Scopre che la figlia di 19 anni è incinta e va all’azienda dove lavora l’uomo con cui la ragazza aveva una relazione con l’intenzione di ucciderlo con un’ascia: arrestato per tentato omicidio e atti persecutori un operaio macedone di 49 anni, da tempo residente in provincia. È successo ieri pomeriggio a Corridonia. Ma la vicenda era iniziata il giorno precedente quando il 49enne aveva iniziato a dire a persone che conosceva che doveva uccidere l’uomo che aveva messo incinta la figlia. Le sue parole erano state prese sul serio e qualcuno aveva chiamato i carabinieri per avvisarli della cosa. I militari erano andati a parlare con il 49enne che aveva ammesso che doveva uccidere quell’uomo perché aveva messo incinta la figlia e glielo imponeva la sua tradizione. Dalle parole l’uomo ieri è passato ai fatti. Innanzitutto, secondo quanto accertato dai carabinieri, andando a comprare un’ascia in un negozio di Piediripa di Macerata. Poi con l’ascia nel portabagagli dell’auto si era presentato davanti all’azienda dove lavora l’uomo che ha messo incinta la figlia. Si tratta di una persona di diversi anni più grande della ragazza e che lavora, come operaio, in una azienda di Corridonia, in via Lorenzo Lotto. La titolare della ditta ieri aveva notato la presenza del 49enne che aspettava davanti all’azienda e aveva chiamato i carabinieri. I militari giunti sul posto hanno trovato il 49enne, poi hanno perquisito l’auto e hanno trovato un’ascia della lunghezza di 70 centimetri e del peso di 1,4 chili. Sentito il magistrato, hanno arrestato il 49enne per tentato omicidio, visti i propositi espressi di uccidere l’uomo che ha messo incinta la figlia. La scure è stata sequestrata insieme a cinque coltelli da cucina di grosse dimensioni trovati nella sua abitazione durante la perquisizione. Il 49enne è stato portato nel carcere di Montacuto di Ancona.
(Ultimo aggiornamento alle 16,25)
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Importiamo civiltà…
stiamo sereni…
Rispettiamo la loro cultura all’avanguardia , che presto sarà anche la nostra come disse la boldrina.
Pericolo pubblico, però è stato fatto il processo alle intenzioni. Adesso ti arrestano, prima di compiere il fatto, potremmo chiamarla prevenzione. Ed oraa ?? Non potrà stare dentro a vita, per un reato che non ha ancora commesso !
Sempre meglio arrestare preventivamente che dopo che ci è scappato il morto… eh, glielo impone la tradizione… ma come può esserci integrazione con culture così distanti che non rispettano il primo indiscutibile valore assoluto: la persona e la vita umana.
Mah.
Giuliano Principi non fare di tutta l’erba di un fascio ,come la chiami la cultura di quello che ha ucciso il figlio di 10 anni ???
Se devi commentare commenta che abbia un senso
E poi vorrei sapere di quale tradizione si riferisce il giornalista, sono proprio curioso