Nel corso degli accertamenti i militari della stazione carabinieri Forestali di San Severino, hanno svolto un accertamento in un allevamento di ovini nelle campagne di Treia. Con loro anche personale Asur. Dagli accertamenti condotti sono emerse diverse irregolarità: in ordine alla regolare denuncia dell’allevamento alle competenti strutture, alla corretta identificazione degli animali e relativa provenienza ed alla tenuta dei registri di stalla. Sono stati sequestrati gli animali presenti: 3 agnelli e 5 capre, per poter consentire all’autorità sanitaria di procedere all’identificazione ed alla profilassi.
Multa di 13mila euro per l’allevatore. Inoltre i militari hanno scoperto, nelle pertinenze dell’allevamento, una gabbia-trappola a scatto, con all’interno un’esca costituita da una carcassa di agnello, presumibilmente collocata per catturare predatori selvatici (lupi, volpi, faine). Si tratta di un dispositivo considerato “mezzo di caccia non consentito”, pertanto è stato sottoposto a sequestro penale per la successiva confisca e distruzione. Il presunto utilizzatore è stato denunciato.
I Forestali evidenziano che l’attività svolta è mirata a salvaguardare sia interessi pubblici ed in particolar modo la sicurezza alimentare, sia i diritti degli animali con riferimento alle normative sul benessere degli stessi. Le carni messe in commercio o prodotte per autoconsumo familiare devono provenire da animali di “origine certa” e sui quali siano state effettuate le prescritte profilassi sanitarie e che provengano da allevamenti autorizzati che rispettino le normative igienico-sanitarie e di benessere animale. Le carni, inoltre, devono provenire da animali regolarmente macellati e che siano stati sottoposti a visita sanitaria.
(Redazione Cm)
poveri agnellini
Povera Italia
Povero allevatore !!
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