di Laura Boccanera
«Per l’università non si perda altro tempo, stavolta è l’ultimo treno». I consiglieri di maggioranza Piero Croia, Sergio Marzetti e l’ex sindaco Massimo Mobili suonano la sveglia all’amministrazione e tornano a chiedere un confronto e la certezza di vedere realizzato per il prossimo anno accademico 2020/2021 il ritorno dell’università di Macerata a Civitanova. A causa di alcuni ritardi dovuti all’amministrazione infatti non è stato possibile per quest’anno attivare il corso di Scienze Giuridiche, un ateneo diffuso in varie sedi dislocate nella città. Il Ministero non ha concesso l’accreditamento lo scorso maggio perché il Comune non aveva definito la procedura. Un’opportunità non completamente sfumata vista la volontà dell’ateneo maceratese di dirigersi verso la costa, ma con tempistiche certe. Ed è per questo che Marzetti, Croia e Mobili tornano a chiedere di riaprire il dibattito e accelerare la procedura affinché stavolta non si rimanga impreparati. «Sappiamo bene che danni ha provocato l’addio di Mediazione linguistica da Civitanova – ha sostenuto Marzetti – ora si riapre una possibilità, riportare a Civitanova una facoltà con 300 iscritti. A causa di un intoppo si è dovuto rimandare tutto di un anno, ma ora ci si muova. Al Miur l’Università doveva presentare un progetto e degli atti, ma la convenzione da approvare in Consiglio non è ancora pronta». «Non bisogna perdere tempo – fa eco Croia – entro febbraio di questo anno bisogna arrivare ad avere gli atti firmati per consentire all’ateneo di approdare a Civitanova per il prossimo anno accademico con tutti i requisiti necessari dal punto di vista didattico e logistico». Un ritardo quello avvenuto prima dell’estate che ha sfumato la possibilità per le matricole di iscriversi a Civitanova e l’ex primo cittadino chiede al sindaco di individuare una figura ad hoc che si occupi di portare avanti questo progetto. «O il sindaco riassume in sé questo compito – ha sottolineato Mobili – oppure incarichi un assessore, un consigliere o chi vuole lui di seguirlo in maniera adeguata. Sbagliare una seconda volta non è possibile, questa è un’opportunità che non va persa, ma siamo preoccupati perché ad oggi non vediamo un avanzamento, speriamo qualcuno ci stia lavorando, ma di fatto non vediamo nulla». I consiglieri e Mobili auspicano poi anche un chiarimento in merito ai rapporti con Unicam che attualmente occupa alcuni spazi della palazzina studenti anziani. «Spiace dirlo ma non ha avuto i risultati sperati, un master e pochi iscritti e al comune è costato parecchio. E infine – conclude Marzetti – non si escluda dal ragionamento per una sede anche la città alta».
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Assicuratevi che Ciarapica abbia prima trangugiato un Amaro Srever.. l’amaro per chi ti aiuta a non digerire…
.La vera Universita valida x Civitanova e stata quella di Lingue che Silenzi e Corvatta
hanno restituito a Macerata.
Ora Ciarapica con Scienze Giuridiche si addossa un corso di Laurea triennale che sforna solo laureati Disoccupati.
Quella gran volpe di Cittanova di Reggio Calabria di nome Adornato ci vuole addossare un corso senza studenti che non serve a niente
Ciarapica ma che ti sei innamorato? Non c’è quartiere da dove non partono lamentele per strade dove ci si possono girare scene di guerra con buche…voragini che se piove diventano trappole anche per il nuovo carrarmato italiano Ariete. Giardini che sembrano post atomici con nuove piante forse di origine aliena come i funghi violacei delle Sae o trasformate da piogge radioattive. Io posso anche capire che hai dei problemi di carattere esistenziale, un po’ di disordine interiore lo abbiamo tutti e a volte non basta neanche ubriacarsi con l’Amaro Strever. Casomai cerca di disintossicarti da queste visioni prodotte dall’abuso di desideri allucinogeni. Insomma Ciarapica e non te lo dico più: ” Ma quando cominci a fare il sindaco”. Ma mica lo devi fare per te ( guarda che in questa semplicissima frase ci sono più doppi sensi che in cielo e terra dove Orazio forse fa i miei stessi sogni).