preparatori necessari per arrivare poi all’organizzazione di un evento entrato nella tradizione della stagione lirica maceratese, ed il timore che serpeggia in città è che dopo un decennio dalla sua creazione ad opera del direttore artistico di allora, Francesco Micheli, quest’anno non ci sarà alcuna Notte dell’Opera.
Del resto di questo non si è parlato affatto alla presentazione ufficiale della stagione del Mof 2022 non si è fatto alcun accenno, così come nelle successive settimane si è parlato di prevendita biglietti, il progetto dei Cento Mecenati ma nessuna parola è stata spesa per la Notte dell’Opera, che nel corso di un decennio è diventata un’appendice importante della stagione operistica dello Sferisterio sia per gli aspetti partecipativi e preparatori che coinvolgono tante realtà cittadine, dalle associazioni ai commercianti, dalle scuole ai diversi quartieri della città invasi dalla musica.
Danze, concerti, acrobazie e spettacoli per bambini hanno rappresentato momenti di incontro della comunità maceratese nelle strade e nelle piazze, con molti turisti che salgono anche dalle zone costiere per partecipare alla festa popolare legata alla lirica. Una Notte dell’Opera che è stata sempre all’insegna della collaborazione tra istituzioni, commercianti, aziende, artisti e pubblico, che ha visto negli ultimi anni lavorare assieme sponsor e istituzioni come il Banco Marchigiano Credito Cooperativo Italiano, l’associazione Arena Sferisterio, il comune di Macerata e Confcommercio Marche centrali. Con un bando collegato agli spettacoli che sarebbero poi andati in scena in quella serata relativi a progetti artistici di teatro musicale, di ricerca o di strada con una forte capacità comunicativa, aperto a singoli professionisti, team artistici e associazioni, italiani o stranieri che ha visto alla fine premiati 7/8 di questi progetti poi eseguiti durante la Notte dell’Opera.
Ad oggi nessuna comunicazione ufficiale è ancora giunta, ma dalle indiscrezioni che filtrano sembra che la Notte dell’Opera 2022 quest’anno non si farà. Una scelta definitiva non è ancora stata presa dal nuovo direttore artistico del Mof, Paolo Pinamonti, ma la sensazione è che si vada in discontinuità rispetto ai suoi predecessori. Intercettato all’aeroporto di Lisbona, dove stava per imbarcarsi su un volo, il nuovo direttore artistico del Mof, Paolo Pinamonti, ha solamente dichiarato che «al momento sulla Notte dell’Opera non posso dire nulla, posso solamente dire che stiamo lavorando con grande attenzione sulla stagione lirica». Questo silenzio calato sulla Notte dell’Opera ha già messo in allarme molte attività commerciali che, oltre a collaborare all’iniziativa abbellendo le vetrine e contribuendo alla realizzazione degli stessi eventi in programma in quella giornata, vedevano in questo appuntamento l’occasione di fare buoni affari per il movimento di persone che porta in città ad assistere agli spettacoli legati alla stagione lirica e di conseguenza un traino economico non indifferente anche e soprattutto in questi momenti difficili segnati prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina.
La Notte dell’Opera è nata nel 2012 da un’intuizione dell’allora direttore artistico del Mof, Francesco Micheli, proprio per creare un evento che portasse la lirica fuori dallo Sferisterio, nelle vie e piazze della città, in mezzo alla gente. Col passare degli anni si è trasformata in un appuntamento tradizionale, di richiamo nel cuore dell’estate maceratese. Anche la precedente direttrice artistica Barbara Minghetti ha continuato a promuovere la Notte dell’Opera sino all’edizione dello scorso anno, quella del centenario della prima rappresentazione andata in scena allo Sferisterio. Che potrebbe essere stata anche l’ultima Notte dell’Opera.
Una manifestazione dedicata all'opera, all'arte che era diventata negli anni una sagra della porchetta e affini per far lavorare le attività. La penultima edizione dislocata nei vari quartieri ha rappresentato la più becera delle manifestazioni, una vera e propria peracottata. Fortunatamente la direttrice "artistica" Barbara Minghetti è stata sostituita, lei che viveva solo video, post e social. Serve una pausa per poi riformularla dandogli più dignità!
In effetti, basta che qualcosa funzioni e te la ritrovi per il prossimo decennio.
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Speriamo che non lo faccia piu’ la notte dell’OPERA xche’ e’ veramente un’occasione di ubriachezza assoluta di tutti, secondo me fa’ molto bene.
Sicuramente l’ idea era buona, sopratutto per avvicinare le giovani generazioni alla lirica, la cosa da non fare era di non farla scadere come una festa da sagra, assolutamente il livello doveva essere di qualità come richiede l’ opera lirica.
Concordo pienamente con il Sig. Giri, è il caso di sostituirla con esibizioni canore di giovani cantanti lirici (tipo festival di voci nuove) da effettuare nelle varie piazze cittadine durante la stagione lirica. Sarebbe una grande opportunità per far conoscere il “bel canto” ai giovani e un grande movimento per tutta la Città. Immaginate due manifestazioni alla settimana da metà giugno a metà agosto.
Non si pianga. Abbiamo in città un direttore artistico che è musicologo e dunque in grado di fare al meglio il lavoro che gli compete: organizzare una stagione lirica di qualità, dai musicisti ai cantanti, dalle firme per le regie a quelle per le scene (ma prima musica e voci, grazie).
Possiamo agevolmente sopravvivere senza i baracconi. O almeno senza quel tipo di baracconi, totalmente inutili e fuorvianti in relazione alla bellezza dell’opera.