La ragazza intervistata
Festini a luci rosse, droga, prostituzione minorile e una sorta di piovra capace di controllare e depistare indagini. Sarebbe questo il “sistema” in cui sarebbero coinvolte persone della Macerata bene che utilizzerebbero gruppi di immigrati come manovalanza, in particolare nigeriani dediti al traffico di stupefacenti. Lo ha raccontato una ragazza intervistata da Angela Caponnetto di Rainews24 (guarda il video). La giovane, col volto coperto e la voce camuffata, ha parlato dell’esperienza che ha avuto una decina di anni fa, tra insospettabili professionisti e casolari di campagna abbandonati. Nel video vengono anche mostrati gli esposti presentati dalla famiglia di lei, tutti archiviati. Avrebbe deciso di parlare dopo il caso di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi, i cui resti sono stati ritrovati in due trolley.
Uno degli esposti archiviati
Nulla di nuovo sotto il sole: chi ha potere usa bassa manovalanza per fare il lavoro sporco e alla quale dare tutta la colpa di fronte all'opinione pubblica quando succede il fattaccio. Alla fine è sempre un problema di sfruttamento, c'è poco da fare...
Macerata bene e dintorni sempre da prima pagina...come se fosse una novità...Ma in fondo è una novità solo per chi fa finta di non vedere e gira la testa dall'altra parte...
Se fosse tutto vero sarebbe gravissimo! Mi inquieta il riferito presunto potere di insabbiamento perché getta un ombra sulle istituzioni..mi appello quindi alle istituzioni chiamate in causa per fare chiarezza al fine di salvaguardare la legalità e per aiutarci tutti a credere nella efficace reazione del sistema Paese!
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Se è vero, finalmente comincio a capire tante cose con la consapevolezza che “fia bello aver fartto parte per me stessa” senza mai aver ceduto ai compromessi delle “sirene”. Evviva la verità che viene a galla.
Luci rosse e manovali neri. E i clienti sono al verde. Meglio passare al bianco e nero.
Alla faccia di chi aveva tutto chiaro!
Xche’ e’ stata coinvolta anche PAMELA nei festini hard e droga? Forse non ci voleva entrare in questo giro, forse e’ stata ammazzata x questo, non lo so’.
chi comanda a Macerata, sta dietro le quinte.
Se è vero e potrebbe benissimo esserlo, che succederebbe se qualcuno vorrebbe vederci chiaro? Si dovrebbe partire già da chi non ha ravvisato elementi per andare a giudizio e vedere se sono giustificati, poi indagare sulle persone da lei riconosciute e già si alzerebbe un polverone incredibile. Poi l’inchiesta si allargherebbe ai nomi non fatti e che una volta riconosciuti in fotografia, portati davanti al classico confronto all’americana dove tutti negherebbero. Ma i nomi potrebbero venir fuori lo stesso e chissà di quali ambienti bene o male a secondo di come si è soliti vederli. Verrebbero coinvolti mogli ,figli che scoprirebbero di aver vissuto accanto a dei mostri. I giornalisti dalle prime quattro righe basate sui primi elementi, giorno dopo giorno passerebbero a titoli sempre più grandi, fino a prendere tutta la pagina con l’articolo in seconda per attirare l’attenzione dei lettori che poi leggerebbero tutti gli editoriali che spiegherebbero i motivi sociali e politici, per poi passare alle solite immancabili connivenze che farebbero allargare le ricerche fino ad arrivare ad associazioni che più volenti che nolenti hanno in mano gli strumenti con cui ci fanno ascoltare tutti i giorni “ La sinfonia dei potenti “. E così, dai nostri influenti manovratori di paese, grazie alle loro amicizie e a personaggi che potrebbero arrivare talmente in alto da minare le basi sociali dapprima a Macerata per arrivare chissà dove, magari fino a Roma e ancora più in su, fino a lui il detentore universale di una delle realtà più importanti del globo. Già nel video si parla di un’associazione i cui adepti , nell’immaginario collettivo sono da considerare tra quelli che tengono le loro lussuose selle di cuoio sui nostri gropponi già colpiti da sciatiche, artriti deformanti, reni spezzate, garretti consumati e senza nemmeno un ferro da cavallo sotto gli zoccoli tipo ” Cugini di campagna ” e usando briglie, speroni e frusta ci massacrano conducendoci per sentieri impervi. Per non parlare poi del linciaggio a cui andrebbe incontro la ragazza del video. Questa storia mi fa venire in mente una sentenza di un Tar che pur riconoscendo tutte le mancanze del denunciato, lo assolse perché una sua condanna avrebbe causato il caos e forse la chiusura di circa 20.000 aziende. Fino a dove e a chi potrebbe portare questa inchiesta se presa nella giusta considerazione? Sempre se fosse vero, chissà quanti pizzetti sono in viaggio. Dal telefono si terrebbero tutti lontani per non avvalorare il tutto con una semplice intercettazione. Qui si giocherebbe veramente pesante, magari fino ad arrivare ad accostarsi al famoso caso degli anni cinquanta di cui molti avranno letto e tanti ricorderanno. Sto parlando del caso Wilma Montesi , trovata morta sulla spiaggia di Torvajanica. Ha vent’anni, è bella e di famiglia modesta. Dapprima si pensa a una disgrazia o a un suicidio. Solo in un secondo momento si scopre che Wilma avrebbe partecipato a un festino a base di sesso e droga a cui ha preso parte anche XXXXXXXXX, figlio di un esponente di rilievo della Democrazia cristiana. Il caso Montesi diventa il primo delitto mediatico della storia della Repubblica. L’Italia si appassiona alla vicenda ed abbraccia la tesi della povera ragazza vittima di un gioco di potenti. La Democrazia cristiana subisce un duro contraccolpo e nelle elezioni di giugno perde l’8 per cento dei voti. Il processo dura quattro anni e si conclude con l’assoluzione di tutti i sospettati, compreso XXXXXX. Il caso Montesi rimase un mistero.
l’acqua cheta rovina il ponte!!!!
Macerata è diventata l’isola infelice. Nessuno se ne è accorto? Questa intervista andata su RAI new 24 è di una gravità inaudita. Qualcuno è ora che faccia qualcosa. Dobbiamo conosce nomi e cognomi perché tutti sappiano cosa succede a Macerata e di tutti i poteri occulti così potenti da condizionare persino la giustizia. In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad una escalescion di notizie che ci mette tra le provincie italiane in cui spadroneggia la mafia, le sette,la droga, violenze inaudite, poteri occulti che condizionano la vita civile del territorio. Un incremento di organizzazioni malavitose portate da stranieri extracomunitari di una violenza inaudita. Dove sono le istituzioni?
concordo in tutto quello che scrive Giuliano Meschini.Specie quando dice che e’ ora che qualcuno faccia qualcosa specie sui poteri occulti che da sempre esistono a Macerata. Bravo Giuliano ! Siamo con te. Si cominci a fare luce .
Se veramente fosse avvenuto anche quì si finirebbe certamente per parlare di cene eleganti tipiche negli ambienti benestanti,occasioni,peraltro,dalle quali scaturiscono episodi di beneficenza,quindi addirittura lodevoli.Tutt’altro che fatti disdicevoli,tanto meno penalmente rilevanti,pazienza per la presenza di qualche minorenne,alla quale,date le circostanze,diventerebbe volgare chiedere la carta d’identità.
Molti sono i fatti delittuosi di cui non sono mai stati trovati i responsabili. Uno per tutti: la scomparsa di Emanuela Orlandi.
http://www.repubblica.it/cronaca/2017/09/18/news/_oltre_483_milioni_di_lire_spesi_dal_vaticano_per_l_allontanamento_di_emanuela_orlandi_-175790108/
Concordo in toto con quanto annotato dall’avvocato Ghio.
E’ in gioco la reputazione e il prestigio di intere istituzioni.
Si chiarisca pubblicamente e si faccia in modo che nessuna ombra resti sulle istituzioni coinvolte e su chi vi appartiene.
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Mi sento di aggiungere che, con l’introduzione del “principio generale di trasparenza”, figlio della legislazione anticorruzione, ora i cittadini, anche come singoli, hanno la possibilità di chiedere informazioni e documenti che chiariscano il funzionamento di qualsiasi ufficio pubblico (si veda il D.Lgs. 33/2013). E’ uno strumento assai potente, ma quanti se ne avvalgono?
Il Co.I.S.P. di Macerata – Sindacato di Polizia che in provincia rappresento – lo fa da tempo, con ottimi risultati.
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Sig. Lalla. Lei pensa che ciò ottiene, in termini di informazioni, il COISP possa ottenerlo anche un cittadino, soprattutto un cittadino normale (normale = non un pezzo grosso)?
Parole sante quelle del SIG NICOLA. IO asserisco sempre che possiamo sapere anche quante volte vanno a bagno perchè gli paghiamo acqua e carta e invece tutti tacciono. Certo ALDO se è uno solo a richiederlo se ne fregano ma se siamo in tanti le cose cambiano. Presentare un esposto alla Corte dei Conti regionale non costa nulla e senza nessuna responsabilità sfruttiamola questa opportunità. Siamo noi cittadini i padroni del vapore mettiamocelo in testa
O si finge che certe cose quaggiù sono amabili o si finge che ciò che è amabile è quaggiù. Oppure si lascia che l’amore in parte si usuri e si sgretoli, in parte s’inacidisca e divenga odio. Si amano le due cose impossibili da amare, ciò che non esiste e ciò che non è amabile.
anno di riferimento della denuncia è il 2008 circa e l’archiviazione ha odore di corruzione. una ragazza ora donna che ha denunciato una rete maceratese corrotta quindi dovrebbe essere un altra tdg testimone o collaboratrice di giustizia come prevede la legge italiana del 2001. Sui giornali trovai diversi articoli riferiti a orge messe nere e sostanze stufacenti anche nell’ante 2008, il territorio interessato è il maceratese soprattutto l’alto maceratese. auguro il meglio a questa donna coraggiosa
Sul caso Pamela è stato sempre ipotizzato il coinvolgimento di personaggi della “Macerata bene”, se così li vogliamo chiamare, considerando solo come abbia fatto il nigeriano illegale a circolare per Macerata senza che nessuno gli dicesse nulla…. Detto questo, sull’intervista di Rainews24 c’è il coinvolgimenti di politici, questi personaggi della “Macerata bene” e alcuni esponenti delle forze dell’ordine, ne sono convinto ma non sarò io a dirlo, se casomai dovessero riaprire le indagini staremo a vedere. Se la verità dovesse venire a galla, pura utopia, allora si che la giustizia esiste. Ad oggi, come gli amministratori maceratesi, fa acqua da tutte le parti.
Dico solo che è una vergona, poveri figli.