di Laura Boccanera
Macerata crolla nella classifica Foodinsider per apprezzamento della mensa scolastica, dall’undicesimo posto al 25esimo. Un salto indietro che la colloca a metà classifica sui 54 comuni presi in esame dal rating. In fondo alla classifica, stabile come lo scorso anno, al 46esimo posto c’è Civitanova. Un risultato che farà discutere dal momento che il tema della refezione scolastica è stata spesso al centro del dibattito. Su Civitanova da anni ormai l’associazione “Insieme cambiamo la mensa” si batte per richiedere una serie di migliorie, il pasto da casa e un menù elaborato da un nutrizionista ponendo particolare attenzione ai prodotti utilizzati dalla All food che ha in appalto il servizio. A Macerata la scelta dell’amministrazione di non gestire più direttamente la mensa e chiudere il servizio interno in via sperimentale ha provocato le critiche da parte dei genitori. Ora il rating sembra confermare che un peggioramento ci sia stato. Un calo si era registrato già lo scorso anno quando Macerata scese dalla settima all’undicesima posizione.
Tra le marchigiane invece esulta Fano, che lo scorso anno al secondo posto ora guida la classifica al primo avendo surclassato Cremona. Jesi scivola invece al quarto posto (era terza) per fare spazio a Parma che arriva al secondo posto del podio. Il metodo di indagine utilizzato per il rating da Foodinsider valuta l’equilibrio e l’impatto sull’ambiente di una cinquantina di menu scolastici italiani rappresentativi del 28% circa del panorama della ristorazione scolastica a livello nazionale. Per l’indagine è stato adottato l’impianto del questionario “Menù a punti” sviluppato dall’Asl2 di Milano. I parametri del questionario si basano sulle linee guida della ristorazione scolastica, sulle raccomandazioni dell’Oms, le indicazioni della Iarc e i Criteri Ambientali Minimi (Cam). Foodinsider raccoglie i dati del questionario, li verifica e li sottopone all’attenzione delle amministrazioni coinvolte, o all’operatore sanitario a cui compete l’approvazione del menù, o ai fornitori del servizio, affinché possano integrare o correggere eventuali informazioni. La valutazione evidenzia un punteggio complessivo e punteggi specifici per diversi parametri e in cima alla classifica si trovano i menù che hanno ottenuto un punteggio più alto e, sulla carta, risultano essere equilibrati e in linea anche con le raccomandazioni dell’Oms.
«A nessuno fa piacere vedere le mense scolastiche di Macerata perdere posizioni nella classifica nazionale, invece di guadagnarle. Dispiace molto – commenta Stefania Monteverde, ex assessora alla Scuola e attuale consigliera comunale per la lista civica Macerata Bene Comune -. L’indagine di Foodinsider conferma quanto i comitati dei genitori, e anche noi in Consiglio comunale, stiamo dicendo da mesi: lo smantellamento delle cucine interne voluto dall’attuale amministrazione di Macerata e dall’assessora alla Scuola, Katiuscia Cassetta, porta inevitabilmente ad una diminuzione della qualità del servizio». Monteverde aggiunge che «ho lavorato per anni al progetto “MenseVerdiBio” difendendo le cucine interne, introducendo il biologico, ottenendo in premio oltre 400.000 euro di finanziamenti ministeriali, sostenendo programmi di educazione alimentare come PappaFish». Monteverde continua: «mi auguro solo che questa amministrazione ripensi le sue scelte sbagliate. Non si fanno economie né esperimenti con i diritti dei bambini. Ci auguriamo che Macerata il prossimo anno torni a guadagnare le prime posizioni e torni ad essere un modello come lo è stata con le “MenseVerdiBio”. Noi su questo diamo la nostra disponibilità a collaborare».
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A Civitanova questa lamentela è più feroce, molto feroce e da anni e come risultato si scivola ulteriormente, oramai per poco visto che si finirà con le continue giustificazione della Capponi a toccare la coda della classifica e poi ti fermi per forza. Comunque il sindaco crede di aver trovato un metodo per ovviare a ciò che di veramente importante non vuole risolvere. Accoglie tutta una miriade di proposte di cui tante nate prima di lui che sembrano opera sua, tagliando nastri e facendosi continuamente fotografare. Molte di queste iniziative non offendono di certo la sua intelligenza. Il troppo storpia, provoca nausea e crisi di rigetto, meglio scrivere vomito sennò sembra un trapianto andato a male proprio come quello che ha fatto, sostituendo il voto dei cittadini e cambiando pure il suo diventando un adorabile forzista azzurro al pari del simpaticissimo Gasparri.