di Laura Boccanera
(Foto di Federico De Marco)
E’ caccia all’uomo in tutta la provincia, carabinieri e polizia ricercano tre uomini di carnagione chiara e un ulteriore probabile complice, autori della tentata rapina al portavalori. Sarebbero scappati a piedi dopo l’assalto in via Einaudi i banditi che questa mattina a mezzogiorno hanno assaltato un mezzo della Vedetta 2 Mondialpol che aveva da poco prelevato dalla sala bingo Supernova l’incasso del fine settimana. Una somma ancora da quantificare, ma che ammonterebbe a diverse decine di migliaia di euro. Un colpo rocambolesco e poi sfumato anche grazie alla prontezza dei vigilantes che hanno risposto al fuoco. Una rapina che poteva avere anche conseguenze serie dal momento che alle 12 la zona di via Einaudi è particolarmente trafficata: bar, negozi, centri commerciali, banca e ristoranti e la strada di collegamento con l’arteria principale è piccola e a senso unico.
L’ASSALTO – Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti i ladri, tre uomini di carnagione chiara col volto coperto, avrebbero ostruito il passo al portavalori che era fermo in sosta sulla via. I vigilantes stavano rientrando nel mezzo quando uno dei banditi si è avvicinato e ha aperto lo sportello. Un altro da dentro l’auto ha fatto fuoco contro il furgone, il proiettile ha raggiunto il radiatore che si è spaccato. Il vigilante ha risposto al fuoco e un proiettile ha raggiunto una Peugeot parcheggiata sul lato nord della strada. Forse sono stati sparati anche alcuni colpi in aria, un’ogiva è stata ritrovata lungo la via diversi metri più avanti rispetto al luogo dello scontro a fuoco. I malviventi a quel punto si sono dati alla fuga e sono scappati in auto. E’ con i colpi di pistola che anche gli avventori e chi lavora nel cuore commerciale della città si è accorto di quanto stesse avvenendo: una donna che lavora nella sala bingo racconta di aver sentito gli spari, di essersi affacciata e aver visto i 3 col volto coperto e la pelle chiara scappare a bordo della vettura a tutta velocità sgommando. A pochi metri da quanto stava accadendo anche un’altra testimone il cui racconto è stato acquisito dalla polizia: lei era in auto poco distante dalla Jeep Renegade utilizzata dagli assaltatori e il mezzo impediva alla donna di parcheggiare. Lei ricorda che era al telefono e, dopo che aveva parcheggiato, dalla vettura è sceso uno dei banditi che ha alzato le mani come a scusarsi per l’ostacolo al parcheggio. «E’ durato tutto meno di un minuto e mezzo – spiega il direttore della sala bingo – abbiamo le nostre telecamere che funzionano e le immagini sono al vaglio degli inquirenti. I vigilantes erano arrivati per prelevare l’incasso del fine settimana. Noi eravamo dentro, poi abbiamo sentito gli spari e siamo usciti subito». «All’improvviso abbiamo visto i clienti rientrare velocemente nel locale e urlare “c’è una rapina, c’è una rapina – racconta il titolare del ristorante Sandwich time – eravamo chiaramente tutti impauriti e abbiamo visto l’auto scappare. E’ una situazione nuova, mai vissuta prima e anche drammatica, appena ci siamo ripresi abbiamo chiamato subito la polizia».
LE ARMI – Diversi i colpi esplosi nella zona: polizia e carabinieri stanno ancora cercando di capire quali armi e quanti colpi abbiano sparato. I banditi sarebbero stati armati anche di kalashnikov: la polizia scientifica ha segnato come indizi due ritrovamenti a pochi metri dal furgone. Si tratta di pezzi in legno di un kalashnikov che forse con un urto si è spezzato. Due le parti repertate dagli uomini della scientifica. I colpi esplosi invece sarebbero partiti dalle pistole. Un fuoco incrociato: i rapinatori probabilmente hanno esploso anche colpi in aria tanto che un’ogiva è stata trovata verso via Einaudi a qualche metro da dove è avvenuta la tentata rapina, mentre un proiettile ha raggiunto la portiera sinistra anteriore di una Peugeot parcheggiata. All’interno dell’abitacolo del furgone portavalori invece è stato ritrovato un bozzolo del colpo esploso dal vigilantes. Dopo l’assalto le armi non sono state trovate e probabilmente i banditi le hanno portate via con loro.
LA FUGA – I ladri probabilmente conoscevano bene la zona e avevano studiato il piano di fuga: dopo la sparatoria i tre si sono diretti verso via del Casone e l’hanno percorsa quasi fino alla fine, poco dopo il ponte della superstrada hanno imboccato una strada a senso unico, stretta e senza sbocco che conduce dietro al parcheggio degli automezzi Atac. Lì con del liquido infiammabile hanno dato fuoco alla vettura. La Jeep Renegade era stata rubata a Civitanova lo scorso 18 maggio. E da qui si perdono le tracce dei tre banditi. Improbabile che vi fosse un complice ad aspettarli proprio in quell’imbuto che poteva diventare una trappola senza via di uscita. Più verosimile che i tre abbiano proseguito a piedi per la campagna: da qui infatti con poca difficoltà si può raggiungere la SS77, l’autostrada o addirittura guadare il fiume Chienti e raggiungere il versante elpidiense. A ritrovare l’autovettura questa mattina sono stati i carabinieri della Compagnia di Civitanova diretta dal maggiore Enzo Marinelli, sul posto assieme al comandante del Nucleo radiomobile Mario Giannella. In via Einaudi questa mattina anche il nuovo dirigente del Commissariato Lorenzo Sabatucci. A sorvolare l’area alla ricerca di persone e auto sospette attorno alle 13 anche l’elicottero della polizia.
Assalto al portavalori: banditi sparano in strada poi bruciano un’auto
Il dirigente del commissariato Lorenzo Sabatucci col maggiore Enzo Marinelli comandante della Compagnia Carabinieri di Civitanova
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