Un focus sulla lotta alle ludopatie, a due anni dall’approvazione della legge regionale che prevede tanto il contrasto al gioco d’azzardo patologico quanto la riabilitazione delle persone cadute nella dipendenza da slot e scommesse. Questo il tema che sarà al centro di un convegno previsto venerdì prossimo, 22 febbraio, alle 21,15 nella sala consiliare del Comune di Civitanova. A promuoverlo è il gruppo Pd dell’Assemblea legislativa delle Marche e vedrà l’apertura dei lavori affidata al vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, che passerà poi la parola agli esperti dell’ambito medico e sanitario e agli esponenti dell’associazionismo.
«Il problema del gioco d’azzardo patologico è sempre più dilagante in Italia e nel nostro territorio, come hanno messo in evidenza alcuni dati, di una recente indagine – afferma Micucci –. Per questo la Regione Marche è intervenuta ed ha legiferato su un tema come questo per tentare di limitare il propagarsi della ludopatie. Grazie alla legge abbiamo messo a disposizione dei sindaci strumenti utili a contenere il fenomeno. Strumenti equi, che bilanciano anche gli interessi economici, ma con il fine ultimo del bene della popolazione, anche quello di giovani e giovanissimi. Purtroppo però – prosegue Micucci – alcuni Comuni, tra cui quello di Civitanova, sono in ritardo nell’adottare i regolamenti indispensabili per l’applicazione concreta della legge e l’introduzione di limitazioni più chiare rispetto al generale. Se i regolamenti, infatti, servono proprio per introdurre divieti specifici – aggiunge ancora Micucci –, la legge regionale prevede anche strumenti di informazione rispetto ai rischi della ludopatia ed interviene anche quando i danni sono già stati fatti, con azioni di recupero di coloro che sono affetti da questa dipendenza».
Alla serata interverranno oltre al consigliere regionale, Francesco Micucci, il consigliere comunale del Pd Mirella Franco, Marco Nocchi, area disagio sociale dipendenze patologiche Regione Marche, Mario De Rosa, direttore Uoc dipendenze patologiche Asur Area Vasta 3, Antonella Ciccarelli, esperta problematiche gioco patologico, Andrea Foglia, esponente dell’associazione Citanò alle dipendenze.
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Ma se fosse un privato a fare tutti questi danni lucrandoci sopra?
Non è il male oscuro che va combattuto, ma i proprietari delle sale giochi. Ma la lotta è durissima perché lo Stato stesso gestisce il gioco d’azzardo e quindi non può che limitarsi a fare una pura opera di contenimento.
A parer mio basterebbe consentire l’introduzione delle slot soltanto nei casinò ufficiali e non in ogni locale pubblico,ma sono troppi gli interessi in gioco,leciti e molto meno leciti,compreso quello dello Stato,che,almeno,sapesse utilizzar bene queste entrate che gli vengono da autentiche sofferenze per tante famiglie!
fatele sparire o faranno sparire altri 90 miliardi evasi.Un gran business no? e chi lo ferma? Mandrake?ahahahhaah