Centro vaccinale di nuovo chiuso,
decine di prenotati tornano a casa

SAN SEVERINO - E' la terza volta che succede in pochi giorni, all'esterno nemmeno un cartello per la data di oggi. I presenti lamentano il mancato preavviso

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I cartelli all’ingresso del punto vaccinale di San Severino

 

di Monia Orazi

Non c’è due senza tre, dice il detto popolare. Anche questa mattina, per la terza volta in pochi giorni, disagi al centro vaccinale di San Severino, rimasto inspiegabilmente chiuso, nonostante ci fossero decine di persone prenotate, tra anziani e richiami, per vaccinarsi. La prima volta era accaduto lo scorso 27 aprile, la seconda il primo maggio, la terza oggi.

san-severino-vaccini-2-325x244Chi si è presentato per l’appuntamento previsto il 3 maggio, ha trovato le porte del cinema Italia adibito a sala per le vaccinazioni, sbarrate senza nessuno presente. Per oggi c’erano una serie di prenotazioni per le vaccinazioni e coloro che si sono regolarmente presentati con genitori anziani magari prendendo ferie e preparandosi, arrivando dai centri limitrofi a San Severino, hanno trovato la porta a vetri della sala Italia con affisso un cartello che dice che il 1 maggio il centro vaccinale è chiuso e di presentarsi l’ indomani. Niente di più, riguardo alla chiusura di oggi non c’era nessun cartello ad avvertire oltre a quelli già affissi da tempo riguardanti la sospensione delle vaccinazioni per il personale scolastico e la somministrazione del vaccino AstraZeneca per la fascia di età tra i 60 ed i 79 anni. Alcuni questa mattina hanno espresso il loro disappunto per questa situazione, principalmente perché non c’era nessuno a cui rivolgersi per avere spiegazioni. Solo grazie all’azione dei volontari di Protezione civile, in occasione di precedenti disguidi, sono state fatte delle telefonate. Il problema potrebbe essere causato dal fatto che il centro vaccinale di San Severino lavora a giorni alterni con quello di Camerino e che non vi sia raccordo con il sistema delle prenotazioni, che avvengono tramite sito delle Poste o via telefono. Ancora una volta in pochi giorni a fare le spese di questo disservizio sono stati anziani e chi li ha accompagnati, già per quanto si è verificato nei giorni scorsi sono giunte le scuse dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini e del sindaco Rosa Piermattei, durante il consiglio del 30 aprile.

 



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