La tavola rotonda
di Federica Nardi
«Sono morte il 64 percento delle persone in più rispetto al 2015». I dati sono di Massimo Mari, responsabile del dipartimento di Area vasta 2 ma parlano anche del Maceratese. Perché gli sfollati, dopo il terremoto, sono stati spostati in massa sulla costa, anche nel Fermano. L’allarme, arrivato già l’anno scorso per voce della presidente maceratese di Alzheimer uniti per l’Italia Manuela Berardinelli, è stato ribadito oggi durante il convegno “Le persone fragili e il sisma”, che ha riunito nell’area dei Laghetti di Visso gli esperti del settore per fare il punto della situazione.
Valerio Valeriani
Gli ultimi dati disponibili nel Maceratese (gennaio 2017) parlano di un 53 percento di morti in più rispetto al 2016. Oltre ai dati già noti che avevano rilevato, tramite il lavoro porta a porta delle psicologhe che hanno visitato le strutture residenziali dove alloggiavano gli sfollati, un picco di demenza negli over 65 e una depressione generalizzata (leggi l’articolo). Un dato che va di pari passo con quello del consumo di ansiolitici, cresciuto del 72 percento. «Sono aumentati anche i conflitti e le separazioni – ha spiegato oggi Valerio Valeriani, responsabile degli ambiti sociali 16, 17 e 18 -. Solo che all’inizio dell’emergenza questo disagio si affrontava con cinquanta enti. Adesso, nel distretto di Camerino, c’è una sola psicologa. E si deve occupare del servizio dei consulti familiari che è rimasto scoperto». Insomma, per i traumi da terremoto, che continuano a produrre effetti sulla popolazione, resta poco. «Il disagio psicologico di chi si trova ancora nelle strutture della costa – spiega Valeriani – viene affrontato con strumenti ordinari. Bisogna cominciare a dire la verità e serve partecipazione. Non bastano i gruppi su Facebook, bisogna “fare” insieme. Certo però le proposte devono essere ascoltate, le persone parlano se sentono che ciò che dicono ha degli effetti. Per questo serve una forte regia».
Manuela Berardinelli
Su questo Berardinelli va dritta al cuore della questione. La situazione psicologica degli anziani nel cratere è peggiorata, oltre che per lo spostamento coatto verso la costa, anche a causa dei danni alle case di riposo (15 strutture sociosanitarie su 29 sono inagibili). «Se non tuteliamo gli anziani non avremo futuro – dice Berardinelli -, perché non esiste comunità senza l’anziano, dato che ogni comunità si fonda sulla storia. Sono state date risposte senza capire le necessità. Le badanti non riescono a entrare nelle soluzioni abitative d’emergenza da 40 metri quadrati. Senza capire il fabbisogno facciamo dei loculi, non delle casette». Il prossimo passo su cui Berardinelli sta lavorando sono le linee guida per la gestione dell’emergenza, in modo che il territorio non si trovi ogni volta a ripartire da zero dopo il terremoto. Di anziani hanno parlato anche i relatori della tavola rotonda. Presenti rappresentanti delle università di Macerata, Camerino e della Politecnica delle Marche, dei vigili del fuoco e il presidente regionale della Croce rossa Fabio Cecconi. La docente di Unimc Paola Nicolini ha ricordato «il diritto degli anziani a una vita buona, ad aver riconosciuto il loro ruolo all’interno delle comunità. E viceversa. Anche le comunità hanno diritto ad avere presente al loro interno tutto il ciclo di vita». Anche il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha fatto in modo di essere presente per ricordare che «sono stati gli anziani a creare le condizioni per vivere qui. Queste zone sono tutelate perché le generazioni precedenti se ne sono prese cura, abitandoci. Solo loro possono aiutarci a portare le nostre eccellenze nel futuro». Sono intervenuti anche Gianluca Pesarini, presidente di Confindustria Macerata, rappresentanti di Cisl e Cgil, il vicario generale della diocesi di Macerata don Andrea Leonesi e il parroco di Visso don Gilberto Spurio.
Da sinistra Gianluca Pesarini, la giornalista Tiziana Tiberi e Manuela Berardinelli
Giuliano Pazzaglini
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Colpa di Salvini!!!
Quello della separazione coniugale è un trucco per pagare meno imposte. Infatti l’assegno di mantenimento è deducibile (dal reddito).
Fatelo sapere a Morgoni che con aria spavalda parlando di terremoto e del decreto milleproroghe che a suo dire ha cancellato il terremoto, rispondendo con un commento ad uno sfollato che dopo quasi due anni e due traslochi sentiva di non avere ancora prospettive di riavere la sua vecchia vita, scriveva : ” Il Pd ha dato 13 miliardi”. Beh abbiamo visto tutti a che sono serviti, a costruire le nuove bidonville con tutti gli acciacchi possibili. Si sa che grosse cause di stress influiscono sulla salute, figuriamoci sugli anziani terremoti, e deportazioni di massa che li hanno sradicati dal loro tessuto ambientale, dagli amici e dalle loro abitudini che effetto poteva avere. La depressione è in aumento in tutta Italia, figuriamoci tra gli anziani terremotati. Il 72% di aumento della diffusione degli ansiolitici è una cosa a dir poco mostruosa. Mi fermo qui, perché questo terremoto ci ha fatto finalmente vedere la brutta faccia della politica allora al governo e degli altrettanto incompetenti scelti per ” simpatia “. Dovrei poi aggiungere i nostri eletti regionali e tante altre cose, ma il servizio sopra ne dà già un bello spaccato. Vergogna.
Vede caro sig.Mario Morgoni,è di questo che parlavo ieri nel commentare la sua polemica,non basta dire la sinistra ha stanziato 13 miliardi perché se sono serviti per fare casette da 3000€ al metro quadro buone per stare nei villaggi vacanze al mare e non di certo sulle nostre montagne sensa pensare ad aiutare su quello che alla pari è il disagio non solo pratico di avere un tetto sulla testa ma il disagio psicologico di aver perso il punto fermo della vita di ognuno di noi che è la casa!Io penso che la polemica o la critica soprattutto in questi casi debba lasciare da parte le controversie politiche ed essere quanto più costruttiva possibile con un dialogo civile e responsabile!!grazie e
Quando io e mia sorella abbiamo invocato il diritto di nostra madre a restare al suo paese, in una casetta di sua proprietà visto che lo stato non intendeva occuparsene in quella sede, nessuna istituzione ci ha ascoltato. E in tanti hanno ritenuto fosse più semplice puntare l’indice accusatore contro chi non disponeva di altro strumento che la parola. Oggi le sofferenze di nostra madre sono tutte lì, nel suo corpo martoriato, nel nostro dolore, nella responsabilità colpevole di chi non ha mosso un dito per evitare che accadesse. Oggi leggiamo che è ora di dire la verità e serve partecipazione. Meglio tardi che mai. Mi piace sperare che quanto accaduto a nostra madre e a tanti esseri umani sfortunati insegni ad ascoltare un po’di più con il cuore che con gli occhiali annebbiati e distorti del pregiudizio.
Onorevole Morgoni con quale faccia continua a difendere l’operato del PD nel contesto del terremoto che ha colpito la nostra provincia.Vivo e le scrivo da Serrapetrona nel cratere,sapesse quante problematiche abbiamo dovuto superare in questi due anni,per tirare a campare,per cercare di far rimanere più persone in paese con l’aiuto prezioso del Sindaco che con tutti i mezzi possibili si è barcamenata
in mezzo a qelle leggi stupide fatte
apposta per mettere gli amministratori in difficoltà.Avete giocato sulla pelle dei cittadini.Poi
se qualcuno osa criticarvi perché non la pensa come il PD,siamo tutti populisti.Faccia un esame di coscienza,resti silenzioso.Grazie.