Lo spettacolo Verdi legge Verdi con il pubblico sul palco
di Marco Ribechi
Lo Sferisterio si ribalta e il pubblico sale sul palco per ascoltare l’avvincente biografia di uno dei Maestri più grandi di sempre: Giuseppe Verdi. E’ sempre un’emozione assistere agli spettacoli del Macerata Opera Festival attraverso la formula palco Reverse che permette di avere, come splendido fondale, il maestoso colonnato dell’arena.
Massimiliano Finazzer Flory
Circa 200 i posti disponibili per “Verdi legge Verdi” per scoprire i dettagli, le passioni, le sconfitte e i trionfi del più grande genio italico, autore di alcune delle musica più eseguite e riprese in tutta la storia della musica mondiale. A vestire i panni del compositore uno straordinario Massimiliano Finazzer Flory che solo, si è avventurato in un lungo e complesso monologo con cui ha raccontato infiniti aneddoti, più o meno conosciuti, sul passato di Verdi. Con lui sul palco solo una scrivania, una sedia, e un pianoforte. Due però le presenze femminili che hanno impreziosito con la loro arte e abilità la performance teatrale: il soprano Viktoria Kholod e la pianista Claudia Foresi. Attraverso musica e canto hanno trasformato in suoni i sentimenti espressi da Flory/Verdi.
Il soprano Viktoria Kholod
Del compositore ad emergere è stata soprattutto la sua caratura morale e intellettuale e la volontà ferrea, incapace di chinarsi di fronte a qualsiasi autorità. Trattare i regnanti come l’uomo comune, e l’uomo comune come i regnanti, questo il suo spirito umano, teso a raccontare le passioni e le emozioni di tutti, e non di ritrarre una singola classe sociale magari per rendere omaggi a qualcuno di importante. Un uomo austero ma anche visionario, deciso, inamovibile, generoso e sempre rispettoso del lavoro degli altri. I fallimenti iniziali, i primi passi incerti nel mondo della musica e poi il successo, la nascita del Nabucco e l’amore incondizionato per Shakespeare. Il suo più grande capolavoro, come ammette a fine spettacolo lo stesso protagonista, non è però da rintracciare nella musica: si tratta della Casa di Riposo per Musicisti dove secondo le sue volontà, si trova il suo corpo e quello della moglie.Un luogo per aiutare chi si è dedicato alla musica senza poter mettere da parte del denaro, un luogo con le effigi degli antichi maestri di cui Verdi si sentiva particolarmente orgoglioso. Gli applausi del pubblico non sono mancati, richiamando all’inchino soprano, attore e pianista per ben tre volte. Tre il numero di Verdi, ripetizione utilizzata anche da Flory ogni volta che, nei panni del compositore, ha voluto sottolineare un concetto o un’espressione attraverso la parola.
Massimiliano Finazzer Flory e la pianista Claudia Foresi
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Il fatto che il compositore non si chini di fronte a nessuna autorità non è affatto una bella cosa. Lo stesso Socrate – bevendo la cicuta – si chinò di fronte alle leggi ed al potere di Atene. Il comportamento del compositore è speculare e ugualmente discutibile (è un eufemismo) rispetto a quello dei candidati sindaci, i quali si prostrano anche di fronte a chi non è per gli Italiani, in Italia, alcuna autorità (il vescovo della diocesi di Macerata).
Poi per motivi di sicurezza (resistenza statica) non tutto il pubblico sarà salito sul palco!