di Mauro Giustozzi
E’ un Fabio Giulianelli su di giri ed entusiasta della sua Lube che ha vinto tutto in questo 2019 ed è ora la squadra da battere a livello planetario.
LA LEZIONE di un imprenditore – Fabio Giulianelli durante la convention del Gruppo Lube a Civitanova
Giulianelli, come si sta in cima al mondo?
«Questo è sicuramente l’anno più bello della Lube volley nella sua oramai lunga storia. Vincere in Mondiale può essere un fatto fine se stesso, come impresa, come vittoria. Ma vincerlo dopo aver già conquistato uno Scudetto ed una Champions League è l’esatta dimostrazione che oggi nel mondo c’è solo una squadra che si chiama Lube. Dire questo è un qualcosa di emozionante e straordinario per me. Siamo la squadra più forte del mondo, che bella frase».
In passato quando non arrivavano i risultati si è spesso detto che la squadra non fosse all’altezza di un’azienda invece leader in Italia e nel mondo: stavolta questo gap è stato colmato?
«Se vogliamo rappresentare quello che significa tutta la nostra determinazione, tutta la nostra storia aziendale, devo mettere in evidenza quanto accaduto nel terzo set. Dobbiamo estrapolare quel terzo parziale di ieri e porlo come esempio eclatante della filosofia dell’azienda Lube. Quella determinazione nel lottare, nell’essere in difficoltà a livello ambientale, difficoltà tecnica: il riuscire a tenere, non retrocedere di un centimetro e nello stesso tempo tirar fuori tutte le energie per vincere quel set che si è poi dimostrato decisivo per la vittoria della partita. Quando abbiamo detto che avevamo una squadra con gli attributi, una squadra ignorante questa è stata la dimostrazione in quel terzo set che abbiamo voluto vincere. Era difficile resistere alla pressione del Sada Cruzeiro e dei suoi tifosi: ci siamo riusciti, siamo ripartiti in modo fantastico. Quel set è la storia della pallavolo Lube».
I meriti in questo successo sono di tante componenti, ma una citazione particolare se la merita Fefè De Giorgi arrivato in panchina giusto un anno fa e che ha guidato il club verso traguardi straordinari.
«Quando seguo le partite e vedo che qualcosa non va passa poco tempo che De Giorgi interviene prendendo il giusto provvedimento, la giusta scelta. E’ sempre lucido, molto responsabile, una professionalità che dà sicurezza ai giocatori prima ed a noi stessi. Rimanere lucido e non farsi trascinare dagli eventi quando giochi significa avere garanzie. E’ la forza di una bella persona e di un grande professionista. Questa squadra fatta di grandi campioni aveva bisogno di una guida che fosse anche superiore a loro e questo Fefè lo ha dimostrato in questo anno. Riconferma garantita? Tra noi basta una stretta di mano, non ci sono scadenze per nessuno figuriamoci per lui».
Lube che ha vinto tutto, ora come si guarda avanti in questa stagione?
«E’ la domanda che mi viene posta maggiormente in queste ore. Il modo di pensare dell’azienda Lube mi viene in soccorso. In azienda diciamo sempre che la cucina che abbiamo venduto ieri è superata, la cucina da vendere domani è quella più difficile. L’impresa è quella di domani. Quindi è la partita, o il trofeo, di domani che dobbiamo vincere. Questi successi ci hanno dato la consapevolezza e la forza di vincere la partita di domani. Sempre con umiltà e piedi a terra che ci ha contraddistinto come azienda e società di volley. C’è il lavoro, la passione la determinazione di tante persone dietro che non potrà mai essere deluso».
Quanto vale questo successo sportivo mondiale anche per il marchio aziendale Lube.
«Molto, davvero moltissimo perché è l’aspetto vincente, di chi crede alla conquista di un qualcosa che è sempre possibile se ci abbini lavoro e passione. Questa vittoria rappresenta proprio la consacrazione, l’aver raggiunto un grandissimo risultato. Per un’azienda di provincia come noi essere prima in Italia nel settore delle cucine ed avere la squadra di volley campione del Mondo significa che non è un caso. Il lavoro, la determinazione, la voglia di essere protagonisti e non solamente di partecipare, rispettando gli avversari ma con la consapevolezza che per vincere bisogna dare il massimo. Questo vale nell’azienda che vende le cucine e nello sport per avere la meglio su una concorrenza sempre agguerrita. La sfida è il sale, lo stress, la bellezza: vivere con lo stress è tanto bello, chi vuole la vita normale ha sbagliato squadra come ebbi modo di dire alla vigilia della finale di Berlino ai miei giocatori».
Civitanova si gode questo triplete di successi che conferma la bontà della scelta fatta dalla Lube.
«Civitanova ci ha ospitato, non avevamo una casa nostra e ci ha aperto le braccia. Ci rende belli, ci gratifica, i giocatori si trovano bene, un ambiente ideale per lavorare. Ci sentiamo un po’ coccolati è un qualcosa che lo sentiamo forte attorno a noi. Voglio ringraziare l’amministrazione, sia questa che quella passata, che ha fatto credere a noi che la Lube sarebbe stata un’eccellenza per la città e lo sentiamo ogni volta che andiamo a Civitanova. La Lube viene percepita come una ricchezza per la città e noi ne siamo molto gratificati».
I TEMPI DI MACERATA – Fabio Giulianelli con il sindaco Romano Carancini prima del trasferimento a Civitanova
A Macerata, invece, ad ogni successo Lube, molte critiche e talvolta anche pesanti insulti sui social nei confronti del sindaco Carancini colpevole di avervi fatto scappare dal capoluogo.
«E’ difficile riparlarne perché oramai per me è tutto superato: l’ho vissuto anche con amarezza perché sembrava che andavamo cercando delle scuse o delle situazioni per andare via. Non è così. Macerata doveva condividere il progetto Lube: la nostra società aveva voglia di emergere, non potevamo più stare in quel palasport dove non si poteva giocare la Coppa Campioni o organizzare eventi importanti. Restare a Macerata in queste condizioni avrebbe voluto dire ridimensionarci. Non ce la sentivamo di continuare ad investire sapendo che il top l’avevamo toccato in quella struttura. La politica poi deve anche prevedere o lavorare per fare in modo e maniera che si sviluppino possibili ricchezze per la città amministrata. Noi volevamo essere considerati un patrimonio per Macerata e spesso, invece, non abbiamo sentito dall’amministrazione questo aspetto qua».
Fabio Giulianelli con Giulio Silenzi che da vice sindaco di Civitanova aprì le porte per il trasferimento della Lube
Giulianelli, quello del nuovo palazzetto dello sport annunciato per anni a Macerata è stato l’aspetto decisivo del divorzio?
«Un ostacolo politico per la storia di questo nuovo palazzetto che si è trascinata per tanti anni. Se uno vuole ci sono mille possibilità per poterlo fare. Al Foro Boario di Villa Potenza c’è stata la possibilità di realizzare questo impianto, era tutto fatto, pianificato, ricordo che avevamo persino brindato al progetto poi ci sono stati dei blocchi certamente non tecnici ma unicamente politici».
A proposito di politica, Maurizio Mosca ha proposto lei come l’unico Giulianelli cui darebbe il suo appoggio se fossi candidato sindaco, rispetto all’avvocato Giancarlo Giulianelli di cui si era ipotizzato: che effetto le ha fatto?
«Ringrazio Maurizio Mosca che è un amico, ma Fabio ha una sua azienda che deve guidare ogni giorno per mantenerla sui livelli dove siamo e migliorarci ancora, e con questi momenti la mia concentrazione è tutta dedicata alla Lube. Ammiro Maurizio Mosca che ha fatto tanto per la sua città e gli ho detto personalmente che sarebbe stato un buon candidato sindaco per le prossime elezioni. Lui lavora tanto con passione: anche Giancarlo Giulianelli è un bravo professionista il che è una ricchezza. Da parte mia però declino l’offerta e ringrazio Momo per il pensiero».
Fabio Giulianelli premiato a Palazzo Chigi dopo le vittorie di Scudetto e Champions dello scorso maggio
Chiudiamo tornando sulla stagione del volley che, non sembrerebbe, ma è ancora nella fase iniziale.
«Per come è partito questo calendario così concentrato sarebbe importante per la Lube riuscire a portare a termine la regular season al primo posto perché tra le prime 4 squadre di questa SuperLega la differenza la fanno i particolari e sarebbe importante poter avere più partite da giocare in casa quando si arriverà alla fase playoff. Questa è la prima pressione che stiamo mettendo ai giocatori, cioè lottare per mantenere il primo posto in classifica. Alla luce di questi successi ottenuti la Lube risulta ancor più la squadra da battere e noi ci sentiamo ancor più fieri di essere il riferimento e di far star male gli altri: saremo attaccati da tutte le parti, ma questo è il bello di essere i primi».
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Questa Lube è il Brasile del volley: Cruzeiro battuto in casa, Civitanova sul tetto del mondo
Anche da pesaro e dall'urbinate arrivano a civitanova per la lube!!! E la lube ricambia alla grande i suoi tifosi!!!
Beh che loro abbiano guadagnato a venire a Civitanova è abbastanza chiaro a tutti. Mi piacerebbe capire cosa ha guadagnato la città e l’amministrazione a donare un opera così costosa e pagata dai cittadini. Mi piacerebbe capire inoltre perché una società così importante non si sua costruita da sola un palas!!!
La società Lube non si è potuta costruire un suo palas, perché all’epoca dei fatti, quando presentarono il progetto, chi comandava a Macerata risposero: no grazie...
E' una logica conseguenza; tutta la popolazione marchigiana si sta spostando dai monti e dalle colline verso il mare. Sarà un bene? Magari no.
Carancini! piange ora
Stellariiiii!!!
Grande Carancini!! Complimenti!!
Grande Lube! Grandissimo "come al solito" Carancini..
Vivissimi complimenti non ho parole per esprimere tutta la mia gratitudine di marchigiano per esservi affermati di fronte al mondo intero bravissimo
Il capolavoro de Carancí, grazie a lui Lube Civitanova sul tetto del mondo. Un uomo di lungimiranza assoluta.
Grande carancini continua così, le azzecchi sempre tutte le mosse da fare. #DIMETTITI
Anche da pesaro e dall'urbinate arrivano a civitanova pervla lube!!! E la lube ricambia alla grande i suoi tifosi!!!
Hanno speso milioni per rendere adatto l'Helvia Recina alla serie D di calcio, avete costruito campi da calcio in ogni dove a Macerata e dintorni, poi la squadra migliore del mondo di pallavolo vi chiede un palazzetto decente e voi nisba. Stessa cosa la Piscina Comunale.Non vedo futuro con una mentalità simile , non siete ne furbi ne lungimiranti.
Grandissimo Fabio
Si ma non serve che ogni volta puntualizzi, lo si sa come sono andate le cose, ora basta, manco Agnelli parla mai di Conte, cercate di evitare, godetevi la vittoria e i due minuti di popolarità su Sky e sportmediaset
Grande Lube !!!
Il volley è uno sport minore ok, ma mica tanto...quando i tg titolano Lube Civitanova, campione del mondo, la città riceve una grande pubblicità, quando la nazionale fa il suo stage principale con amichevole finale a Civitanova, la città riceve una grande pubblicità, il volley non sarà il calcio, ma conta milioni di appassionati, e ognuno di loro conosce Civitanova, eguale pubblicità...chi continua a dire che la città non riceve nulla in cambio, cade nella sua pochezza e invidia. Macerata ha fatto una scelta, discutibile, ma ognuno sceglie la sua strada, se oggi a livello sportivo conta meno di Villa Potenza, con la quale si è dovuta associare per non far sparire il calcio, che i suoi illustri dirigenti e giunta comunale affiancati hanno fatto fallire, non è colpa della Lube, che rimarca il fatto che loro sarebbero rimasti volentieri. Ora la città ha una società che si impegna e cerca di riportare in alto il volley, ma seguendo qualche partita vedo che la stessa non risponde come dovrebbe..mi dispiace per il Montalbano, ma non meritano nemmeno loro i maceratesi.
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Fabio Giulianelli è stato molto diplomatico.
In realtà il nostro beneamato sindaco Carancini – come tutti sanno – ha di fatto cacciato la Lube da Macerata, con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti: Civitanova gode per la risonanza a livello nazionale e internazionale che sta vivendo grazie alla Lube, mentre Macerata piange e si morde i gomiti per l’ennesima occasione scioccamente perduta!
In ogni caso, ancora complimenti alla Lube per gli eccezionali risultati conseguiti.
La Lube dice che a Civitanova si sente più coccolata che a Macerata, poi che coccole in più potevamo fargli se il palazzetto era quello che è, forse diceva politicamente, allora parlassero con il PD e con Carancini, neanche le piscine sono capaci di costruire a Macerata.
Lattanzi ha preso nel segno,
Carancini è stato lungimirante, lo sforzo economico andava speso diversamente, anche perché non era una scelta felice geograficamente parlando.
Il palas tanto contestato andava fatto, per una città a grande crescita come Civitanova, in più con tutte le strade di grande viabilità a disposizione,sicuramente doveva essere parecchio più grande per usarlo in diversi modi, non solo x la Lube.
Civitanova ci guadagna in pubblicità, purtroppo le varie amministrazioni non sono stati capaci di prepararla nella viabilità cittadina e ricezione alberghiera.
Il comune non ci guadagna nulla, ci rimette in soldi veri, ed anche come uso, gli accordi erano diversi, nero su bianco, mai rispettati.
Tanto di cappello a Giulianelli, il risultato della Lube non è passibile di interpretazioni. Tuttavia sbaglia, quando parla di Civitanova, a porre sullo stesso piano l’amministrazione attuale, composta da persone che ostacolarono in ogni modo la costruzione del Palas ed espressero ripetutamente ostilità verso la Lube, e l’amminisrazione precedente che costruì il palazzetto in un clima di insulti su base giornaliera
E sberleffi
Evidentemente Carancini aveva capito di avere a che fare con una amante a cui non bastava più l’oro ma voleva diamanti e smeraldi che poteva benissimo dargli il marito che però furbescamente
e silenziosamente sopportava in silenzio in attesa di un amante ben più generoso e furbo che con due piccioni ” dei civitanovesi ora grulli capponi” si prendeva una fava che se da qualche parte gli avrà fatto entrare.. diciamo molto riconoscimento dall’altra non gli è servito per una riconferma ..e per fortuna o sfortuna visto che i nuovi sono ancora più antipatici. Comunque Civitanova qualcuno nella pagina dice che come Comune non ci guadagna niente anzi ci rimette e il maritino non rispetta nemmeno gli accordi, mentre si parlava anticamente di introiti da tutti i fans della Lube che vengono, vedono la partita e velocemente se ne ritornano a casa e l’unica positività viene dalla pubblicità. Infatti molti all’estero cercano le cucine Civitanova infischiandosene di Treia, di dove sta la stessa Civitanova che non vengono certo a visitarla perché ci gioca, c…. La Lube, come non vanno a visitate Torino perché ci gioca la Juventus. Finché il discorso è politico sono d’accordo, Carancini ha fatto bene, perché avrebbe dovuto costruirgli la villa visto che il marito poteva costruirgli un grattacielo e poi gli avete rotto così tanto con sa Lube che pure la fontana dei Giardini Diaz avrei tolto, altroché piscine!! Bravo Carancini.
Bravo Carancini
E Mosca lo voleva sindaco,uno che dovrebbe ringraziare Macerata e i suoi tifosi perchè la storia è partita da Qui ed invece da “Gran Signore”che è non perde mai l’occasione per rimarcare la vicenda del Palazzetto(chi l’avrebbe pagato poi e chi lo avrebbe usato?tutto tace)e del fatto che non si sentiva ben accetto nonostante il Fontescodella sempre gremito.Signori si nasce,lui no.Meriti sportivi enormi,ma per curiosità un triplete nel volley quanto costa?Anche Moratti c’è riuscito nel calcio ma poi ha dovuto abbandonare.Qualche spicciolo se voleva per Macerata poteva trovarlo,sempre che avesse voluto.
Mitico Micucci, anche lei una diagnosi vera ineccepibile, dopo tutti questi discorsi, veri non veri veri a metà brindiamo alla Lube ci mancherebbe …ma non gridate al miracolo x Civitanova…..certa politica si sa non va oltre il proprio naso.
Magerata po’ fa a meno de li ssordi…. c’ha li cendri de smistamento, Citano’ è vella piena de luci c’ha lo mare e li varchetti e c’ha pure la Lube e quanno je vole ve’…….
Scurdammoce o passato.