Scuola, tampone di fine quarantena:
risolto corto circuito sul pagamento
ma il caso arriva in Consiglio regionale

SANITA' - E' arrivata oggi la circolare dell'Area Vasta 3 ai direttori di distretto: basterà il codice di esenzione "P01" per effettuare il test nei laboratori privati che avranno un budget extra. La consigliera M5S Simona Lupini a Saltamartini: «Ci assicuri che situazioni del genere non si ripeteranno»
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di Alessandra Pierini

Tamponi a pagamento per sospendere la quarantena scolastica al quattordicesimo giorno, finalmente risolto il corto circuito. Basterà che medici di base e pediatri inseriscano il codice esenzione “P01” nella ricetta rossa perché il tampone sia svolto gratuitamente in qualunque laboratorio privato. La comunicazione ufficiale da parte della direzione dell’Area Vasta 3 è arrivata questa mattina ai direttori di distretto, i quali a loro volta dovranno comunicarlo a medici e pediatri. Intanto la consigliera M5S Simona Lupini interrogherà sul caso l’assessore Filippo Saltamartini. Tutto era cominciato la settimana scorsa quando i genitori degli alunni e delle alunne di una classe della scuola elementare Quartiere Pace a Macerata si erano trovati, alla vigilia del quattordicesimo giorno di quarantena, una comunicazione dell’Asur che comunicava di non poter effettuare i tamponi direttamente. L’alternativa: un tampone a pagamento. Fino al giorno prima i tamponi per il rientro in classe al quattordicesimo giorno erano stati gratuiti. I genitori si sono mobilitati e hanno attivato anche una colletta per chi non poteva permettersi il tampone. Daniela Corsi, direttrice dell’Area vasta 3, aveva rassicurato di aver attivato l’iter per fare tamponi negli ambulatori privati con una impegnativa e per il rimborso da parte di chi aveva già pagato. I genitori della scuola Pace ma anche quelli di tante altre scuole della provincia che si sono trovate nella stessa situazione, o che comunque ci si troveranno a breve, hanno tentato di procedere in questo senso ma a medici e pediatri non era stata ufficializzata la procedura. Allo stesso tempo i laboratori privati hanno rifiutato le somministrazioni gratuite che sarebbero state extrabudget. Quindi molti hanno già pagato per garantire ai figli il rientro in classe. Questa mattina arriva l’ufficialità, da parte della dottoressa Corsi: «Da parte nostra abbiamo messo in atto tutto quanto necessario».

 

Simona Lupini M5S

Simona Lupini M5S

Intanto il caso dei tamponi a pagamento per gli alunni della scuola Quartiere Pace dell’istituto “Fermi” di Macerata arriva in Consiglio Regionale con una interrogazione della consigliera 5 Stelle Simona Lupini e della sua collega Marta Ruggeri.

«Sui tamponi, purtroppo, si è creato un mercato del tutto sregolato a livello nazionale: i costi cambiano da regione a regione, e per le famiglie un tampone molecolare può essere una spesa rilevante. E’ inaccettabile condizionare il tracciamento alla disponibilità economica delle persone, tanto più se si tratta di prestazioni che dovrebbero essere gratuite gratuite, come il tampone di fine quarantena» dichiara la consigliera Lupini. Conclude: «Chiederemo all’assessore Saltamartini di intervenire sulla questione, e di assicurare che casi del genere non si ripetano: il sistema di tracciamento è sotto stress, e gli operatori fanno un grande lavoro, se c’è bisogno di ulteriori risorse per farlo funzionare a pieno regime vanno stanziate».

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