di Gianluca Ginella
Accoltellato un buttafuori della discoteca Donoma di Civitanova, l’aggressore è un giovane abruzzese che stava festeggiando un addio al celibato e che è stato portato in commissariato. Il giovane, L. R., 28 anni, nato ad Atri (in provincia di Teramo) e che vive a Pescara, operaio, ha ammesso le sue responsabilità. Alla polizia ha detto che dopo aver avuto una colluttazione con un buttafuori del locale, pure lui 28enne, si è allontanato per poi tornare, con il coltello nel giubbotto. A quel punto dopo una nuova discussione ha accoltellato l’addetto alla sicurezza. Il giovane è stato denunciato per lesioni aggravate. Il ferito, R. R., di Tolentino, è ricoverato in ospedale a Civitanova: è stato operato e non è in pericolo di vita ma ha riportato una ferita profonda all’addome.
Choc nella notte a Civitanova. Un buttafuori della discoteca Donoma è stato accoltellato da un cliente intorno alle 4.
Secondo quanto è stato ricostruito l’aggressore è un giovane di 28 anni, operaio, che vive a Pescara. Si trovava in città insieme ad alcuni amici per festeggiare un addio al celibato e soggiornavano in un B&B. Dopo essere stati a cena in un locale di Civitanova, la Tavernetta, il 28enne e gli amici si sono spostati alla discoteca. Il 28enne aveva consumato alcol prima di arrivare al Donoma e anche nel locale aveva continuato a bere. Ad un certo punto il personale della sicurezza del locale gli ha chiesto di uscire. Il giovane è uscito dal locale ma poi, su vicolo Barboni, nel retro del locale, è iniziata una discussione con uno dei buttafuori ed è nata una colluttazione. A quel punto il giovane è finito a terra e poi si è allontanato. Dopo un po’ però è tornato, questa volta con sé aveva un coltello che teneva nella tasca del giubbotto.
Il giovane è andato a cercare l’addetto alla sicurezza con cui c’era stata la colluttazione. A quel punto, dopo una nuova discussione, stando alla versione data dallo stesso indagato che è stato interrogato dalla polizia, ha estratto il coltello e ha ferito il buttafuori all’addome. Fatto questo è fuggito e ha gettato il coltello in un cassonetto della vicina piazza XX Settembre. Coltello che comunque il 28enne ha detto non essere suo. Sull’accoltellamento ha detto che in quei momenti era arrabbiato e sotto l’effetto dell’alcol che aveva bevuto. Il giovane dopo aver ferito il buttafuori è stato fermato dalla polizia del commissariato di Civitanova, diretta dal commissario capo Lorenzo Sabatucci. Il 28enne, assistito dagli avvocati Tiziano Luzi e Elisa Ciciriello, ha ammesso i fatti ed è stato denunciato per lesioni aggravate. Il buttafuori, portato in ospedale a Civitanova dopo l’aggressione, è stato operato. Il giovane non è in pericolo di vita, ha però riportato una profonda ferita all’addome.
(Ultimo aggiornamento alle 16,10)
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Quando è necessaria la presenza delle Forze dell’ordine in occasione delle partite di calcio, quando è necessario il controllo da parte di qualcuno certificato per tale attività (molto, molto antica) in qualsiasi luogo, ci si accorge di quanto sia importante la sicurezza. Soprattutto ci si rende conto di quanto sia degradata la società.
Basta una sola goccia di gasolio per rendere imbevibili molti litri d’acqua, lo stesso accade per le persone. È sufficiente un idiota per distruggere la credibilità di molti.
Tristezza.
la dovete chiudere quella merda punto
Forse non ho capito…
uno alticcio,litiga con questo e quello poi
non si sa da dove spunta un coltello con il quale manda in ospedale un uomo che poi viene operato e… viene solo denunciato? ma scherziamo?
uno che cerca rogne non lo fa solo una sera,ma lo fa sempre…
Voleva dare l’addio al celibato, invece ha dato l’addio alla spensieratezza. Stolto.
Con una coltellata ( fendente per i più teneri lettori del post nel caso ci saranno) non si viene arrestati. Questo sembra essere il messaggio che uno si può cogliere da solo e analizzare i motivi della scelta del preposto. Sarebbe di grande utilità sapere se una coltellata (pugnalata. vedi sopra) data durante un diverbio per aver perso le staffe con tutto il cavallo e avendo casualmente un coltellaccio tra le mani, averlo usato, quali sono le conseguenze d’aspettarsi. Conoscere la differenza che passa se io vado a prendere l’arma, ricerco il nemico e lo trafiggo con l’appena scritta domanda precedente? Già qui cominciano le complicazioni, da una parte diciamo che c’è casualità e dall’altra premeditazione. Il ferito è un buttafuori che possiamo anche chiamare guardaspalle visto che il servigio se non proprio uguale è simile e se sia più o meno grave accoltellare un salumaio o un idraulico con o senza litigio. Studiare le attenuanti che dovrebbero esserci e anche in bella vista ed eventuali aggravanti se presenti. Insomma saper se da una semplice denuncia a cui poi ci vorranno le tre sentenze per passare in giudicato e per stabilire che coltellata c’è stata così come il ferito, pure ricucito, si possano ottenere e in quali casi, circostanze ed eventuali obbiettivi (vittime predeterminate). In pratica fino a dove ci si può spingere usando la lama contro persona per cui l’arresto non sia un obbligo? Non mi sembra una domanda oziosa, anzi chiedersi i come e i perché su certi avvenimenti, aiuta a sapere come comportarsi in dette situazioni sia da aggressore che da aggredito ( anche se qui l’aggredito non è l’argomento trattato) e le circostanze che possono giocare a favore o contro. Come viene narratonell’articolo, l’accoltellante, ubriaco fracido ( sapevo che era una aggravane ma visto che siamo tutti almeno nevrotici potrebbe essere una attenuante in quando nel l’alcool abbiamo cercato rimedio all’ansia e se poi il fatto è avvenuto sotto i suoi effetti, magari potrebbe essere visto come un abbassamento delle percezioni circostanziali e quindi dargli la colpa di quanto è accaduto chiedendo che sia lui l’alcool a dover essere processato e magari chi lo ha messo in commercio e poi venduto fino ad arrivare al fruitore finale. Insomma è sempre tutto complicato, bisogna essere almeno avvocato e giudice per saper come comportarsi quando si infrangono le regole per sapere fin dove possiamo spingerci. E poi questa volatilità su quel che succederà, rende sempre ignoranti in materia perché poi se dovessimo essere noi attori del fatto non siamo assolutamente in grado di fare almeno un ipotesi verosimile su quel che avverrà. Troppo tentennante sarebbe. Ci vuole più chiarezza, almeno in questo visto che oramai il codice penale e diventato come la politica, lei senza sinistra e senza destra così la legge senza né più capo e né coda a cui affidarci anche con una certa approssimazione nel caso si volesse delinquere e non siano quei soliti reati per cui fra poco non ti porteranno più nemmeno in questura, basterà solo avere un documento con delle generalità scritte anche a penna e la foto fatta con un selfie.. Si perderebbe tutti meno tempo. Però per questi reati che ultimamente possiamo definire emergenti perché non ancora prassi molto comune dalle nostre parti, anche se non siamo certo gli ultimi della classe e che stanno facendo sempre più presa io chiedo che una informazione da parte degli addetti ai lavori sia pure approssimativa si potrebbe dare , aggiungendo il perché, per carità sempre approssimativamente, siano così variabili i provvedimenti presi visto che per lo stesso caso ci possono essere comportamenti decisionali alquanto diversi e anche tanto. ( Associazione Liberi e Belli dalle forfore, per lo studio dei “delitti e dell’evitar le pene” )
Aggiungo che, a differenza dell’uomo, la donna di solito conosce bene il carattere di colui con il quale sta per sposarsi.