Poco prima di salire sull’aereo per la Cina, questa sera il sindaco Romano Carancini si è voluto togliere qualche sassolino sulla vicenda delle quote al Pd, poi interamente versate questa mattina. E così dall’aeroporto di Fiumicino, in procinto di partire per un viaggio istituzionale, il primo cittadino ha inviato le sue riflessioni sul caso che lo ha visto protagonista in questi giorni. Carancini spara a zero contro Di Pietro, Schiaffi e Sciapichetti. Ecco la sua lettera:
Il segretario cittadino Stefano Di Pietro con Giovanni Scoccianti e Narciso Ricotta ieri sera nella del Pd
«Ho versato stamattina al Pd comunale la somma di 2.692,00 euro, adeguandomi in questo modo al parere della Commissione di Garanzia Provinciale che ieri 8 aprile alle 14.46 ha comunicato a me ed al circolo del Pd Macerata la non detraibilità delle somme per la polizza assicurativa che ogni anno pago a copertura del rischio per l’attività di amministratore pubblico. Voglio ringraziare il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli che ieri, sul merito della vicenda, mi aveva proposto una definizione conciliativa egli stesso ritenendo la detraibilità o meno della polizza dal contributo, questione regolamentare incerta.
Rinuncio a far valere le mie ragioni (e quindi al mio diritto) che continuo a ritenere valide, per sottrarre me e la mia famiglia alla gogna mediatica ed alle umiliazioni a cui sono stato sottoposto – prima – dal segretario del circolo cittadino Stefano Di Pietro e dal tesoriere Ivo Schiaffi e – successivamente – dell’assessore regionale del Pd Angelo Sciapichetti. Orchestrina completata dall’uomo stampa personale del segretario cittadino che ha lanciato la falsa “bomba carta” di una mia espulsione dal Pd nonché trasmesso di me l’immagine di debitore incallito.
Ricordo che, solo nel periodo da sindaco, ho versato nelle casse del partito oltre 27mila euro a fronte di una pretesa – controversa – di circa 2.692 euro. In realtà nulla è avvenuto a caso.
Fin dalla contestazione che il circolo cittadino del Pd ha fatto del mancato pagamento dell’importo suddetto che, si legga bene, non è stato inviato a me personalmente come sarebbe stato naturale ma invece notificato addirittura alla Pec (posta elettronica certificata) del Comune di Macerata e regolarmente protocollato, cioè dunque a disposizione di terzi soggetti con le contestazioni del debito ed adeguato estratto conto del rapporto privato tra Pd e Romano Carancini.
Una chiara e consapevole volontà di screditarmi dentro l’ambiente istituzionale e della struttura comunale: non a caso a sottoscrivere l’atto è stato il tesoriere del circolo Pd e già alto dirigente della sanità pubblica marchigiana. E mi tocca leggere la dichiarazione del segretario cittadino circa la mia mancanza di rispetto?
Il secondo tassello è la (verosimile) soffiata del segretario comunale del Pd, unico a sapere informalmente dell’intendimento della Commissione di rigettare le mie argomentazioni, che volutamente ha servito la falsa notizia dell’espulsione del sindaco di Macerata dal partito di appartenenza. Per finire con la perla finale dell’assessore regionale del Pd Angelo Sciapichetti, plenipotenziario del partito in questa provincia il quale, indossato l’abito talare, da padre nobile e chiamandomi per nome come si farebbe verso un figlio, alla luce dei fatti, mi concede di pagare a rate il mio debito.
Cioè, nel merito della vicenda, trasmette a tutti il messaggio devastante (per me e la mia famiglia) che io mi trovi in difficoltà finanziarie e che dunque lui sarebbe stato il garante della mia salvezza. Una umiliazione umana che non credevo di meritare. Ma soprattutto la superficialità di non comprendere che prima della politica ci sono le relazioni e se esse mancano, resta il rispetto. Ma quando la strategia politica ha obiettivi feroci, si supera tutto.
Perché in realtà l’obiettivo finale era spingermi all’esasperato contrasto in sede contenziosa per arrivare a farmi uscire dal Pd. Plastica e centrale di tutta la sua posizione l’affermazione di Sciapichetti, addirittura in questa fase iniziale, che arriva a dichiarare “se non paga sarà lui a voler uscire e non il Pd a mandarlo via”. Non è passato neppure nell’anticamera della basica razionalità considerare che stava parlando di un sindaco che per 20 anni non aveva avuto un solo contrasto sul tema finanziario.
Una trappola, alimentata e condizionata dalla circostanza non casuale che questo argomento, lo si era voluto far diventare pubblico, non a caso. Questa sera leggo con tristezza il comunicato della Direzione che tenta di mettere una pezza ad una storia che non è solo una questione contabile. La nostra gente non ama questa ipocrisia e credo fosse giusto essere schietti. Per me finisce qui senza rancori convinto che noi, sindaco, segretario, assessori, direttivo, siamo solo piccole gocce di un mare di persone che invece ancora credono al Pd ai propri valori fondanti, ad una classe dirigente in grado di non tradirli e di non farsi le guerre interne ma che piuttosto si confronta, discute ed alla fine è sinceramente e onestamente compatto. Per quanto mi riguarda, io e la mia dignità restiamo nel Pd».
(redazione CM)
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RoMao Tze Dong de Macerata è partito alla volta della Cina... ....In attesa di vedere compiersi, quella che lui stesso tempo fa chiamò la "rivoluzione culturale" (anche se Mao, quello vero, disse che era una rivoluzione culturale e patriottica: almeno quando si copia si copiasse bene) viene il sospetto che PER MANCANZA DI PISCINE cittadine sarà costretto a fare un bagno nel Fiume Giallo
Ammazza come è unito questo partito... Se si vogliono così bene al loro interno, figuriamoci quanto ne possono volere agli altri...
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…chissà, quando andrà via, se farà il saluto, Romano!! gv
Oramai nulla è più come prima, la politica del PD è divisa a livello cittadino in modo irrimediabile con un sindaco isolato. Il teatrino penso non sia finito, e in questo ultimo anno, prima delle elezioni comunali, ne vedremo delle belle. I veri problemi nei rapporti interni al PD non sono palesi. Che c’è dietro questi scambi di accuse? Lo lascio pensare ai cittadini. Sicuramente in queste condizioni io non voterò più una coalizione di centrosinistra e tanto meno Carancini.
L’umiliazione massima è la sospettata povertà: tipico di chi è a sinistra per vocazione…
Romano, ti chiamo per nome e qui un ‘altro appunto a CM: perché a Civitanova non cambiate mai fotografie, Marzetti non so da quanto tempo c’ha quel maglione, la Capponi Estate inverno sempre con quel gilettino, Cognigni il giubbetto nero non se l’è levato più…. ma insomma. Ecco perché considero Romano una amico, un compagno via, dato che di lotte assieme ne abbiamo fatte dal 68 ad oggi quando mi veniva dietro con il cavalluccio e l’immancabile lecca-lecca rigorosamente rosso. Insomma a forza di foto so quanti vestiti e cravatte possiede e non credo che se la passi male. Eppoi, Romano non hai capito che Sciapichetti ha cercato di aiutarti cogliendo proprio questo increscioso episodio per raccontarti in maniera diversa. Vedi, a Macerata sono convinti che per riffe o per raffe dovresti navigare nell’oro. Sai è uso comune far passare un’amministratore pubblico come un simpatico filibustiere cinico a approfittatore, ma, lui dicendo che oramai sei sull’orlo di un esaurimento forse più nervoso che economico, dicendo comunque che te la passi male ha voluto ridarti quel la veste di candore che in nove anni di invidie da parte di tutti ti era stato lacerata. Vedi come ad una analisi più attenta tutto possa cambiare e farti ritornare il sorriso. Se sei già in volo, guarda sotto e pensa che dopo Macerata conquisterai pure la Cina. Ah, per Ancona, ho parlato con Ceriscioli, felicissimo di essere il meno gradito governatore d’Italia e questo gli ha riacceso le speranze di una nuova riconferma. Dice di vedere il bicchiere mezzo pieno, de ché vallo a sapé, minimo sarà Latte di Suocera a 90°, quindi per la Regione è ancora tutto da vedere. La prova d’amicizia data da Sciapichetti secondo me è perché ti vuole al comando nella città dorica e lui sindaco nella sua città e il primo che caccerà chi pensi che sarà? Fai buon viaggio anche se non ho ben capito perché rivai in Cina o forse non sta scritto da nessuna parte o mi è sfuggito? Beh capirai, con quello che è successo sai che pena che me so pijato anche se devo dire che un po’ di turbolenza, aho non sto riferendomi al volo ma a Civitanova, non guasterebbe ma non succede mai niente, sempre botte e risposte e ancora niente di solido su cui costruire castelli in aria. Tu Romano mi capisci vero? Sui…castelli…..in aria, poco solidi, volatili ecc. ecc.
Non cadiamo dal pero per cortesia, la sinistra è stata sempre litigiosa al suo interno,
prima c’ erano dei veri condottieri oggi non se sa che pesci sono, stanno lì litigano ma di programmi neanche l’ ombra.
È chiaro Carancini è stato pugnalato alle spalle, con una sfacciataggine che sa di accordo all’ interno del partito…
Carancini può piacere e no….queste cose sono aberranti
sopratutto ledono più che mai il PD.
Cho semina vento raccoglie tempesta