di Luca Patrassi
Approvato il decreto legislativo sulla base della proposta della commissione tecnica guidata dal presidente dell’Istat con un gruppo di docenti universitari di varie materie (Diritto costituzionale, Geografia, Sociologia tra le altre), la riforma dei collegi elettorali attende i tempi tecnici di conversione. Se si dovesse andare al voto con il sistema attuale, le Marche si troveranno immerse in maxicollegi elettorali che esprimerebbero 15 parlamentari contro i precedenti 24. In Italia si passa da 945 parlamentari a 600. Per la Camera dei deputati le Marche, con una popolazione di 1.541.319 abitanti al censimento del 2011 e 227 comuni alla data della relazione, sono incluse in un’unica circoscrizione elettorale che comprende le province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino. La legge 51/2019, applicata secondo le modifiche introdotte dalla legge costituzionale 1/2020, assegna alla circoscrizione Camera 4 collegi uninominali (385.330 la popolazione media per collegio uninominale) e 6 seggi plurinominali, per un totale di 10 seggi. Per il Senato della Repubblica le disposizioni di legge richiamate assegnano alla regione 2 collegi uninominali e 3 seggi plurinominali, per un totale di 5 seggi. Dunque i marchigiani potrebbero trovarsi ad esprimere una preferenza solo in 4 collegi uninominali della Camera e in due del Senato. Alla Camera, Macerata avrà un collegio che comprenderà l’intera provincia con l’aggiunta di Castelfidardo, Loreto, Sirolo e Numana, questo al fine di rendere omogenei i collegi sul fronte del numero degli abitanti. Quanto al collegio uninominale del Senato, Macerata è inserita con Fermo ed Ascoli.
«Per la formazione – è scritto nella relazione dei tecnici – dei collegi uninominali della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica viene infatti calcolato l’ammontare medio della popolazione dei collegi della circoscrizione e sono determinati i valori soglia (+/- 20% rispetto alla media) da rispettare. La continuità territoriale all’interno dei collegi è assicurata garantendo che essi aggreghino sempre unità amministrative con parte di perimetro in comune. Il criterio relativo alla non divisibilità del territorio di un comune è rispettato, salvo i casi imposti dalla dimensione demografica come avviene per i comuni capoluogo di città metropolitana con popolazioni elevate. Viene favorita l’integrità delle unità amministrative (province e città metropolitane) e funzionali (sistemi locali) sulle quali i collegi insistono. In particolare – continua la relazione – ovunque possibile il collegio uninominale coincide con il territorio di una provincia, ovvero di una sua parte, ovvero include integralmente due o più province fino a raggiungere la dimensione demografica consentita; qualora l’inclusione integrale delle unità amministrative non permetta di rispettare le soglie di popolazione, vengono utilizzati i sistemi locali che vi insistono, minimizzando il numero di province da frazionare, procedendo alla “cessione/acquisizione” di sistemi locali interi e privilegiando la ricomposizione di quelli inter-provinciali. Il ricorso ai sistemi locali, indicato espressamente per la Camera dei deputati, viene utilizzato, in generale, anche per il Senato della Repubblica in modo da facilitare il raccordo fra le geografie elettorali delle due camere parlamentari».
Per le Marche una gravissima perdita ...soprattutto la provincia di Macerata!!!! Una boiata il referendum !!!! Il guadagno è per le regione a maggiore densità di territorio e popoloazioni ...per noi delle Marche ,Umbria,Molise ecc proprio no!!!!!
Se il problema era il costo dei parlamentari, bastava tagliare gli stipendi. E magari reintrodurre le preferenze...
Sempre troppi considerati i risultati
Dedicato a tutte le pecore che hanno votato "sì". Non si risparmia nulla e si perde una fetta di rappresentanza popolare. Grazie Di Maio, grazie Zingaretti.
Detto fatto, meno rappresentanti e 0,... di risparmio... Applausi
Ce lo meritiamo. Forse capiremo che meno rappresentanti e un piccolo risparmio non è un successo ma un nostro fallimento. Pecorelle.
Quando si vota di pancia e non razionalmente.
Il governo del cambiamento...verso il baratro
Mi chiedo: quanti conoscono i parlamentari eletti la scorsa legislatura?
Per quello che contano i nostri rappresentanti...
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Adesso, di logica, dovrebbe toccare alle Regione. Ne ho sentito seppur vagamente, parlarne.Il risparmio con il taglio dei parlamentari è una inezia se confrontato con quello che ci sarebbe annullando le Regioni, salvando solo portieri, centralinisti e operai alla manutenzione e varie se non raccomandati pure loro. Come leggo sotto, bastava tagliare loro lo stipendio e si sarebbero tagliati da soli. Sarà divertente vedere la lotta fratricida che si aprirà in ogni partito per la ricandidatura.
Novecento quarantacinque parlamentari a livello nazionale, seicento con la riforma.
Nelle Marche: ventiquattro prima della riforma e quindici dopo.
Secondo il mio opinabile parere sono sempre troppi: fin quando ognuno di loro non sarà convinto che è stato delegato dal popolo per essere rappresentato secondo i principi costituzionali, e non sfruttando la delega per rappresentare le mafie, le lobby, i loro assurdi privilegi.
Il 16 Gennaio prossimo scade l’IMU, la tassa più odiata non perché non si vuole pagare, Ma perché è incostituzionale e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Se fossero onesti dovrebbero sentire la necessità di abolirla nelle prime ventiquattro ore, altrimenti non si definiscano rappresentanti del popolo, ma semplicemente TRADITORI.
Chiedo scusa mi correggo: l’IMU non scade il 16 Gennaio prossimo, ma il 16 Dicembre prossimo.
Sig. Guido Pelloni: beato lei che si sente tanto rappresentato. Io invece, mi sento tanto derubato e deluso fino al punto di odiare la politica per le troppe leggi incostituzionali che da settantadue anni politici senza scrupoli con il consenso diretto e indiretto dei cittadini, sgovernano il paese a vantaggio esclusivo dei loro luridi interessi.
Nel primo caso (provincia inserita con Fermo ed Ascoli) l’eletto sarà al 99% NON maceratese.
Nel secondo caso (collegio unico con l’aggiunta di Castelfidardo, Loreto…) l’eletto al 90% NON sarà maceratese…
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Abbiamo fatto un grosso affare a votare SI al referedum..