Musica tra le montagne, musica in zona rossa, musica tra i container e le sae. E per finire grande concerto nel City park di Camerino. Il progetto “10 heartz, dalla terra al suono” ha raccolto l’esperienza devastante del sisma per restituirla in bellezza, sonorizzazione e comunità. Nell’ottica di partecipare e riappropiarsi dei luoghi attraverso l’arte e la musica.
L’esibizione di Persian pelican
Si è conclusa ieri sera, dopo nove giorni, questa prima edizione del progetto di Arci Macerata, Arci Ancona e Kindustria di Matelica. Al centro dell’evento, oltre ai live di Montoya, Mana (ex Vaghe Stelle), Yakamoto Kotzuga e H On Bangalore, ci sono state le opere prodotte dai cinque artisti in residenza nei luoghi colpiti dal terremoto: Persian Pelican nell’azienda agricola Scolastici a Macereto di Visso, Duo Baguette ospiti di Marco Paniccià a Camerino, Alessio Ballerini nello studio dell’artista Carlo Rea a Matelica, Rokeya nella falegnameria Testa di Legno a San Severino e Godblesscomputers nella C.a.s.a, “Cosa accade se abitiamo”, di Frontignano di Ussita.
La piazza mobile
Oltre al retaggio sociale, il progetto ha lasciato a Camerino anche un’eredità materiale con la “Caciara mobile” – vera e propria piazza su ruote realizzata dai dieci partecipanti al workshop di social design condotto da Sara Ricciardi – e un prezioso investimento culturale e scientifico. La facoltà di Geologia di Unicam ha infatti trovato particolarmente interessante l’algoritmo elaborato da Nicola Verità, uno dei partecipanti al workshop di soundscape condotto da Stefano Sasso, per sonificare i movimenti tellurici attraverso i dati forniti dal locale centro sismologico. Ne nascerà una nuova collaborazione che porterà sicuramente i suoi buoni frutti.
La serata finale del Citypark di Camerino
Il progetto sostenuto da Siae e dal Mibact nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Sillumina 2017 – Copia privata per i giovani per la cultura” ha goduto anche del patrocinio di Unicam e del comune di Camerino. «Un bilancio molto positivo – commenta il presidente di Arci Marche Massimiliano Sport Bianchini – soprattutto ascoltando chi abita in questi luoghi. Questo grazie alla partecipazione realizzata con il coinvolgimento di tutto il territorio. Siamo stati con le persone, entrando nelle loro case, ascoltando le loro storie e allo stesso modo chi abita qui è diventato partecipe del progetto. Oltre a tutto ciò anche la proposta musicale innovativa si è mantenuta ad un altissimo livello. Fattori che hanno fatto innamorare la commissione giudicatrice dei progetti e in particolare il critico musicale Gino Castaldo».
Prossimo step sarà la diffusione delle opere create durante il festival. A breve tutte le tracce, i pezzi composti, le registrazioni dei workshops verranno pubblicati e condivisi in una piattaforma online affinché tutti i musicisti possano usufruirne. Tutta l’esperienza delle residenze, dei workshops e del festival verrà raccontata in un video finale e in una pubblicazione, a cura dello scrittore Luca Giachi ed edita da Hacca Edizioni di Matelica, che raccoglierà le parole, le immagini e i suoni di 10 heartz.
Uno dei workshop di Stefano Sasso
Il duo baguette
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