«Mia madre è ricoverata a 70 chilometri da casa quando a pochi passi c’è un ospedale con un reparto nuovo ma inutilizzato». E’ la storia di un cittadino di Treia che preferisce rimanere anonimo. Come lui molti altri vivono lo stesso disagio di fare chilometri per i familiari anziani, chi per arrivare a Camerino, chi ad Ancona o a Civitanova. «A Treia c’è un reparto di Cure Intermedie che è nuovo, è stato risistemato ed è pronto all’uso ma non viene attivato». Sono molti i residenti che stanno pensando di attivarsi con un comitato e una raccolta fondi per la riapertura del reparto, esigenza molto sentita dalla cittadinanza. «Chiediamo solo di sapere quando riaprirà e che venga fatto prima possibile». La loro richiesta arriva nel bel mezzo dell’emergenza Covid che richiede ottimizzazione del personale e delle strutture: «Proprio perché il momento è complicato crediamo che un reparto in più, non possa che far respirare altri reparti».
(a.p.)
È proprio una vergogna.
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Fate bene, fatevi sentire, Treia aveva un piccolo ospedale ma ben funzionante, peccato che chi di competenza ha deciso di chiede e trasformare, naturalmente l’amministrazione cosa fa , ci dorme sopra.
Si apprende ora che quel reparto è chiuso sin dal 23 aprile 2020 quando l’Amministrazione Comunale vantava l’assenza totale di Individui positivi sia nella locale Casa di Riposo che nel reparto Lungodegenza in questione. A prescindere dall’inspiegabilità in merito alla decisione di chiudere quel reparto il 23 Aprile (è ormai confermata a Treia la tendenza da parte dell’Amministrazione di comunicare solo ciò che porta o rafforza i consensi/VOTI), appare assolutamente incomprensibile la ragione della prolungata chiusura e la mancata riapertura ad oggi. Ove possibile, gradirei una spiegazione esaustiva che rimuova ogni dubbio, purtroppo ben giustificato.