Riapertura Pian Perduto, niente di certo:
«Un’altra domenica così
e qui non torna più nessuno»

CASTELSANTANGELO - Per permettere il transito annunciato nei fine settimana servono maggiori condizioni di sicurezza e non è detto che saranno garantite entro domenica. La rivolta dei commercianti. Christian Mocci, vicepresidente della Pro loco di Visso: «Già è difficile ripartire, se continuiamo così diventa impossibile»
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I lavori in corso sulla Pian Perduto

 

di Federica Nardi

Dopo la gaffe dello scorso week-end in cui centinaia di turisti hanno trovato il cancello del cantiere che conduce a Castelluccio di Norcia chiuso, non è ancora detto che la strada Pian Perduto ( che collega Castelsantangelo alla località umbra nota per la fioritura) riaprirà come da programma il prossimo fine settimana. A trarre in inganno nei giorni scorsi è stato il comunicato Anas, che annunciava la riapertura domenicale da metà giugno. Ma a cui non erano seguite comunicazioni ufficiali se non, il venerdì, la nota del comune di Castelsantangelo (che pochissimi hanno letto sul sito del Comune o sui social) che stabiliva il prosieguo della chiusura. E’ la Provincia infatti – dato che la strada è provinciale – a dover comunicare ufficialmente la riapertura. Il problema è che i lavori in corso, essendo estremamente invadenti rispetto alla possibilità di transitare con auto o altri mezzi, non garantirebbero ancora l’utlimazione dei dispositivi di sicurezza necessari per garantire l’incolumità di chi passa.

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Christian Mocci

Il problema comunque è enorme e mette a rischio l’economia della zona che da sempre ha tratto beneficio dal passaggio verso la fioritura dal versante maceratese. Christian Mocci, vicepresidente della Pro loco di Visso e anche dipendente in un locale, spiega che «Lo scorso weekend sono passate almeno 100 persone che poi sono tornate indietro a lamentarsi perché la strada era chiusa. Siamo andati sul sito di Anas e la strada risultava aperta. Se succede un’altra volta la gente qui non torna più. Passeranno tutti per Norcia. Già è difficile ripartire, se continuiamo così diventa impossibile».

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Antonella Barbonari

Antonella Barbonari, 55 anni, ha il bar nella nuova “piazzetta” lungo la strada di Castelsantangelo: strutture di Protezione civile che ospitano i negozi distrutti dal sisma, proprio di fronte all’area più grande delle soluzioni abitative d’emergenza. «Domenica sono passate un sacco di macchine e moto, erano tutti enormemente arrabbiati – spiega Barbonari -. Avevano annunciato che il 16 apriva poi la gente viene qui ed è tutto chiuso. Che figura. Siamo arrabbiati anche noi. E quando dovremo pagare tasse e bollette le pagherà lo Stato perché qui non ci mettono in condizioni di lavorare. Se non lavori questi due, tre mesi adesso, quando lavori? Quest’inverno? Ma che sto a fare qui? La volontà ce l’abbiamo messa di riaprire e tutto quanto. Ma così ti levano pure quella».

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Rita Michelangeli

Rita Michelangeli, 76 anni, lavora accanto a Barbonari, nel bar Rita. Anche lei conferma che «tante persone si sono lamentate. Per noi questa è la migliore stagione per lavorare. Purtroppo il paese non c’è più. Per carità, andiamo avanti. Ma se c’è passaggio per Castelluccio lavoriamo tutti quanti». La decisione in merito alla riapertura o meno della strada sarà comunicata nei prossimi giorni.

 

 

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L’area commerciale di Castelsantangelo

Domenica beffa per tanti turisti: provinciale Pian Perduto rimane chiusa



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