Marcello Veneziani
di Marco Ribechi
Dalla Terra alla Luna passando per Leopardi, Marinetti e Pannaggi. Sarà un viaggio affascinante quello raccontato da Marcello Veneziani nella seconda settimana di Popsophia. Il giornalista pugliese affronterà il tema delle avanguardie artistiche da una prospettiva insolita: «L’occasione è quella di celebrare il doppio anniversario dei 110 anni dalla nascita del manifesto futurista di Marinetti e quello dei 50 anni dallo sbarco sulla Luna. Una convergenza quasi magica che mette in relazione l’avanguardia artistica che credeva nell’espressione della potenza, della velocità, del progresso e nelle macchine e allo stesso tempo quel grande passo per l’umanità divenuto un momento senza precedenti nella storia di tutte le nazioni mondiali. In un certo senso lo sbarco sulla luna era già nel dna del Futurismo, forse possiamo addirittura considerare lo sbarco sulla Luna come una sorta di Futurismo applicato. La trattazione avrà anche una valenza sociologica: «Il punto è capire quale è l’eredità del Futurismo – spiega Veneziani – cosa è rimasto del futuro che sognava il Futurismo? Parleremo della traccia lasciata da questa avanguardia nel pensiero e nella letteratura italiana per capire se quell’esaltazione della macchina è ancora presente oppure se oggi viviamo la pervasività della tecnologia con ansia e paura. Il confronto sarà quindi tra il ‘900 e i nostri giorni».
Il treno in corsa di Pannaggi
Una considerazione anche riguardo Ivo Pannaggi, poliedrico artista maceratese che tra l’altro in questi giorni è celebrato anche nel capoluogo per il suo stretto legame con il Bauhaus con una mostra che ricorda i 100 anni della scuola tedesca (leggi l’articolo). «L’intervento sarà soprattutto un omaggio a Marinetti ma ricorderemo anche gli altri artisti fondamentali dell’avanguardia – spiega Veneziani – Il Futurismo non era un fenomeno solo milanese come tanti possono pensare ma al contrario contagiava anche le periferie e le province». Ma la Luna prima dei Futuristi è appartenuta anche ad un altro genio locale, Giacomo Leopardi: «Ho detto che la conquista della Luna ha segnato la vittoria di Marinetti su Leopardi – dice il giornalista – entrambi però condividono la passione per l’infinito, declinato in differenti maniere. Mentre Marinetti sfida le stelle per Leopardi a vincere è il perdersi nell’assoluto. Dopo lo sbarco sulla Luna c’è stata l’impressione che sarebbe stata profanata invece oggi credo che Leopardi si sia riappropriato della Luna a dimostrazione che nonostante le correnti artistiche i grandi classici non muoiono mai perché rispondo alle domande assolute dell’uomo. La Luna è ancora oggi la regina dei nostri sogni».
La lectio magistralis di Marcello Veneziani dal titolo “Uccidiamo il chiaro di luna – Omaggio a Marinetti” si terrà alle 21.30 al chiostro Sant’Agostino a Civitanova Alta.
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Se si dovesse pagare il biglietto sarebbe cosi’ pieno,?